Il giorno della verità è finalmente arrivato per Nicolò Zaniolo. Il talento dell’Aston Villa e della Nazionale italiana, tirato in ballo nell’indagine sul giro di scommesse su piattaforme online illegali, è arrivato pochi minuti dopo le 14.30 al tribunale di Torino per l’audizione davanti alla pm Manuela Pedrotta, coordinatrice dell’inchiesta.
L’audizione era prevista a inizio settimana, poi è stata rinviata a oggi. Per Zaniolo l’opportunità di chiarire una volta per tutte la sua posizione. L’attaccante dell’Aston Villa è rimasto in Procura fino alle 17.40 per tre ore di audizione. All’ex giallorosso è contestato l’esercizio abusivo di attività di gioco o di scommessa.
- Scommesse, l'audizione di Zaniolo a Torino
- Nel cellulare e nel pc la ricerca di prove
- Cosa rischia Zaniolo? Le differenze con Fagioli e Tonali
Scommesse, l’audizione di Zaniolo a Torino
L’ex romanista è il terzo calciatore di alto livello iscritto nel registro degli indagati dalla Procura del capoluogo piemontese insieme a Nicolò Fagioli e Sandro Tonali. A differenza degli altri due, però, Zaniolo non ha mai ammesso di aver effettuato puntate sul calcio (nel caso di Tonali, addirittura sulle squadre in cui militava: Brescia e Milan). Da parte di Zaniolo solo implicite conferme del fatto che sì, su quelle piattaforme ha eseguito l’accesso: solo, però, per giocare a poker e blackjack.
Nel cellulare e nel pc la ricerca di prove
Al Palazzo di Giustizia di Torino Zaniolo è arrivato a bordo di un van nero, con tutti i vetri oscurati. All’arrivo, ovviamente, non ha rilasciato dichiarazioni. Due settimane fa, mentre era in ritiro con la Nazionale a Coverciano per preparare il match di qualificazione a Euro 2024 contro Malta, Zaniolo è stato ascoltato una prima volta dagli inquirenti insieme a Tonali, accompagnato da Buffon. In quell’occasione sono stati anche sequestrati i dispositivi elettronici (cellulari e computer) in uso ai due calciatori.
Cosa rischia Zaniolo? Le differenze con Fagioli e Tonali
Se i rischi legati all’indagine penale sono relativi per Zaniolo e gli stessi Fagioli e Tonali (rischiano un’ammenda di poco superiore ai 500 euro), ben più gravi sono le possibili conseguenze a livello sportivo. Dovesse essere confermata la versione del giovane attaccante spezzino, quella cioè di aver giocato solo a poker e blackjack, non ci sarebbero rischi di squalifica. Dovesse emergere altro, Zaniolo finirebbe nel mirino della Procura FIGC.