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Shevchenko si confessa tra Milan e guerra, il racconto sul conflitto è straziante

Dalle colonne del Corriere della Sera, l'ex stella del Milan Shevchenko parla della guerra, della crudeltà del conflitto, della voglia di ripartire e non lesina consigli a Leao e De Ketelaere

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

“Mi sento pronto a tornare a fare quello che amo”. Così Andriy Shevchenko a caccia di una vita normale. Quella normalità che auspica per il suo Paese, l’Ucraina ancora in conflitto dopo un anno con la Russia. Tra calcio e guerra il racconto dell’ex stella del Milan porta ancora una volta davanti agli occhi e alle coscienze una lotta armata che continua a spargere morti, tristezze e malinconia in un uomo che sogna di tornare a mettersi in gioco su una panchina.

Shevchenko racconta la guerra

Nell’intervista concessa al Corriere della Sera, Andriy Shevchenko come fatto già in diverse occasioni in questo anno di conflitto tra la sua Ucraina e la Russia, racconta con i suoi occhi la sofferenza del suo popolo. Da brividi alcuni episodi che la stella del Milan porta come testimonianza dal fronte, soprattutto tra i civili, le prime vittime della guerra:

“Il ricordo del 24 febbraio scorso? La telefonata di mia mamma in lacrime che mi dice che la guerra era iniziata. Ho subito capito che dovevo mettere a disposizione la mia immagine per aiutare il Paese. A Irpin ho visto due bambini che correvano tra i crateri lasciati dalle bombe. La guerra ha cambiato tutto per tutti noi”.

“Pensiamo ai soldati e a chi è in prima linea per salvare il Paese. Chi ha lasciato mogli e figli per difendere il nostro diritto di essere liberi. E i giorni trascorsi al buio a Kiev quando in seguito a un attacco ci fu il black out totale. Il conflitto va avanti e ci sono intere città demolite da ricostruire. Non dimenticateci…”

Shevchenko: il Milan, Leao e la voglia di tornare ad allenare

Dopo un anno e tante iniziative portate avanti con il suo progetto solidale intitolato “Football for Ukraine“, Andriy Shevchenko si sente pronto anche a tornare a calcare i campi di calcio in qualità di allenatore, attività che stava portando avanti tra alti e bassi, prima come ct dell’Ucraina con una parentesi anche in Italia, non fortunatissima, col Genoa: “Nei mesi scorsi non sarebbe stato corretto accettare un incarico perchè la mia testa era altrove. Ma ora sto pensando di tornare al lavoro che amo“.

Impossibile con Sheva non affrontare il tema Milan peraltro in avvicinamento alla sfida che vedrà di fronte il “suo” Milan e il Monza del duo Galliani-Berlusconi con cui Andriy ha scritto alcune pagine memorabili della storia rossonera:

“Il Milan, dopo la vittoria con il Torino, mi è sembrato in ripresa, più brillante e con le motivazioni delle notti di coppa. Ricordiamoci come ha saputo ribaltare la situazione lo scorso anno in campionato con coraggio, grazie a una magica alchimia di tutte le componenti. Deve avere coraggio e pensare partita dopo partita”

Milan, Sheva dà un consiglio a Leao e De Ketelaere

Shevchenko si è anche soffermato sui singoli, in particolare Leao e De Ketelaere: “Leao spero che resti. Il Milan è la piazza ideale per crescere gradualmente. Mi piacerebbe che firmasse il rinnovo. Su De Ketelaere posso dire che ha qualità e doti tecniche, forse deve acquisire sicurezza e maggior consapevolezza nei propri mezzi”.

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