Ha dovuto penare tanto, ma alla fine Ange Capuozzo può dire che ne è valsa la pena. Perché la meta che ha rifilato a Bordeaux nella finale del Top 14 (il massimo campionato francese) è di quelle che non passano inosservate: una sorta di spartiacque di un 2024 altrimenti avaro di gioie e soddisfazioni, complice l’infortunio rimediato a febbraio contro la Scozia, motivo per il quale l’estremo di origine campana è rimasto a guardare mentre Tolosa dettava legge tanto in patria, quanto in Europa. Ma nell’ultima occasione utile il buon Ange ha voluto mettere la propria firma in calce nel successo (netto) per 59-3 che ha ribadito al mondo intero la forza del XV guidato da coach Ugo Mola.
Un gesto tecnico e atletico di rara bellezza
Capuozzo aspettava una serata così da almeno tre mesi. Questo perché l’infortunio gli ha negato l’opportunità di essere protagonista nel Tolosa che ha mantenuto fede alle promesse, conquistando prima la Champions Cup (31-22 sugli eterni rivali del Leinster) e poi il titolo francese. E Ange, che ha dovuto suo malgrado seguire buona parte dei trionfi dei compagni dalla tribuna, proprio all’ultimo tuffo s’è concesso… un tuffo nella storia. Come? Siglando forse la meta più bella nella finale del Top 14, e ribadendo al mondo intero di essere davvero uno dei migliori interpreti nel ruolo di estremo o di ala.
Certo la concorrenza interna a Tolosa non manca: Ramos (titolare della numero 15 della nazionale dei Blues di Francia), Kinghorn (estremo titolare della Scozia) e Mallia (il 15 dell’Argentina) non è certo gente che lascia spazio ad altri tanto facilmente. Ma il fatto di aver trovate posto in panchina nella finale e di aver anche avuto la chance di scendere in campo nel corso della ripresa ha significato molto per Capuozzo, che la sua occasione non se l’è fatta sfuggire affatto.
Capuozzo ora torna in azzurro: tempo di Summer Series
Perché la meta realizzata nel finale di un match già in ghiaccio ha rappresentato il gesto tecnico e atletico (forse) più bello dell’intera sera. Capuozzo ha schiacciato il nono ovale nell’area di meta del Bordeaux, e nell’occasione ha letteralmente mandato al bar un pezzo da novanta come Damian Penaud con una finta a rientrare verso l’interno per poi accelerare sul fronte sinistro, volando a schiacciare l’ovale. Una meta salutata con un’ovazione dai tanti tifosi del Tolosa presenti sugli spalti, che si sono goduti la vittoria in una finale col più ampio scarto della storia del Top 14 (nonché il massimo punteggio mai ottenuto).
Per Ange, dopo mesi difficili, un’iniezione enorme di fiducia in vista delle Summer Series che lo vedranno impegnato con l’Italia nel tour del Pacifico: potrebbe saltare la prima sfida contro Samoa (venerdì 5 alle 6 italiane), ma dovrebbe essere della partita contro Tonga (venerdì 12 alle 4 italiane) e Giappone (domenica 21 alle 7).