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Rinvio serie A per la morte del Papa scatena la polemica: dopo Lazio e Fiorentina anche i tifosi contrari

Monta la protesta dei tifosi per la decisione della Lega di rinviare le 4 partite in programma a Pasquetta. Ma non sono gli unici a storcere il naso

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

La morte di Papa Francesco lascia un vuoto incolmabile, eppure nel calcio si trova sempre il modo di litigare e creare polemiche. A far storcere il naso a tifosi (e non solo) la decisione di rinviare la partite che erano in programma a Pasquetta, mentre negli altri Paesi si è giocato regolarmente.

Morte Papa e rinvio serie A: che cosa è successo

Quattro le partite rinviate: Cagliari-Fiorentina, Genoa-Lazio, Torino-Udinese e Parma-Juventus. Appresa la dolorosa notizia della scomparsa di Papa Francesco all’età di 88 anni, la Lega Serie A ha comunicato in un primo momento il rinvio a data da destinarsi delle gare che sarebbero dovute andare in scena di lì a poco. L’intenzione era quella di trovare la migliore soluzione possibile per evitare di falsare il campionato.

Poi la decisione: la Lega ha fatto sapere che i match si giocheranno mercoledì 23 aprile alle 18:30 e, dunque, nello stesso giorno della semifinale di ritorno di Coppa Italia tra Inter e Milan (ore 21:00). Va sottolineato che non è la stata solo la Serie A fermarsi, ma, come sottolineato dal Coni in una note ufficiale, tutte le attività agonistiche nello sport italiano.

La polemica dei tifosi monta sui social: ecco perché

Diversi utenti hanno ‘alzato la voce’ sui social per la decisione di rinviare le partite in seguito alla morte del Pontefice. Si sono registrati inevitabili disagi, ad esempio, per tutti quei tifosi che avevano affrontato i costi della trasferta e avevano già raggiunto le città sedi degli incontri in programma a chiusura della 33a giornata di Serie A.

“Con tutto il rispetto per Papa Francesco sia chiaro. Lo stimo molto per quello che ha fatto. Ma la Lega Serie A che rinvia le partite onestamente non la capisco. Ci sono persone che hanno fatto sacrifici per poter essere allo stadio e vedere la propria squadra giocare. Rispetto” scrive su X LePalleBiancoNere. “Che senso ha in uno stato laico rinviare le partite di oggi?” aggiunge Damiano. “La laicità non si predica ma si pratica. La sospensione della Serie A cozza con la Costituzione italiana. Vorrei ricordare ai vertici di Coni, Figc e Lega Serie A gli articoli 7 e 8. È un segnale politico molto divisivo e inconciliabile. Papa Francesco avrebbe dissentito sostiene Pasquale.

Non solo il web contrariato: le posizioni di Lazio e Fiorentina

È successo tutto molto in fretta. E la stessa scelta di rinviare le partite a domani, mercoledì 23 aprile, è stata presa senza consultarsi con i club coinvolti. Lo ho evidenziato in una lettera inviata alla Lega il patron della Lazio, Claudio Lotito, che ha parlato di “decisione unilaterale” e di “inopportune sovrapposizioni”.

Il presidente contesta anche la data del recupero perché di fatto impedisce al club della Capitale di prendere parte all’omaggio “a sua Sua Santità, previsto nello stesso giorno”. Ma anche la Fiorentina, ‘bloccata’ in Sardegna, è contrariata. La Viola si è vista costretto a prolungare il proprio soggiorno a Cagliari con inevitabili problemi logistici.

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