Stavolta vincono tutte o quasi le prime della classe. Eccezion fatta per Milan e Atalanta che si “annullano” a San Siro col rigore delle mille polemiche. Non fa quasi più notizia l’Inter schiacciasassi che passeggia anche a Lecce nella lunga passarella che porta allo scudetto festeggiando l’ingresso nel club dei 100 di Lautaro Martinez
Vlahovic e Rugani salvato la Juventus e Allegri da un’altra magra figura nell’ultimo mese e paradossalmente permettono ai bianconeri di guadagnare terreno proprio su Milan e Atalanta. Non fa più notizia nemmeno il Napoli che non vince più che ci sia Garcia o Mazzarri o Calzona in panchina, un po’ come la Lazio altalenante di Sarri. Meritano l’ennesimo encomio invece il Bologna e Dybala, quest’ultimo sì eroe di giornata con le sue tre perle.
Questo e molto altro come sempre come al solito tra qualche bocciatura e qualche promozione il nostro viaggio tra i top e flop della 26sima giornata di serie A. Con un po’ di cattiveria e un pizzico di ironia specie a Carnevale dove ogni voto vale. Che non guasta mai, in fondo è solo un giuoco… del calcio.
- Top e Flop della ventiseiesima giornata di serie A
- Top e Flop Allenatori:
- Supertop 26sima giornata: Dybala e Lautaro, da 10 a 100
- Superflop 26sima giornata: Juan Jesus addormentato, 2
Top e Flop della ventiseiesima giornata di serie A
- Luvumbo TOP 8: segna stirandosi oppure si stira segnando ma della serie “il fine giustifica i mezzi” in questo caso l’infortunio. Tempestivo!
- Giroud FLOP 5: possiamo star qui fino a domani a parlare del rigore sì, rigore no dato all’Atalanta. Una cosa è certa, il francese è stato il classico attaccante che difende male nella propria area di rigore e che combina guai. Il calcione c’è, il rigore forse. Sbadato.
- Retegui TOP 8: il gol in rovesciata è sempre una perla. La dedica: a Spalletti, che domande?
- De Ketelaere FLOP 5: quel San Siro deve una sorta di kryptonite per il belga che come ci rimette piede torna quello della scorsa stagione più volte ammirato, anzi criticato e obnubilato al Meazza. Fossimo in Gasperini con l’Inter non lo faremmo giocare…
- Vlahovic TOP 7,5: nel momento più buio della stagione è lui che fa la differenza, o almeno prova a farla in casa Juve, segna finalmente da par suo, di destro e di sinistro. Verrebbe da dire “benedetto il giorno in cui non si è fatto lo scambio con Lukaku”.
- Chiesa FLOP 4: “Salvate il soldato Federico” urla qualcuno. Tra piccoli infortuni e un po’ di mestizia il giocatore rischia di perdersi. Che giochi da seconda punta o largo sulla fascia, qualsiasi posizione, purchè faccia un po’ di differenza come saprebbe fare. Forza Fede, abbi… fede!
- Rugani TOP 7: gioca poco, segna ogni tanto e sta spesso in panchina. Ma ha la media forse più alta di presenze/punti quest’anno con la Juventus. La gemma che mette al 95′ anche per l’angolo che prende il suo tiro quasi dalla linea di fondo è da sballo. Allegri ringrazia. Provvidenziale.
- Nico Gonzalez FLOP 3: l’ha fatto di nuovo. Rigore sbagliato, stavolta, per sua fortuna, senza troppe conseguenze. Coerente.
Top e Flop Allenatori:
- Thiago Motta e Nicola TOP 10: il primo è in zona Champions oramai stabilmente col Bologna, il secondo ci sarebbe con l’Empoli se il campionato sarebbe iniziato col suo arrivo in panchina.
- Sarri FLOP 4: La sua Lazio sbanda pericolosamente, rendimento altalenante come poche.
- Liverani FLOP 4: a Salerno non ci ha capito ancora nulla, il rischio è che venga esonerato ancor prima di rendersi conto della situazione.
Supertop 26sima giornata: Dybala e Lautaro, da 10 a 100
I due protagonisti della giornata sono loro, entrambi sudamericani, entrambi argentini. Ci perdoni Vlahovic ma essendo serbo ci avrebbe rovinato l’accostamento. La Joya fa tripletta nel giorno in cui qualcuno aveva detto che fosse venuto a Roma per fare “vacanze romane” come nel famoso film. Un lusso per gli occhi e gli amanti del calcio.- L’altro, El Toro, scollina il centinaio di gol con una naturalezza che fa impressione al pari della facilità con l’Inter sta dominando in lungo e in largo.
Superflop 26sima giornata: Juan Jesus addormentato, 2
Cosa l’abbia spinto a far rimbalzare quel pallone ancora non lo sa nessuno, forse nemmeno lui. Il vate della panchina, il compianto Cesarone Maldini soleva dire: “Difensore che lascia rimbalzare il pallone è un uomo morto…”. Una frase che il povero JJ non deve aver mai sentito nella sua carriera e che costa 2 punti al Napoli. Terrificante.