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Serie A in chiaro su Mediaset: la verità di Pier Silvio Berlusconi e le offerte del Biscione

L'amministratore delegato fa il punto sui diritti tv: Italia 1 potrebbe essere la nuova rete regina del calcio in chiaro, ma non c'è l'intenzione di spendere "cifre folli".

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Dove vedere le partite dei prossimi campionati di serie A? Le trattative per i diritti tv del triennio 2024-2027 o del quinquennio 2024-2029 vanno avanti, ma la fumata bianca è ancora lontana. I presidenti di serie A, lo stesso numero uno della Figc Gravina e quello di Lega, Casini, si aspettavano – beata ingenuità – che ci fosse grande interesse da parte dei broadcaster a trasmettere i match di serie A dopo l‘exploit nelle coppe dell’ultima stagione (tre finali, tutte perse). Niente di tutto questo. Siamo distanti, molto distanti dal miliardo e 150 milioni auspicato in prima battuta. E pure dai 900 milioni diventati in fretta e furia il nuovo obiettivo da raggiungere. Si parla di partita in chiaro il sabato sera e Mediaset potrebbe essere interessata. Pier Silvio Berlusconi fa il punto.

Partita in chiaro su Italia 1, Pier Silvio Berlusconi spiega tutto

Intervenuto alla presentazione dei palinsesti del gruppo, l’amministratore delegato – alla prima uscita ufficiale dopo la scomparsa di papà Silvio – ha svelato le strategie. L’intenzione di entrare in gioco c’è, ma senza fare follie. E su questo punto la precisazione di Pier Silvio Berlusconi è piuttosto lapidaria. Come riporta la Gazzetta dello Sport, infatti, “ci teniamo molto al calcio, ma i prezzi sono folli”. Sulla partita in chiaro il sabato sera: “Potrebbe essere, ma c’è una trattativa in corso, non c’è nulla di definito. L’intenzione è di portare il calcio in chiaro su Italia 1, noi ci siamo, ma a prezzi congrui. La nostra idea è trasmettere una partita contemporaneamente alla pay-tv, anche non in esclusiva, come valore aggiunto”.

Coppa Italia: Mediaset interessata, ma niente offerte folli

C’è poi il capitolo della Coppa Italia. Sì, la coppa che spesso viene vissuta come un fastidio dai club di serie A, ma che nel momento in cui viene offerta alle tv è presentata come una sorta di Champions. “Ci ha dato tante soddisfazioni, l’abbiamo valorizzata, so che la Lega è molto contenta di come l’abbiamo trattata, ci auguriamo di ottenerla ma non si possono superare certe cifre”, avvisa ancora Pier Silvio. Che poi lancia frecciate alla Rai: “Bisogna pensare al ruolo del servizio pubblico nel calcio. Quando la Rai partecipa a queste aste prende i soldi dalle tasche dei contribuenti e li mette in quelle dei calciatori, se il calcio può essere offerto gratuitamente da player privati penso sia meglio che la Rai quei soldi li risparmi o li impieghi per fare altro”.

Diritti tv serie A, il ruolo di Mediaset e quello di Dazn e Sky

Insomma, Mediaset c’è e ha tutte le intenzioni di puntare sul prodotto calcio, ma al prezzo giusto. Anche perché il prodotto serie A, in questo momento, non è che sia tra i migliori pezzi da esposizione. Lo sottolinea pure il Cfo di Mediaset, Marco Giordani, citato da Calcioefinanza: il piatto forte è rappresentato dai soldi che intendono investire Dazn e Sky, non certo dalle cifre più modeste che intende stanziare il gruppo milanese. “Siamo lì in modo opportunistico. Se la prendiamo bene, se no fa lo stesso”, spiega Giordani. “Non saremo noi quelli che fanno saltare o che fanno chiudere l’accordo: i soldi veri non sono i nostri”.

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