E’ una corsa contro il tempo per la Serie B, per il Brescia e per tutte le squadre coinvolte nel caso playout. Di certo al momento ci sono le date fissate dalla FIGC per la sfida che deciderà chi si salverà e chi andrà in serie C. Ma ora restano da scoprire i nomi delle squadre che saranno della contesa.
Brescia, comincia la corsa contro il tempo
In questo momento a Brescia c’è una partita nella partita. Da un lato la società lombarda è intenzionata a combattere per difendersi dalla possibile penalizzazione di 4 punti che la spedirebbe in serie C; dall’altra c’è il futuro stesso del club con il presidente Massimo Cellino che sembra intenzionato a farsi da parte. Di mezzo c’è una data fondamentale quella del 6 giugno entro la quale il club dovrà dimostrare di aver chiuso i conti stagionali con stipendi e contributi.
E da Brescia fanno sapere che sulla scadenza del 6 giugno, Cellino sta facendo leva per chiudere un intervento anche di parte di eventuali investitori. Il patron ha fatto capire di non essere particolare interessato a rispettare la scadenza e a mettere altro denaro nel club e a Brescia c’è una certa agitazione. In caso di mancato pagamento il club potrebbe non solo ritrovarsi in serie C ma anche con un’altra penalizzazione da scontare.
Le decisioni del Consiglio Federale
Nei giorni scorsi è arrivata la decisione del Consiglio Federale di far giocare il playout nelle date del 15 e 20 giugno, una decisione dettata sia dalla volontà di aspettare il primo grado di giudizio sul caso Brescia si per rispettare la finestra delle nazionali in programma dal 2 al 10 giugno. Per lo stesso motivo è stato aggiornato anche il nuovo termine per l’ammissione al campionato cadetto che adesso ha come scadenza il 24 giugno. Ora per i playout resta solo da capire la cosa più importante: chi lo giocherà.
L’attacco di Massimo Ferrero
Un momento di grande apprensione anche in casa Sampdoria. La retrocessione in serie C dopo una stagione a tratti assurda e la possibilità di avere a disposizione una seconda chance tiene tutti i tifosi col fiato sospeso. E in un momento del genere forse l’unica cosa che i fan della Doria avrebbero voluto sentire era l’ex presiedere Massimo Ferrero. Il vulcanico imprenditore è stato tra i protagonisti della trasmissione Belve di Francesca Fagnani dove è tornato a parlare anche del suo periodo in Liguria: “Sono il presidente più odiato della storia della Samp? Non hanno mai accettato la mia romanità. Quando sono andato via, gli ho detto che mi avrebbe rimpianto e ora lo fanno per davvero. Ma i tifosi non sono i padroni delle squadre. Se l’erano presa anche per la storia dell’inno”.