Il medagliere l’abbiamo messo un po’ a posto con l’oro di Federica Brignone nel gigante femminile, ma per l’Italia adesso arrivano tre gare dove tutto quel che verrà sarà tanto di guadagnato. Nell’ordine: gigante maschile, slalom femminile, slalom maschile. Dove le chance di medaglia sono oggettivamente pochine, anche se la storia recente racconta di exploit disparati che quantomeno inducono a sperare in qualche mezzo miracolo. Anche perché con una medaglia in più quantomeno verrebbero pareggiate le 4 di Meribel 2023, il che non sarebbe affatto male.
- De Aliprandi sogna il bis di 4 anni fa. Vinatzer senza pressione
- Odermatt favorito numero uno, ma occhio ai norvegesi
De Aliprandi sogna il bis di 4 anni fa. Vinatzer senza pressione
Il gigante maschile dopotutto è la gara che ha fatto scoprire al mondo del circo bianco chi era (e ancora oggi è) Luca De Aliprandini. Che non ha mai provato l’ebbrezza di vincere una gara, ma che ricorda con grandissimo favore la medaglia d’argento conquistata nel 2021 a Cortina, battuto dal francese Faivre.
Servirebbe un exploit simile a quello di 4 anni fa per scrivere un’altra pagina di storia: il podio ottenuto ad Adelboden il mese scorso resta comunque il secondo miglior piazzamento di sempre ottenuto in Coppa del Mondo (terzo dietro a Odermatt e Meillard) e una firma per replicare quel terzo gradino sarebbe il minimo sindacale per il 35enne di Cles. L’uomo sul quale l’Italia punterà buona parte delle sue carte nella prova tra i pali larghi, considerando che gli altri tre azzurri in gara non vantano piazzamenti tra i primi 5: solo Alex Vinatzer ha chiuso ottavo con una gran rimonta sulla Gran Risa, mentre Filippo Della Vite e Giovanni Franzoni cercheranno un buon piazzamento e nulla più.
“La preparazione è andata bene, arrivo a questa gara carico e con la consapevolezza di potermi giocare certe importanti, anche se un leggero stato influenzale mi ha un po’ sporcato l’ultima fase di preparazione”, ha commentato De Aliprandini alla vigilia. “Il feeling con i materiali è ottimo e su tracciati medio-facili so di essere migliorato tanto. Spero solo che la neve regga bene, e visto che è previsto tempo incerto (con possibile nevicata mattutina) sarà importante non trascurare alcun dettaglio”.
Odermatt favorito numero uno, ma occhio ai norvegesi
Sulla carta, la lotta per le medaglie sarà tutta una questione svizzera-norvegese. Con Marco Odermatt favorito numero uno, insidiato da Henrik Kristoffersen, Alexander Steen Olsen e Loic Meillard. Zan Kranjec e Filip Zubcic proveranno a tenere alta la bandiera dei Balcani, Thomas Tumler, Lucas Pinheiro Braathen e Stefan Brennsteiner cercheranno di sfruttare le opportunità che si presenteranno davanti ai loro occhi.
Certo per buttare giù dal trono Odermatt servirà un’impresa mica da ridere: lo svizzero è in condizioni di forma strepitose e sarà al solito l’uomo da battere. Prima manche alle 9,45, seconda alle 13,15. Saranno 100 i partenti, con tantissimi sciatori (anche) esotici come Mathieu Neumuller (pettorale numero 85) che gareggia per il Madagascar, il saudita Fayik Abdi (88), l’iraniano Mohammad Savehshemshaki (94), il sammarinese Mattia Giannini (95), il marocchino Idris Janik (96), l’atleta di Singapore Faiz Basha Munwar (98) e quello di Hong Kong Isaac Lee (100).