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Sci alpino slalom gigante Schladming, Odermatt cala il pokerissimo con una rimonta da antologia. Feller, che beffa!

Una straordinaria seconda manche permette al leader di Coppa del Mondo, Marco Odermatt, di vincere il quinto gigante di fila. Feller cede a 5 metri dal traguardo!

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Alla fine vince sempre Marco Odermatt, ma non si dica che non abbia voluto rendere le cose un po’ più incerte del solito. Perché il leader di Coppa del Mondo, sempre vittorioso nei giganti disputati in stagione, ha deciso di dare un secondo di vantaggio ai colleghi, che si sono però soltanto illusi di poterlo buttare giù dal gradino più alto del podio. E nella seconda manche ha rimesso le cose a posto: prima vittoria di sempre sulla Planai (ma solo perché un anno fa era infortunato…) ed ennesima prova di forza, con il popolo austriaco che s’è visto ricacciare l’urlo in gola quando pensava ormai che Manuel Feller avesse fatto l’impresa delle imprese.

Feller, che beffa: era davanti fino a… 5 metri dall’arrivo

Gli sono mancati 5 centesimi, o se preferite una manciata di centimetri: fino a 5 metri dal traguardo, Odermatt era ancora dietro al beniamino locale. Che ha dilapidato 9 decimi di vantaggio in due terzi di manche, pagando dazio nel muro finale alla stanchezza e alla pressione del dover sprigionare tutti i cavalli del motore, spesso senza controllo. Alla fine Odermatt ha tirato un sospiro di sollievo, con i 50mila arrivati sulla Planai ammutoliti dal maledetto cronometro che ha negato loro la gioia di un altro trionfo.

Sul podio c’è salito anche Zan Kranjec, al solito continuo su un tracciato che ha richiesto una grande capacità di gestione delle forze, sul ghiaccio vivo di una pista che sa sempre suscitare emozioni uniche. Loic Meillard, vincitore lo scorso anno nel primo gigante disputato sulla pista di Schladming, ha dilapidato tutto nel finale, pagando un secondo e mezzo rispetto a Odermatt nella seconda manche.

Della Vite piazza l’acuto: prima top ten stagionale (ottavo)

Dietro ai soliti noti, per una volta almeno, c’è tanta Italia. Con Filippo Della Vite che chiude ottavo, riuscendo a migliorare il nono posto ottenuto al termine della prima manche grazie al quarto tempo assoluto ottenuto nella seconda. Una prova solida, quella del 22enne bergamasco, che ha confermato i progressi già mostrati nei precedenti appuntamenti, azzeccando finalmente due manche eccellenti, tali da consentirgli di stare alle calcagna dei migliori.

“È davvero bellissimo gareggiare su questa pista e con questa atmosfera, e anzi le gare dovrebbero farle tutte tra Svizzera e Austria per tutto il calore che avvertiamo mentre scendiamo. Sono felice perché finalmente ho fatto due manche di qualità, anche con qualche piccolo errore, ma riuscendo a sciare bene su alcuni tratti. Sono partito piano, poi ho saputo cambiare marcia e questo piazzamento in top 10 mi da molta fiducia. Sono contento perché stiamo crescendo anche come squadra, e i risultati di stasera lo dimostrano”.

Zingerle, rimonta che vale. Borsotti, quanti rimpianti!

Un altro che da Schladming è venuto via col sorriso a 32 denti è Hannes Zingerle, che le cose migliori le ha mostrate proprio nella seconda discesa di serata, recuperando diverse posizioni e chiudendo 13esimo (settimo tempo nella seconda manche).

E il pollice all’insù lo hanno mostrato anche Alex Vinatzer e Luca De Aliprandini: a una prima manche deficitaria per entrambi, conclusa lontano dai migliori, ha fatto seguito una seconda decisamente migliore, sfruttando la pista intonsa, chiudendo rispettivamente al 18esimo e 19esimo posto.

Il rammarico più grande se l’è portato appresso Giovanni Borsotti, caduto a metà della seconda discesa quando aveva fatto registrare il miglior intertempo nel secondo settore (una prova che poteva valere tranquillamente un piazzamento nella top 10).

Domani lo slalom: Feller vuole la rivincita nella Night Race

Domani si torna in pista sulla Planai, stavolta con il tradizionale slalom speciale, quello che negli anni ha reso ancora più grande la legacy di straordinari atleti come Henrik Kristoffersen (vincitore 4 volte) e Marcel Hirscher, due volte davanti a tutti (nel 2018 e 2019 a bordo pista c’erano oltre 70.000 austriaci in festa). Da 5 stagioni la Night Race vede sempre un vincitore differente: lo scorso anno vinse Clement Noel, domani potrebbero far festa austriaci (Feller su tutti, dopo la beffa di stasera) o norvegesi.

Sci alpino: il calendario delle prove maschili

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