L’Italia chiude il Tour nel Pacifico – e la sua stagione – con una bella vittoria in Giappone (42-14), ottenuta in modo più che autorevole a dispetto di qualche sofferenza di troppo nella parte iniziale della ripresa. Consolidato l’ottavo posto nel ranking davanti ad Australia, Fiji e Galles e alle spalle dell’Argentina, che sarà la prima avversaria degli Azzurri nel primo test autunnale a Udine il 9 novembre: sfida, ovviamente, speciale per Gonzalo Quesada. Grande protagonista del match Ange Capuozzo, incontenibile soprattutto in avvio. Attimi di paura nella ripresa per Paolo Garbisi, uscito dal campo dopo un colpo alla testa: attivato il protocollo per la concussion, fortunatamente nulla di grave per il mediano che si è ripreso negli spogliatoi.
- Italia-Giappone, partenza sprint degli Azzurri
- Reazione del Giappone, l'Italia stringe i denti
- Spavento per Garbisi: colpo alla testa per il mediano
- A novembre test con Argentina, Georgia e All Blacks
Italia-Giappone, partenza sprint degli Azzurri
Davanti ai 20mila di Sapporo (in tribuna pure la principessa imperiale Akiko di Mikasa), l’Italia comincia subito nel modo giusto, rallentando il gioco dei nipponici e capitalizzando tutte le occasioni a disposizione. Page-Relo trasforma un piazzato dalla distanza che sblocca il punteggio dopo una manciata di minuti, poi è Capuozzo a finalizzare un’ottima azione dei compagni per la prima meta del match. Da un pallone recuperato da Lamaro nasce l’azione della seconda meta dell’Italia, con Vintcent che innesca una veloce ripartenza e offre poi a Page-Relo l’assist per l’allungo: 0-17. Non è finita perché un altro guizzo di Capuozzo propizia la meta numero tre, firmata da Zambonin.
Reazione del Giappone, l’Italia stringe i denti
La meta dello 0-24 arriva quando gli Azzurri sono in 14 (cartellino giallo per Vintcent) e precede il momento peggiore del match per l’Italia. Che incassa due mete da Riley quasi in fotocopia, allo scadere del primo tempo e a inizio ripresa, col centro degli asiatici libero di correre per un’ottantina di metri sfruttando imprevedibili praterie. L’Italia deve rientrare di corsa nel match e lo fa tutto sommato alla grande, anche grazie all’innesto di forze fresche, Zanon su tutti. Page-Relo è una sicurezza dalla lunga distanza e con due piazzati riporta il XV di Quesada oltre il doppio break (14-30). Resiste stoicamente l’Italia anche dopo il secondo cartellino giallo rimediato da Trulla.
Spavento per Garbisi: colpo alla testa per il mediano
Il finale non riserva troppe sofferenze nonostante il terzo cartellino giallo per un’Italia forse troppo indisciplinata (rimediato da Lucchesi). Le maggiori apprensioni le provoca l’infortunio di Paolo Garbisi, colpito in pieno alla testa da un avversario lanciato a tutta velocità e che rimane inquietantemente immobile sul prato. Dopo qualche minuto di paura e il pronto intervento dei medici, lo stesso mediano rassicurerà tutti dagli spogliatoi. Nel frattempo i suoi compagni chiudono la pratica. Il fratello Alessandro segna di rapina la meta della sicurezza sfruttando un pasticcio giapponese, poi è Vintcent a tempo scaduto a mettere a segno la quinta meta, su spinta della mischia, per il definitivo 14-42.
A novembre test con Argentina, Georgia e All Blacks
Due vittorie su Tonga e Giappone per cancellare la sberla incassata contro Samoa: il bilancio del Tour di fine stagione è dunque positivo per gli Azzurri, così come è in attivo quello di Gonzalo Quesada, che nelle otto partite da Ct ha totalizzato quattro vittorie, un pareggio e tre sconfitte. L’Italia tornerà in campo a novembre per gli Autumn Internationals, tre test match casalinghi. Il 9 a Udine contro l’Argentina, il 17 a Genova contro la Georgia, quindi il 23 a Torino (Allianz Stadium) contro gli All Blacks neozelandesi. L’obiettivo è quello di portare a casa almeno due successi su tre, confermando i clamorosi progressi degli ultimi mesi.