Lo start-up ci sarà domani pomeriggio, quando alle 18.30 prenderà il via il primo anticipo della prima giornata del girone di ritorno con Bologna-Spezia. La serie A diventa la prima Lega al mondo ad utilizzare il fuorigioco semi-automatico, l’ultima trovata tecnologica per aiutare gli arbitri a sbagliare sempre meno. Per tutto il girone di ritorno verrà adottata nel nostro campionato, dopo il debutto in Supercoppa a Riyad.
- Fuorigioco semi-automatico, buona la prima in Supercoppa
- Fuorigioco semi-automatico, come funziona
- Fuorigioco semi-automatico: niente più casi-Candreva
- Fuorigioco semi-automatico, Rocchi ha spiegato le novità ai club
Fuorigioco semi-automatico, buona la prima in Supercoppa
Nel derby Milan-Inter ha già dato dimostrazione di poter essere uno strumento efficace: in occasione del primo gol nerazzurro ha sgombrato il campo dalle polemiche segnalando la regolarità della posizione dei giocatori di Inzaghi sulla rete di Dimarco.
Fuorigioco semi-automatico, come funziona
La “Limb-tracking technology”, espressione inglese che sta a significare la “tecnologia di tracciamento degli arti”, si basa sull’utilizzo combinato delle immagini provenienti da telecamere disposte sotto il tetto di ogni stadio, in numero variabile da dieci a dodici, incaricate di seguire la palla e il movimento dei calciatori, di cui rilevano costantemente la posizione esatta di 29 punti del corpo per cinquanta volte al secondo. Dalle immagini ricavate è possibile costruire, praticamente in tempo reale, immagini in computer grafica della partita stessa e delle varie situazioni di gioco.
Particolarmente importante la capacità, da parte di questa tecnologia, di monitorare in continuazione la posizione degli arti di ogni singolo calciatore, in modo da riuscire a decidere con accuratezza e con minori perdite di tempo se un gol sia stato viziato da posizione di fuorigioco o meno. I dati del tracciamento, infatti, sono inviati costantemente alla sala VAR, per un loro tempestivo esame.
Fuorigioco semi-automatico: niente più casi-Candreva
Il primo caso che viene in mente, come aveva sottolineato anche l’ad della Lega, Luigi De Siervo, è il famoso “caso Candreva” avvenuto nel corso del match tra Juventus e Salernitana, quando fu annullato un gol regolare a Milik per un errore del Var sul fuorigioco. Con la nuova tecnologia Candreva sarebbe stato individuato perché quelle dello Stadium erano telecamere televisive, queste del fuorigioco semi-automatico integrano l’apparato tecnologico già esistente.
Fuorigioco semi-automatico, Rocchi ha spiegato le novità ai club
In vista della novità c’è stato un incontro tecnico, nato su impulso della FIGC in sinergia con l’AIA, che ha visto collegate le 20 società con il responsabile della CAN Gianluca Rocchi. Il designatore degli arbitri di Serie A, attraverso l’ausilio di alcuni filmati, ha illustrato il funzionamento di questa innovazione tecnologica, che andrà a individuare con estrema precisione la posizione dei calciatori sul campo al momento della rilevazione di un eventuale fuorigioco.
Per quel che riguarda la punibilità di tale posizione rimarrà poi sempre determinante la valutazione da parte della squadra arbitrale. In totale erano collegate più di 100 persone, tra allenatori e staff tecnico, in rappresentanza di tutte le società di Serie A.