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Scanavino indica la Juventus del futuro: le decisioni su Allegri e Giuntoli

Maurizio Scanavino, amministratore delegato della Juventus, conferma Allegri in panchina e allontana l'arrivo di Giuntoli. Chiarimento importante anche su questione Uefa-Superlega.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Maurizio Scanavino delinea il futuro della Juventus. L’allenatore, il direttore sportivo, le figure da cui ripartire: una lunga intervista a Sky in cui l’amministratore delegato bianconero traccia un bilancio della tormentata stagione appena andata agli archivi e definisce le linee programmatiche per l’anno che verrà. Una sola certezza: si va avanti con Massimiliano Allegri. Quanto a Cristiano Giuntoli, l’uomo individuato dalla nuova dirigenza per ricostruire la Juve, la considerazione è di una semplicità disarmante: “Ha ancora un anno di contratto col Napoli“.

Scanavino conferma Allegri

Punto primo: Allegri. “Non è mai stato in discussione”, chiarisce Scanavino. “Con lui c’è condivisione totale di tutti gli scenari, dalla gestione della parte sportiva al mercato, insieme all’organizzazione di un quadro della società ancora complicato. Con lui abbiamo contatti quotidiani da sempre, in questi mesi abbiamo attraversato insieme la bufera e il nostro rapporto, nato solo pochi mesi fa, si è consolidato in tempi molto rapidi. Non sono mancati i momenti di confronto, anche accesi, ma sempre nel contesto di una critica costruttiva”. Per Scanavino la Juve “ha operato bene non solo dal punto di vista delle performance sul campo, che potevano essere migliori ma hanno portato alla fine al terzo posto sul campo e a un passo da due finali”.

“Abbiamo pagato un inizio di stagione non eccellente e un finale in cui c’è stato un crollo legato a situazioni di natura psicologica”, prosegue Scanavino. “Sappiamo che è la seconda stagione senza trofei e comprendiamo il malumore dei tifosi, siamo sulla stessa barca. Se pensiamo al futuro ci vogliono piedi per terra. Tra i punti fermi c’è questa conferma, non necessaria, di Allegri, che è la persona più adatta per la parte sportiva. L’altro è aver messo un punto fermo alle questioni giudiziarie. Restano gli aspetti economici finanziari, che non sono facili da gestire”.

Giuntoli si allontana dalla Juve

Altra questione importante, quella legata all’assetto dirigenziale: “Due giorni dopo la nomina mia e di Ferrero ci siamo trovati con 15 punti di penalizzazione e l’inibizione del ds Cherubini“, spiega Scanavino. “Nell’emergenza abbiamo creato un gruppo di lavoro con la nomina di Calvo e la promozione di Manna. L’esito più positivo è stata proprio la performance di Giovanni, che ha dimostrato di avere grandi qualità. Da oggi possiamo dire che è lui che prenderà in mano le responsabilità e le fasi di mercato che ci aspetteranno nei prossimi mesi, lasciando a Francesco Calvo, che ha operato anche sul mercato, la parte manageriale legata al rapporto con l’azienda”.

Porte chiuse, almeno per il momento, a Giuntoli: “Ha un contratto col Napoli ancora di un anno e non sarebbe corretto nei confronti del Napoli e dello stesso Giuntoli commentare ulteriormente. Noi oggi abbiamo bisogno di avere punti fermi, persone che siano in carica al cento per cento e con la totale responsabilità del futuro, lasciandoci alle spalle l’incertezza. Il mercato? Il mio obiettivo è creare un’organizzazione molto chiara, con ruoli e responsabilità definite. A questo tipo di domande d’ora in avanti risponderà Giovanni Manna“.

La Juve tra Superlega e inchiesta Uefa

Infine, le questioni relative alla giustizia sportiva. Dopo aver sistemato le cose con la Figc attraverso il patteggiamento, c’è da risolvere le ultime grane con l’Uefa e un passo importante in tal senso è stata la prima, significativa presa di distanza dal progetto Superlega, o da quel che ne rimane. “Da quando siamo stati nominati io e Ferrero siamo entrati direttamente al centro della bufera giudiziaria, credo che la cosa importante – sottolinea Scanavino – sia stata chiudere la posizione davanti alla giustizia sportiva italiana, circostanza che non era affatto scontata. Seppur con una penalizzazione importante, siamo arrivati a questo punto che permette di programmare il futuro senza incertezze”.

Quindi sul comunicato che chiarisce la volontà della Juve di smarcarsi da Real Madrid e Barcellona: “Non c’è relazione tra questo comunicato e le indagini Uefa. Da una parte c’è il progetto della Superlega per cui abbiamo mandato una comunicazione alle due squadre spagnole per avviare una discussione che può portare all’uscita della Juventus dall’iniziativa. Dall’altra invece c’è l‘Uefa, che ha in corso un’indagine non ancora arrivata a termine. Al momento non ci sono elementi su cui possiamo colloquiare”.

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