Eziolino Capuano è ben conosciuto anche al di fuori del mondo della serie C per essere un personaggio sanguigno e decisamente originale. Stavolta, però, il tecnico del Taranto ha esagerato: tornando negli spogliatoi dopo la gara con il Picerno ha proferito almeno 10 bestemmie, guadagnandosi la squalifica da parte del giudice sportivo.
- Serie C, Capuano e la squalifica per le 10 bestemmie
- Serie C, Capuano ammette la colpa delle bestemmie
- Serie C, Capuano e le bestemmie: “Giusto che paghi”
Serie C, Capuano e la squalifica per le 10 bestemmie
È capitato a ogni allenatore di perdere la testa per la prestazione insoddisfacente della propria squadra, ma nella gara tra il suo Taranto e il Picerno Eziolino Capuano, navigato allenatore di serie C, ha stabilito quello che probabilmente è un nuovo e particolare record. Al rientro negli spogliatoi dopo la fine della partita Capuano ha infatti colpito la porta d’ingresso con un pugno e proferito una serie di bestemmie, almeno 10 secondo la sentenza del giudice sportivo che gli ha inflitto una giornata di squalifica per comportamento non corretto.
Serie C, Capuano ammette la colpa delle bestemmie
A far infuriare Capuano era stato l’andamento della gara, col Taranto rimontato sull’1-1 dal Picerno dopo una gara dominata. “Ce l’avevo con me stesso, ormai sembra che nel tunnel ci sia l’antidroga”, ha chiarito l’allenatore al Corriere della Sera. “Sì, ho bestemmiato – ha poi aggiunto -. Che debbo fare? La prossima volta dirò sette preghiere…”.
Serie C, Capuano e le bestemmie: “Giusto che paghi”
Capuano ha accettato dunque con serenità la squalifica di una giornata. “Mi vergogno per le bestemmie ed è giusto che paghi. Però spero che adottino gli stessi provvedimenti per tutti”, ha dichiarato il tecnico del Taranto, chiedendo uniformità di giudizio e di sanzioni in casi del genere. E in fatto di punizioni, Capuano ha aggiunto di aspettarsene una anche in famiglia per le bestemmie. “Se sono cattolico? Assolutamente sì, lo sono tantissimo. Vengo da una famiglia ecclesiastica, mio zio era generale dei domenicani. Ecco, lui sì che sarebbe arrabbiato. Mi tirerebbe le orecchie”, ha concluso il fumantino allenatore del Taranto.