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Sinner colpisce dritto al cuore in conferenza stampa dopo aver vinto la Coppa Davis: tutto per Tathiana Garbin, che si opera oggi

Il talento azzurro dedica la vittoria alla capitana dell'Italtennis femminile, colpita da un tumore raro che ha voluto rendere noto. Lunedì il secondo intervento per lei

Ultimo aggiornamento:

Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Non gli piace affatto perdere. Chi avesse dei dubbi in merito lo ha compreso soprattutto quando per Nole Djokovic, numero 1 del ranking ATP, la semifinale sembrava volgere a suo favore e solo quel talento indomabile – anche a livello di mentalità notevolmente maturo, con un altro passo – di Jannik Sinner ha saputo invertire l’andamento di un match che poteva ritenersi definito.

Ha piegato Djoko per la seconda volta in 15 giorni, lasciandogli l’amarezza nel non potersi ripetere e costringendolo a guardare l’insalatiera più celebre dello sport innalzata dal prodigioso talento di Sinner, che si è preso la Davis e anche le simpatie del pubblico per quel suo modo di fare sui generis. Un modo tutto suo di intendere il tennis che ha dimostrato anche fuori per la capitana delle azzurre Tathiana Garbin, che affronta un secondo, importante intervento.

Coppa Davis, la conferenza stampa: le parole di Sinner

L’emozione è ancora vivida, intensa quando Jannik e compagni guidati da capitan Volandri si ritrovano nel mezzo di una conferenza stampa dove si attendono tutti, ma proprio tutti i presenti, al pari dei telespettatori, parole di rito che chiudano un cerchio aperto 47 anni fa dalla squadra delle magliette rosse con uno splendido Adriano Panatta e capitan Pietrangeli, visto ancora sul campo di Malaga.

Invece Sinner ha saputo superarsi e aprire su altro, pronunciare parole semplici ma di sentita umanità nei riguardi di una figura centrale nel tennis femminile come Tathiana Garbin.

Fonte: ANSA

Jannik Sinner stanco ma felice a fine partita: la Coppa Davis è dell’Italia

La dedica a Tathiana Garbin

Lunedì è un giorno importantissimo per lei, per l’Italtennis e anche per le persone che le sono sempre state accanto ma che vivono sensazioni personali private verso i quali Sinner dimostra considerazione e rispetto, appellandosi ai valori che Garbin ha sempre incarnato nella sua carriera sportiva. Oggi Tathiana verrà operata per una recidiva di un tumore, un intervento decisivo nel suo percorso:

“Domani è un giorno importante per Tathiana. Speriamo che questa vittoria le possa dare forza, saremo tutti con lei. Qui si parla di vincere la Coppa Davis, di fare la Storia. Siamo tutti contenti. Ma quello che conta nella vita è tutt’altro quindi dobbiamo sentirci molto fortunati di essere qui. Siamo tutti con lei”.

Fonte: ANSA

Tathiana Garbin durante la Billie Jean King Cup

L’emozione di Volandri

Anche capitan Volandri ha desiderato spendere una frase di sostegno e vicinanza nei riguardi di una figura immensa per il tennis azzurro femminile, capace di trascinare le ragazze in finale:

“Jannik è abituato a giocare d’anticipo. Mi sento di dover dire anch’io due parole su Tati, perché condividiamo gioie e dolori di questo ruolo meraviglioso. Ci siamo sempre scritti, non ho mai visto così tanto tennis a casa come durante la Billie Jean King Cup. Il mio grosso in bocca al lupo va a Tati”.

La malattia di Garbin

Garbin sta combattendo contro un tumore per il quale già è stata operata una prima volta ad ottobre e tra poche ore subirà un altro intervento. La 46enne Garbin aveva annunciato al termine della finale di Billie Jean King Cup persa col Canada di avere “un raro tumore”, per il quale già era stata operata il mese scorso e che avrebbe richiesto un secondo intervento entro pochi giorni.

“Mi hanno detto gli specialisti che capita a una persona su un milione. Si sviluppa dall’appendice, poi nel mio caso si è esteso. Mi sono operata subito, non c’era tempo da perdere. Proprio domenica (il 12 novembre, allora), mentre giocavamo la finale, è stato un mese dall’intervento. Sono una donna fortunata, ho accanto persone che mi vogliono bene, so che non sono da sola”.

Una vicinanza sfumata, sentita, tangibile: scegliete voi l’aggettivo per queste esternazioni che arrivano da un ragazzo di 22 anni che nel pieno del momento agonistico, e celebrativo, ha rivolto l’attenzione dei media verso Tathiana e ciò che si scansa e che si teme, si omette troppo spesso dalla narrazione dei fatti: la malattia.

Un capitolo che è presente e che attraversa questa Coppa Davis, ma perché Sinner lo ha inglobato senza alcuna retorica ma per affetto e stima nei riguardi di una grande campionessa che adesso è chiamata ad affrontare un secondo intervento nella certezza di godere di questo affetto immane che Jannik ha espresso lì, da Malaga.

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