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Rugby, con la Georgia l'Italia non può sbagliare. Quesada: "Gioca chi è al 100%, ma c'è fiducia"

Domani alle 14,40 a Genova l'Italrugby sfida la Georgia in un match da vincere per confermarsi superiori ai caucasici. Quesada punta su sete riscatto

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Questa è la partita da vincere: contro la Georgia, l’Italia del rugby sa di giocarsi una fetta importante della credibilità riconquistata negli ultimi mesi. Perché Batumi 2022 è una ferita che ancora sanguina: quel giorno i Lelos inflissero agli Azzurri una delle sconfitte più pesanti della loro storia, non tanto nel punteggio (28-19), quando nella sostanza, perché stava a significare che il posto dell’Italia nel 6 Nazioni era effettivamente attaccato dall’avanzata della formazione caucasica. Logico dunque pensare che domani a Genova (ore 14,40, diretta in chiaro su Cielo e in pay su Sky) non potrà essere una gara come le altre. Perché un’altra sconfitta azzurra getterebbe ulteriore benzina sul fuoco di chi ritiene che qualcosa nel meccanismo del più antico trofeo al mondo meriti di essere cambiato.

Le scelte e le rotazioni studiate “a tavolino”

L’Italia arriva alla sfida un po’ incerottata, anche se vogliosa di riscatto dopo la brutta sconfitta rimediata con i Pumas (che intanto hanno fatto vedere i sorci verdi all’Irlanda, uscita vittoriosa per 22-19 nel test match di Dublino). Mancheranno Capuozzo, Pani e Lorenzo Cannone, tanto che Quesada ha dovuto un po’ rivoluzionare gli interpreti, optando per 8 cambi di formazione nel XV di partenza.Non è stata una scelta “punitiva”, ma solo dettata da determinate circostanze”, spiega il CT azzurro.

“Non cambio le cose per via di una prestazione o un risultato negativo, ma lo faccio ragionando sulle scelte e le correzioni da apportare. Gioca chi è al 100%: Allan, Ruzza, Page-Relo, Riccioni e Zambonin non sono al meglio e dunque non avrebbe senso schierarli, e poi comunque avevamo già in mente delle rotazioni in prima e terza linea, quindi non c’è da sorprendersi delle novità proposte.

Ceccarelli e Favretto, ad esempio, vengono da un ottimo avvio di stagione e si sono allenati bene, quindi meritano entrambi una chance. E poi, avendo tre gare in 14 giorni, ruotare gli interpreti è sempre una cosa sensata. Quello che non deve cambiare è l’idea e la filosofia di gioco”.

Georgia da rispettare: “Possono battere una Tier 1”

Quesada sa che quella contro i caucasici non è non potrà essere una gara come le altre. “Ho sentito tanto parlare di questa sconfitta a Batumi, ma ho rivisto il match e dico che l’atmosfera che si respirava intorno a quell’incontro era tale da non sorprendere nessuno di noi addetti ai lavori in merito al risultato finale. Il rugby georgiano si è espanso: praticamente tutti i loro giocatori sono di stanza in Francia, dunque giocano in un campionato di livello assoluto. Sono cresciuti tanto negli ultimi anni e possono ambire anche a battere una Tier 1. Quindi perdere a Batumi non deve essere visto come un qualcosa di cui vergognarsi, perché a questo livello ci può stare”.

La Georgia viene da un ko. per 31-13 contro gli All Blacks XV, ovvero la selezione B della nazionale neozelandese: “Una partita nella quale sono riusciti a trovare un buon avanzamento per linee dirette e dove hanno faticato di più a costruire gioco. Diciamo che la loro partita è sembrata simile a quella che abbiamo affrontato noi con i Pumas come interpretazione, quindi direi che partiamo entrambe con un’idea chiara su cosa e dove bisogna migliorare”.

Sete di riscatto: “Il ko. di Udine esagerato nella forma”

La sconfitta con l’Argentina non ha ridimensionato gli Azzurri, ma ha fatto capire che a certi livelli non si può mai mollare la presa, nemmeno per un attimo. “Sono andato via arrabbiato da Udine perché il 50-18 finale non fotografa il nostro livello. Avrei voluto rigiocare subito contro i Pumas, come se fosse una serie estiva, per dimostrare loro e a noi stessi quanto fosse bugiardo quel punteggio.

Non abbiamo nascosto la polvere sotto il tappeto, ma in questa settimana abbiamo davvero voluto guardarci allo specchio e capire da dove sono arrivati tutti quei problemi. Con la Georgia avremo una grossa opportunità di riscatto e dovremo essere bravi a non sprecarla. Ai ragazzi ho detto che abbiamo scelto i migliori giocatori che abbiamo in questo momento, sia per qualità, sia soprattutto per condizione fisica. E questo deve infonderci la giusta fiducia nel fare le cose”.

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