L’accordo è stato siglato un paio di settimane fa, la vicenda è stata sviscerata in ogni suo aspetto: eppure, c’è ancora chi confessa di avere dei dubbi sul caso Clostebol che ha visto contrapposti Jannik Sinner e la WADA. Già: persino Marin Cilic non ha nascosto il suo stupore, i suoi dubbi e le sua perplessità sulla conclusione della vicenda. E dire che uno come lui certe cose dovrebbe conoscerle: a 36 anni suonati è uno dei veterani del circuito, uno dei “saggi” del mondo del tennis. Se anche lui non riesce a spiegarsi certe cose, o si dichiara “ignorante” su alcune procedure, figuriamoci gli altri tennisti.
- Cilic reduce dal ko con Auger-Aliassime a Dubai
- I dubbi di Cilic sull'accordo tra Sinner e la WADA
- Il croato: "Vogliamo risposte". Che già ci sono
Cilic reduce dal ko con Auger-Aliassime a Dubai
Dopo aver perso al terzo set la maratona con Felix Auger-Aliassime nei quarti di finale dell’ATP 500 di Dubai, torneo da cui sono usciti in rapida successione anche gli ultimi due italiani superstiti, Luca Nardi e Matteo Berrettini, il croato ha risposto in conferenza stampa ad alcune domande sul caso Sinner. E non ha nascosto il suo stupore per la sorprendente conclusione della telenovela, col settlement tra i legali dell’altoatesino e quelli dell’agenzia antidoping: “Non sapevo che fosse possibile per noi giocatori trovare un accordo con la WADA, soprattutto in questa fase del processo“, la sua ammissione a denti stretti.
I dubbi di Cilic sull’accordo tra Sinner e la WADA
Cilic e Sinner si sono affrontati in una sola circostanza, in una sfida di Coppa Davis del 2021 tra Italia e Croazia. Ma in realtà si erano incrociati altre volte in precedenza, quando Cilic era già un personaggio affermato e Jannik un enfant prodige del tennis mondiale. “Sono realmente felice per lui, mi solleva il fatto che finalmente uscirà fuori da questa situazione, che potrà avere una mente libera. Per quanto mi riguarda credo completamente alla sua storia, anche perché lo conosco da molti anni. Già quando era un bambino, si capiva bene che era già un atleta e che sarebbe arrivato molto in alto”.
Il croato: “Vogliamo risposte”. Che già ci sono
Il fatto che Sinner non fosse in malafede, in ogni caso, non spazzerebbe via – secondo Cilic – i dubbi su come sia stata gestita l’intera querelle. Il croato, che dopo un grave infortunio è precipitato nel ranking ATP dove ora occupa la posizione numero 186, ha infatti ribadito: “Sono felice che Sinner possa arrivare alla fine di questa vicenda, ma questo accordo solleva delle domande, un gran numero di domande a dire la verità. Domande a cui non è ancora stata data risposta. Spero che prima o poi ci sarà qualcuno che risponderà“. In realtà di risposte sia la WADA sia gli avvocati di Sinner ne hanno date. Ma forse a Cilic sono sfuggite.