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Sci Alpino, Braathen annuncia il ritorno alle gare ma per il Brasile: addio Norvegia

Clamoroso annuncio del vincitore della Coppa di Specialità di slalom 2023: dopo aver interrotto l'attività a inizio stagione, nella prossima tornerà, cambiando però bandiera.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Proprio nelle ore in cui la Coppa di Specialità di Slalom Speciale finisce nelle mani di Manuel Feller, complice l’annullamento della tappa del fine settimana in programma a Kranjska Gora, il vincitore della coppetta di slalom 2023 lascia tutti a bocca a aperta: Lucas Braathen ha infatti annunciato di aver deciso di tornare in pista, ma di volerlo fare a partire dalla prossima stagione vestendo però i colori di una nazionale che con la neve decisamente ha un grande vissuto alle spalle: gareggerà per il Brasile, e non più per la Norvegia come è stato fino allo scorso inverno.

Braathen come Girardelli: quando il fuoriclasse “emigra”

La decisione è decisamente sorprendente, sia per la natura della scelta (Braathen aveva detto a fine ottobre di averne le tasche piene del mondo dello sci alpino, tanto da decidere di abbandonare l’attività a soli 23 anni), sia per aver optato per un paese che non ha la benché minima tradizione a livello sciistico.

Ma questo è soltanto un dettaglio, e Braathen in fondo non è il primo che si rende protagonista di una decisione tanto atipica: Marc Girardelli, sciatore austriaco nato a Lustenau, per contrasti con la federazione locale scelse di gareggiare battendo bandiera lussemburghese (dove non esistono piste da sci, tanto per essere chiari), di fatto organizzando il proprio staff a proprio piacimento. Cosa che ha spinto Braathen a fare altrettanto, anche se nel suo caso la decisione è stata favorita dal fatto che la madre dello sciatore nativo di Oslo è appunto brasiliana, e lo stesso Lucas ha doppio passaporto.

I perché della scelta: “Voglio tornare a essere il numero uno”

Dopo aver scioccato il circo bianco a inizio stagione, decidendo di interrompere la propria carriera (non era un no definitivo, ma ci andava comunque assai vicino), in una conferenza stampa organizzata nel quartier generale RedBull a Salisburgo Braathen ha spiazzato nuovamente tutti. “Torno a praticare lo sci alpino con i colori del Paese in cui ho scoperto il mio amore per questo sport: il Brasile.

Sono più che orgoglioso di rappresentarlo in Coppa del Mondo, ai mondiali e ai giochi olimpici. Durante il mio periodo di assenza dallo sport, la cosa più difficile è stata alzarmi e non inseguire l’obiettivo di essere il migliore al mondo. Ho scoperto quanto fosse difficile non fare l’attività che mi rendeva più felice, cioè lo sci. Il fattore più decisivo è stato non potermi più esibire davanti a migliaia di persone, condividere quei momenti, fare parte dello spettacolo”.

In realtà il vincitore della coppetta di slalom 2023 è sempre stato presente nel circuito, un po’ in tutte le tappe principali, presenziando al parterre e offrendo il proprio punto di vista su vari network. Soprattutto però ha continuato ad allenarsi, così che quando sarebbe arrivata l’ora di tornare a gareggiare si sarebbe fatto trovare pronto. Succederà esattamente tra 7 mesi.

L’addio con il team norvegese all’insegna del rispetto

Braathen ha anche spiegato i motivi che l’hanno portato a scegliere di separarsi definitivamente dal team norvegese, col quale non erano mancate frizioni in passato (per molti erano all’origine del malessere che l’ha portato a scegliere di non gareggiare in questa stagione). “Non è stato facile fare questo passo. Ho avuto molte discussioni positive con i miei ex allenatori e compagni di squadra e alla fine ho ritenuto che questa fosse la cosa migliore da fare. Ogni grande scelta comporta dei sacrifici e ci sono degli svantaggi. Ho detto che non avrei mai potuto essere l’atleta che sono se non fosse stato per loro.

Sono così grato per il viaggio che ho fatto grazie a loro, ma anche entusiasta di questo nuovo capitolo. Voglio che le persone vivano delle good vibes, che abbiano un buon stato d’animo. Voglio girare il mondo e divertirmi sciando. Il mio obiettivo finale è lasciare un’eredità, essere riuscito a trascendere lo sport. Siamo artisti.

Quanti sciatori “esotici”: ci sono anche Giannis e Ryding

La federazione norvegese ha accettato di “liberare” Braathen, che dunque diventerà il primo sciatore brasiliano della storia iscritto a una gara di Coppa del Mondo. Anche se dopo aver visto greci (AJ Giannis), britannici (Dave Ryding) e addirittura una atleta battere prima bandiera indiana e poi togolese (Alessia Dipol, nativa di San Vito di Cadore), forse non c’è più da sorprendersi di nulla. Dopotutto anche Lara Colturi, figlia di Daniela Ceccarelli, per crearsi un team tutto suo ha deciso di gareggiare per l’Albania. I tempi cambiano, ma il talento di Braathen sarà rimasto intatto?…

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