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Shanghai, Musetti resta al buio (anche in tv): spreca 11 palle break e si fa rimontare da Goffin

Perde malissimo Musetti nel debutto a Shanghai: avanti di un set e un break contro Goffin, cede nel tie-break e poi si lascia sopraffare dal nervosismo nel set decisivo.

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Ha giocato “al buio” Lorenzo Musetti, ma fino a un certo punto la luce l’aveva tenuta accesa. Poi però il buio è calato per davvero, e questo ha prodotto il più indesiderato degli effetti collaterali. Perché David Goffin s’è preso un bello scalpo nel secondo turno del torneo di Shanghai: la vittoria in rimonta del belga (1-6 7-6 6-2) è uno schiaffo in pieno volto per Musetti, che aveva mandato segnali di grande crescita che la sconfitta patita nel debutto nel “disgraziato” torneo cinese rischia di mandare nuovamente all’aria. Perché è una sconfitta che fa male, anche se praticamente nessuno al mondo ha potuto vederla nella sua interezza.

Shanghai, abbiamo (più di) un problema

Organizzare un Masters 1000 all’aperto in Cina a ottobre si sta rivelando decisamente un azzardo, con tutti i problemi del caso. Assurdo semmai che a Shanghai gli organizzatori non abbiano mai pensato a predisporre adeguate coperture almeno ai campi di gioco principali: con la pioggia che continua a flagellare la zona, al direttore del torneo non è rimasto altro da fare, se non spostare i match del programma sui campi di allenamento, che almeno hanno una copertura in grado di consentire lo svolgimento delle partite.

Solo che la decisione, arrivata quasi improvvisa per contrastare il terzo giorno consecutivo di pioggia, non ha contemplato il tempo tecnico che sarebbe servito per allestire l’impianto audio e video per la ritrasmissione delle partite. Disputate dunque “al buio”, senza possibilità di essere viste in giro per il mondo. Il tutto per la felicità degli sponsor che pagano profumatamente l’ATP e gli organizzatori del torneo.

Il Lorenzo versione Magnifico dura un set e mezzo

Qualcuno potrà anche dire che è stato meglio così, perché già a leggere il livescore la rabbia è salita fino a raggiungere livelli di assoluta eccellenza. Perché Musetti ha buttato via una partita che ha controllato e gestito senza apparente difficoltà per lunghi tratti, tradito semmai da un po’ di nervosismo quando le cose hanno cominciato a prendere la piega indesiderata.

Goffin, sempre battuto nei due precedenti disputati in carriera (al Roland Garros nel 2021 e agli US Open nel 2022), ha trovato il modo di raddrizzare una faccenda che s’era messa malissimo, perché Lorenzo nel primo set ha mostrato i colpi migliori del repertorio, praticamente ingiocabile con la prima (93% di punti vinti quando l’ha servita) e bravo a liquidare la pratica in poco più di 20 minuti (appena 7 punti per il belga nel set).

Il trend si mantiene abbastanza fedele anche in avvio di secondo set, quando Goffin deve salvare subito una palla break, prima però di cedere il servizio nel quinto gioco, martellato dalle risposte del carrarino. Che vede il traguardo a un passo, salvando però due palle break nel gioco successivo.

La rimonta di Goffin, le palle break sprecate da Lorenzo

E il segnale che qualcosa s’è inceppato nella meccanica di battuta di Musetti. Che fatalmente cede al servizio nell’ottavo gioco, rimettendo in discussione una partita che non aveva praticamente più nulla da dire. Goffin si rianima ma deve salvare subito due palle break nel nono game, e addirittura tre nell’undicesimo. Diventano troppe le opportunità sprecate da Lorenzo, e la testa di colpo si fa pesante. Anche perché nel tiebreak, dopo essere stato due volte avanti di un minibreak, Musetti si ritrova a dover annullare due palle set, riuscendo a riportarsi sul 6 pari. Ma la terza palla set gli rimane indigesta, con la prima che entra ma (stranamente) non produce effetti.

Il belga è quasi incredulo e parte a razzo anche nel terzo set, dove però l’italiano è bravo a replicare immediatamente e trovare il quarto break di giornata, utile per ristabilire la parità (1-1). È però la palla break non sfruttata per salire 3-1 a “condannare” Musetti, che da quel momento in poi esce dalla partita, pur sprecando la palla break numero 15 nel sesto gioco dopo che nel frattempo aveva perso di nuovo la battuta.

Goffin ormai banchetta nei turni di servizio del carrarino, che crolla nelle percentuali con la prima (sotto il 40%) e cede di schianto per 6-2, buttando alle ortiche una grossa opportunità per fare strada nel penultimo Masters 1000 della stagione. Una sconfitta oggettivamente difficile anche da spiegare.

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