Per convincere i tifosi e farsi amare avrà bisogno di tempo, sicuramente molto più dei 13 minuti che ha concesso nella sua conferenza di presentazione alla vigilia della gara con l’Udinese. Niente fronzoli, pochi concetti molto chiari e tanti elogi al suo predecessore.
La Roma già piace a Juric
L’ex Toro in pochi giorni si è fatto già un’idea chiara della Roma ma l’aveva studiata bene sia l’anno scorso che in queste prime partite: “Abbiamo visto tanti concetti che piacciono a me. Ci sono tanti spunti da prendere. La squadra ha dato tutto a Daniele. La carriera ci insegna che se non fai i risultati rischi l’esonero. La squadra ha dato tutto a Daniele, io qui non ho percepito problemi, mi sembra che non ci siano stati problemi, l’unica ragione sono i risultati come per tutti gli allenatori del mondo”.
Juric inizialmente proseguirà nel solco del lavoro del suo predecessore: “Quello che ho visto l’anno scorso, la prima fase di De Rossi, era una Roma aggressiva, ha fatto partite di grande aggressività e mi sembrava che i giocatori lo potessero fare. Bisogna un po’ riprendere questo discorso e lavorarci, più che la forza fisica e la corsa è la posizione, le conoscenze. Daniele ha dato un bel metodo di lavoro, poi vorrei introdurre della cose con il tempo”
L’ammissione di Juric
Non ci ha pensato due volte Juric prima di dire sì ai Friedkin: “Lavoro da 14 anni tra Primavera, C1, e le altre. La Roma è la squadra più grande che ho allenato. Una grandissima occasione, quando capitano queste occasioni non pensi ai contratti, devi dimostrare di essere capace. La società con me ha parlato in maniera chiara e diretta, hanno preso giovani da sviluppare e crescere. C’è una buona base di giocatori di esperienza. C’è tanto da lavorare. Mi hanno chiesto lo sviluppo dei giocatori e certamente i risultati. Alzando il livello di tutta la rosa. L’obiettivo della società è che la Roma debba entrare in Champions e rimanerci nel tempo. Questo l’obiettivo principale”. Insieme a quello di calmare la piazza.
Per Juric Dybala e Soulè insieme si può
Tra gli equivoci tattici c’era la difficile convivenza tra Soulè e Dybala, Juric assicura che possono giocare insieme: “Dybala è intelligente, sappiamo le sue qualità, fa un ottimo lavoro anche difensivo. Dybala fa tutte e due le fasi benissimo, lo vorrei far giocare a destra così rientra sul sinistro. Non vedo nessun problema, ha tantissima qualità”. Dopo un passaggio su Zalewski, che sarà reintegrato (“La cosa si sta risolvendo nel modo giusto, mi piace il giocatore, ha iniziato ad allenarsi con la squadra. Per me può essere davvero importante per lo sviluppo di tutta la stagione”) Juric chiude parlando della difesa: “La difesa è strutturata bene, Hermoso terzo a sinistra, ci ha giocato tanto, lui e Hummels non sono ancora al top ma hanno fatto buonissimo allenamenti. A volte si parla tanto di fisicità, ma bisogna essere intelligenti, saper anticipare il momento, il ruolo si può interpretare bene con intelligenza”