E’ stata la sua domenica, pur giocando in serie B e pur ricoprendo un ruolo avaro – di norma – di simili esultanze. ma nel giorno che ha sancito l’epilogo più nefasto per il Catania, fallito ed estromesso dal campionato di C, oltre che senza più affiliazione alla FIGC, dall’altro Riccardo Gagno, portiere del Modena, ha dimostrato quanto ci sia ancora dell’attaccante che è stato.
E’ l’eroe di una giornata avara di emozioni vere, che inaspettatamente giungono da una provincia ancora denuclearizzata, come direbbe Samuele Bersani.
- L'incredibile gol del portiere Gagno del Modena
- La rivelazione: Gagno era un attaccante
- Chi è Riccardo Gagno da Montebelluna
L’incredibile gol del portiere Gagno del Modena
Quel rilancio immenso, lunghissimo con il portiere dell’Imolese – Rossi – non proprio pronto nell’uscita si è tradotto in un gol con Gagno marcatore: tre punti messi in cascina, tre punti che possono anche determinare la promozione in B, visto che la seconda classificata – la Reggiana – dista quattro lunghezze e per il Modena potrebbero rivelarsi decisivi.
Così, in questa favola di provincia, Riccardo Gagno si è ritrovato il personaggio del fine settimana, l’eroe suo malgrado di un’azione che avrebbe dovuto vedere protagonista un attaccante, un centravanti e non un portiere come lui. Eppure non è stata sempre tra i pali, come racconta a Repubblica:
“Se dicessi che l’ho cercato, mentirei. Ho pensato solo a tirare il più lontano possibile. Confesso, ci ho messo alcuni secondi per capire cosa fosse successo. Sono andato a esultare cercando sugli spalti il mio amico Emanuele, venuto apposta da Reggio Calabria”.
La rivelazione: Gagno era un attaccante
“Da piccolo facevo l’attaccante. Sotto porta ero spietato. In uno dei primi tornei, in una partita ininfluente, il mister mi mette in campo nel finale e mi dice: vacci piano, il portiere avversario è una riserva, non gioca mai, abbi rispetto. Gli segnai una tripletta. Ero felice. Sono un ragazzo fortunato, lo riconosco. Non solo per il gol: dopo tanta gavetta, Grosseto, Poggibonsi, Mestre, Ternana, ora lotto per la B“.
Nato a Montebelluna venticinque anni fa, come un certo Aldo Serena che di calcio e di attacco se ne intende e anche parecchio, questo ragazzino ha segnato sul lancio di rinvio e si è unito alla gioia della curva come quando segnava per davvero, da attaccante spietato e perfido, per chi si trovava dall’altra parte del campo.
Chi è Riccardo Gagno da Montebelluna
“Mi devo ancora rendere conto di quello che è successo – ha proseguito Gagno – un’emozione indescrivibile che ancora non riesco a capire”. Un pensiero, poi, per il portiere avversario. “Mi dispiace per Rossi, ci rimarrei molto male se capitasse a me. Non so cosa dire per rincuorarlo, posso solo immaginare quello che sta provando”.
Merito del Modena che, invece, ha creduto in questo giovane cresciuto nel Brescia e che lì ha incontrato il migliore della sua generazione, Sandro Tonali, il quale ha scelto la fede milanista e la passione di sempre per i colori rossoneri inseguendo il sogno – neanche troppo velato – di diventare una bandiera al pari di un uomo, un dirigente e uno stile di vita, Paolo Maldini. Certo, non è stato sempre un crescendo al pari dell’amico Tonali, il suo percorso calcistico: Grosseto, Poggibonsi, Mestre, Ternana. A Modena si trova bene, a suo dire.
Gli hanno piazzato anche un cesto per assecondare la sua passione per il basket e NBA. Non poco, per una società di provincia e per un portiere che non si vede ancora realizzato.
Di certo è ancora più a suo agito oggi, in questo day after che si gode tutto. Anche oltre la curva.