Sotto la pioggia di Schladming l’acuto lo piazza sempre Linus Strasser, che si conferma il miglior slalomista in circolazione, vincendo anche la Night Race sulla Planai, bissando il successo ottenuto due stagioni fa. Una vittoria ottenuta con classe e grande determinazione: miglior tempo nella prima manche, il tedesco s’è confermato anche nella seconda, rintuzzando l’assalto del norvegese Timon Haugan che aveva fatto di tutto per mettergli pressione con una grande run. Sul podio è salito anche Clement Noel, con l’Austria che s’è dovuta accontentare della quinta piazza di Manuel Feller, che ha ceduto il pettorale rosso della specialità.
- Haugan sfiora la rimonta. Delude Kristoffersen
- Sala si prende la top ten. Vinatzer butta via un podio (quasi) sicuro
- Italiani, una serata no. Da venerdì le donne sulle Tofane
Haugan sfiora la rimonta. Delude Kristoffersen
Strasser è stato il più continuo di tutti su un tracciato trattato col sale, perché a Schladming (750 metri sul livello del mare) l’inverno per una sera s’è dimenticato di fare capolino, lasciando spazio a temperature decisamente più miti (7 gradi al parterre). Ha dimostrato di attraversare un grande momento di forma e ha confermato di sentirsi bene su una pista che già in passato gli aveva regalato soddisfazioni.
Haugan ha sfruttato la tracciatura del tecnico dei norvegesi nella seconda manche, ma non quanto ha fatto lo svizzero Marc Rochat, che ha chiuso a 6 soli centesimi dal podio facendo registrare il quinto miglior tempo di manche (era decimo dopo la prima). Tra i delusi di giornata anche Henrik Kristoffersen, che ha chiuso un centesimo alle spalle di Feller.
Sala si prende la top ten. Vinatzer butta via un podio (quasi) sicuro
Per l’Italia la Night Race ha riservato decisamente poche gioie. Tommaso Sala è stato l’unico a concludere le due manche di gara: 13esimo dopo la prima, ha recuperato 4 posizioni nella seconda, chiudendo in top 10. “Sono contento perché sento di essere sempre più vicino a quello che ritengo essere il mio obiettivo prioritario, cioè riuscire a mettere assieme due buone run e avvicinarmi ai migliori. Ho sciato abbastanza bene, commettendo qualche errore qua e là, ma trovando una buona continuità. Torno a casa contento, anche perché correre qui è sempre bello”.
Qui invece ha lasciato la Planai scuro in volto è Alex Vinatzer, che ha sprecato una ghiottissima opportunità per tornare sul podio: quinto al termine della prima manche, il 24enne di Bolzano ha buttato via una gara quasi perfetta inforcando a poche porte dall’arrivo. “Sono dispiaciuto, mi sentivo davvero bene e stavo sciando con grande confidenza. Forse mi sono distratto un attimo e ho sbagliato l’ingresso su quella porta, impossibilitato a rientrare. È un gran peccato perché sapevo di essere veloce e sentivo che potevo fare un bel tempo. È un’annata strana, in cui non sempre le cose girano bene. Peccato davvero”.
Italiani, una serata no. Da venerdì le donne sulle Tofane
Gli altri italiani non hanno brillato: Stefano Gross è stato il primo degli esclusi dalla seconda prova per soli 3 centesimi. Lontano dalla qualificazione i vari Maurberger, Canins (che comunque continua a mostrare progressi) e Barbera, mentre Kastlunger ha inforcato a poche porte dal traguardo, ma quando era decisamente in ritardo e destinato a concludere la prova fuori dai 30. Gli slalomisti torneranno in pista domenica 4 febbraio a Chamonix, a casa di Clement Noel, mentre nel fine settimane sono previsti due supergiganti a Garmisch-Partenkirchen sull’iconica Kandahar.
Gare veloci anche in campo femminile: da venerdì sull’Olimpia delle Tofane di Cortina d’Ampezzo si gareggia due volte in supergigante e una (domenica) in discesa libera, con Sofia Goggia e Federica Brignone pronte a dettare legge, prima del gigante sull’Erta di Plan de Corones di martedì 30 gennaio, ultima gara italiana della stagione.