Nicolò Fagioli ha deciso di patteggiare per la vicenda scommesse. La questione è ormai vicina alla conclusione, dato lo spirito ampiamente collaborativo mostrato dal centrocampista della Juventus. Che non metterà più piede in campo in questa stagione, ma quanto meno non vedrà la propria carriera compromessa per il grave errore commesso. Tra avvocati e procura è una trattativa serrata in via di definizione: balla qualche mese ma non la sostanza. Con il 22enne piacentino che se la caverà col minor danno possibile.
- Squalifica fino a 12 mesi e lavori sociali
- Corona non c'entra, la Procura sapeva già tutto
- Ultimi step formali ma stagione finita per il giocatore
- Fagioli parlerà anche nelle scuole
Squalifica fino a 12 mesi e lavori sociali
Nella giornata di ieri c’è stato un incontro tra gli avvocati di Nicolò Fagioli e la Procura federale. Fumata bianca ormai a un passo. 8 mesi di squalifica, a cui aggiungere almeno altri 5 mesi di pene accessorie – riporta Repubblica -, in cui il giocatore si metterà a disposizione per educare sui rischi del gioco nelle scuole, con i bambini, e nelle scuole calcio.
Da definire solo la durata di questo periodo, che potrebbe incidere sulla squalifica effettiva, allungandola o riducendola di un mese. Dettagli, per carità rilevanti, ma che non spostano gli equilibri di una carriera che riprenderà presto.
Corona non c’entra, la Procura sapeva già tutto
In quest’ottica le rivelazioni di Fabrizio Corona non hanno spostato nulla nell’indagine. Giuseppe Chiné e i suoi collaboratori conoscevano già bene la storia, raccontata nei dettagli dallo stesso giocatore. La differenza l’ha fatta proprio questo fattore: l’ammissione di responsabilità del centrocampista piacentino e la sua necessità di mettere un punto ad una parte della sua vita caratterizzata anche e soprattutto da sofferenze. Lo juventino in questi mesi è stato seguito anche da uno psichiatra, avrà un tutor che gli monitorerà il conto corrente e ha manifestato voglia di chiudere definitivamente l’annoso capitolo.
Ultimi step formali ma stagione finita per il giocatore
Ecco perché la giustizia sportiva ha deciso per la via della clemenza nei suoi riguardi. Basti pensare che la richiesta iniziale sarebbe dovuta essere di 3 anni di squalifica, abbattuti dal calciatore attraverso il comma 2 dell’articolo 126 del Codice in cui si parla del possibile dimezzamento della pena, con la possibilità di applicare le ulteriori diminuzioni derivanti dall’applicazione di circostanze attenuanti.
Fagioli parlerà anche nelle scuole
L’idea sarebbe 8 mesi di squalifica, a cui aggiungere almeno altri 5 mesi di pene accessorie – riporta Repubblica -, in cui il giocatore si metterà a disposizione per educare sui rischi del gioco nelle scuole, con i bambini, e nelle scuole calcio. Da definire solo la durata di questo periodo, che potrebbe incidere sulla squalifica effettiva, allungandola o riducendola di un mese.
Dal punto di vista formale, comunque, la pratica necessiterà di altri step come l’approvazione del presidente Gravina e quello del Consiglio federale. Ma Fagioli riprenderà l’attività agonistica a partire dalla prossima stagione. Addio anche agli Europei, ovemai Spalletti l’avesse convocato. Ma per lui si tratta di una vittoria, l’inizio di una nuova vita