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Salisburgo-Inter, moviola: tre rigori nel mirino, uno solo concesso

La prova dell’arbitro olandese Gozubuyuk nella gara valida per la quarta giornata della fase a gironi di Champions: nella ripresa gli episodi chiave

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Non ha un ricco curriculum Serdar Gozubuyuk, l’arbitro designato dall’Uefa per Salisburgo-Inter di Champions League. Il fischietto olandese, classe 1985, ha fatto il suo esordio in Eredivisie nel 2010. Internazionale dal 2012, ha esordito in Champions League nella stagione 2019-20 e attualmente vanta 11 presenze nella massima competizione europea ma come se l’è cavata ieri sera?

I precedenti di Gozubuyuk con le italiane

Con l’Inter non ci sono precedenti, mentre con le squadre italiane, in tutte le coppe europee, ha ben dieci precedenti, l’ultimo dei quali è Braga-Napoli, dello scorso 20 settembre, terminato 1-2 in favore degli uomini di Garcia.

Gozubuyuk ha ammonito 4 giocatori

Coadiuvato dagli assistenti dagli assistenti Johan Balder ed Erwin Zeinstra, con il quarto uomo Joey Kooij e in sala VAR Dennis Higler l’arbitro ha ammonito 4 giocatori, di cui due della squadra di Inzaghi: Bisseck, Calhanoglu (I), Pavlovic, Gloukh (S).

Salisburgo-Inter, gli episodi dubbi

Questi i principali casi da moviola. Tutte giuste le ammonizioni date, compreso il giallo a Bisseck a metà primo tempo che sulle prime poveva sembrare qualcosina in più di un semplice giallo. Al 23’ Carlos Augusto mette un braccio attorno a Simic che protesta platealmente alla ricerca di un rigore che il fischietto olandese non concede. L’attaccante della squadra di casa è già in caduta al momento dell’abbraccio del nerazzurro che, a sua volta, non intralcia in maniera così invalidante il movimento del croato.

Al 79’ Thuram cade fronteggiato da tre difensori di Struber in area: l’arbitro lascia correre. La sensazione è che l’attaccante nerazzurro cerchi il contatto e che sia giusta la decisione presa dal campo. All’84’ mani plateale di Bidstrup in area: l’arbitro ci pensa mentre si consulta con l’assistente e poi fischia giustamente il penalty che sancisce il successo per 1-0 dell’Inter.

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