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Serie A, top e flop alla sosta: i voti spietati alla pausa tra sorprese e delusioni

La serie A alla sosta fa i bilanci con quello che è stata finora la stagione col Napoli assoluto dominatore e le altre Milan, Juventus, Inter e Roma costrette a inseguire. A fare la differenza come sempre i nostri top e flop... alla sosta mondiale

Pubblicato:

Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Ancora un ultimo sforzo con l’Italia impegnata in Austria domenica prossima e poi per il calcio italiano sarà davvero letargo. A parte i Nazionali stranieri impegnati in Qatar per i Mondiali ahinoi senza gli azzurri, ci sarà un vero e proprio rompete le righe per le 20 squadre di serie A che a singhiozzo poi si ritroveranno tra amichevoli, ritiri al sole e preparazione in vista della ripresa dopo Natale.

Tempo di bilanci questo un po’ per tutti. Immancabili ancora una volta i nostri top e flop che hanno fatto la differenza, nel bene e nel male, per Napoli, Milan, Inter, Juventus, Roma sulla via della lotta per lo scudetto che in questo momento sembra prendere sempre di più la strada per il Vesuvio. E allora vediamo squadra per squadra, rigorosamente in ordine di classifica chi è stato bravo e chi ha deluso.

Napoli, top e flop: Osimhen, Kvaratskhelia, Kim e… tutti gli altri!

  • Kvaratskhelia 9: e chi se lo aspettava. Forse solo Giuntoli. De Laurentiis ci sperava, Spalletti non è dato sapere se ci credesse fino in fondo. Kvara ha illuminato da subito il Napoli rivelandosi un fenomeno, forse qualcosa di più, un semi dio dal momento che qualcuno ha scomodato paragoni di un certo tipo per osannarlo. Non a caso il suo nome è diventato per molti Kvaradona. Insomma una piacevole sorpresa per tutti, forse anche per lui.
  • Osimhen 8: a un certo punto si era vociferato che dovesse andare al Manchester United in un fantacalcistico scambio con Cristiano Ronaldo. E c’è stato pure qualcuno che lo avrebbe accompagnato all’aeroporto. Figurarsi quando si è infortunato e il Napoli ha vinto lo stesso con i vari Raspadori e Simeone. Poi però Viktor è tornato e ha imposto la legge del più forte elevando ancor di più la squadra di Spalletti. Mamma mia che giocatore!
  • Kim, Di Lorenzo, Mario Rui, Lobotka, e chi più ne ha ne metta 7,5: ci ripetiamo il Napoli è stato superlativo in questa prima parte di stagione. Tutti hanno messo il loro mattone con grandi prestazioni per 15 giornate. Kim rivelazione alla faccia dei nostalgici di Koulibaly, Di Lorenzo campione buono pure per la Nazionale, Mario Rui ritrovato come mai; Lobotka, vedi Kim alla voce Fabian Ruiz; e così via…
  • Flop Napoli: nessuno! Forse Meret in un paio di incertezze, idem Zielinski in qualche partita non proprio centrata, ma stiamo cercando il pelo nell’uovo…

Fonte: ansa

Milan, top e flop: Giroud trascinatore, De Ketelaere fantasma

  • Giroud 8: un vero e proprio highlander che a suon di gol si è ripreso pure la maglia della Nazionale per i Mondiali. Lo scorso anno in molti dicevano fosse lui, l’attacco, il punto debole del Milan tricolore, perchè in contumacia Ibra non c’era sempre chi la metteva dentro di giustezza. Lui invece si è presentato tirato a lucido a 36 anni, a suon di gol, sempre o quasi decisivi, in serie A e in Champions. E quando non c’è si vede, come a Cremona.
  • De Ketelaere e Origi 4: oggetti misteriosi del mercato rossonero di fatto nulla al momento. Così come il loro contributo alla causa di Pioli. Troppo timido il talentino ex Bruges, altro che i paragoni con Kakà; troppo lento e impacciato l’ex Liverpool. Per loro il 2023 deve essere l’anno della svolta.

giroud milan Fonte: ANSA

Juventus, top e flop: Kostic un treno, Di Maria, Paredes non pervenuti

  • Kostic 7: la stagione della squadra più controversa di questo inizio di stagione è svoltata anche grazie a lui, alle sue sgroppate. Ha cominciato timido, senza trovare passo e posizione. Nel 4-4-2 spesso fuori dal gioco. Con la difesa a tre invece ha svoltato, e la Juve con lui. Micidiale nelle ultime partite.
  • Di Maria 5: che sia andato alla Juve a preparare il Mondiale è un fatto che si poteva sospettare ma che potesse rivelarsi così inaffidabile ha sorpreso se non destato qualche sospetto e insofferenza. Inizia alla grande col Sassuolo poi scompare e riappare dagli infortuni con il fondo toccato con il rosso a Monza. Deprecabile.
  • Paredes 4: il metronomo alla Pirlo/Pjanic che Allegri ha segnato il tempo per stare in panchina. E quelle volte che scendeva in campo erano più i passaggi sbagliati che il resto, roba da far rimpiangere Arthur.
  • Pogba sv: e chi l’ha visto?
  • Fagioli/Miretti 7: sono le belle speranze di una Juve che con loro in campo, più che con le stelle è rinata sulle proprie ceneri post fallimento Champions. Una bella speranza in chiave azzurra e per il 2023 bianconero.

Il caso Argentina: Di Maria parla di fake news Fonte:

Inter, top e flop: Dzeko intramontabile, Handanovic tramontato

  • Dzeko 8,5: doveva fare da “sparring” a Lukaku nella classica riedizione in chiave calcistica della parabola del “figliol prodigo” ed invece ha finito per prendersi tutta la scena con i suoi colpi, di testa, di piede, di fino, basta che vada in porta. Sempreverde.
  • Handanovic 4: Inzaghi ci ha provato fino ad un certo punto a non esautorarlo dal ruolo di portiere titolare, capitano e quant’altro, ma il campo ancor di più che le invettive social, hanno parlato per lui. Ed ora il buon Handa fa lo spettatore non pagante dalla panca.
  • Dimarco 7: una assoluta rivelazione, non perchè non fosse bravo, non perchè non avesse un piede forte ed educato, ma per la costanza delle sue prestazioni, sempre o quasi sopra la media, e segna anche, su azione e da fermo. Sorpresa!

Roma, top e flop: Dybala a mezzo servizio, Abraham desaparecido

  • Dybala 7: finchè ha giocato ha fatto la differenza, ha elevato la squadra di Mourinho, l’ha portata in alto. Ha fatto ricredere chi lo aveva mandato via dalla Juve. Purtroppo però ad un certo punto la sua fragilità si è ripresentata a saldare il conto e la Joya si è fatto triste e assente come la luce nella sua Roma.
  • Abraham 5: chi si aspettava la conferma dello scorso anno è stato ampiamente deluso. Ancor di più senza Dybala ha perso il feeling col gol sbagliandone di assurdi davanti alla porta. Involuto come pochi.

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