Erba di casa mia. Quella dei prati della Val Pusteria, anche se poi Jannik Sinner è stato avvistato in giornata piuttosto nel cuore di Trento, immerso tra pietre e piccoli scorci di bellezza unica. È qui, non lontano da casa, che il numero uno del mondo ha deciso di rigenerarsi: una passeggiata in compagnia di un amico, tanti occhi indiscreti pronti a volgere lo sguardo all’indirizzo di quel ragazzo con i capelli rossi, vestito con un giubbino beige con sotto una maglietta bianca e un semplice jeans. Un “cittadino” qualsiasi che cerca di riordinare le idee dopo aver assaporato un trionfo che nel giro di pochi scambi s’è tramutato in un incubo. Anche se in molti sono convinti che l’inciampo di Parigi finirà per dare ulteriore spinta alle mire espansionistiche di Sinner.
- Prossima fermata, Halle: Jannik sa come si fa
- Wimbledon, un tabù da infrangere. Ma con Alcaraz nel 2022...
- Una rivincita al Championship potrebbe valere la gloria
Prossima fermata, Halle: Jannik sa come si fa
Che in questi giorni ha deciso di riposarsi, ben sapendo che c’è tempo prima di tornare a pensare al tennis. Il prossimo appuntamento è fissato ad Halle, uno dei tradizionali appuntamenti che precedono Wimbledon: sull’erba tedesca si giocherà a partire da lunedì 16 giugno, con Jannik che salvo sorprese dovrebbe debuttare soltanto il 18 (o forse addirittura il 19).
Erba che diventa il nuovo terreno di caccia del numero uno del mondo, ferito dall’epilogo “illogico” dell’ultimo torneo sulla terra. E salvo sorprese, a Wimbledon saranno ancora lui e Carlos Alcaraz gli uomini da battere. E come già accaduto a Parigi, il confronto che tutti si aspettano vedrà partire almeno inizialmente il tennista spagnolo come logico favorito, se è vero che nel tempio del tennis britannico Carlitos ha già avuto modo di alzare per due volte il trofeo.
Ma Wimbledon per Sinner sarà comunque un esame importante, anche perché sull’erba del Championship in passato per un motivo o per un altro non è mai riuscito a esprimere tutto il proprio potenziale.
Wimbledon, un tabù da infrangere. Ma con Alcaraz nel 2022…
Wimbledon è infatti l’unico torneo dello slam rimasto “vacante” alla voce finali conquistate. Negli ultimi tre anni, da quando cioè è entrato stabilmente nei piani alti del mondo ATP, sono arrivati due quarti di finale (ko. con Djokovic nel 2022 e con Medvedev lo scorso anno) e una semifinale, quella persa nel 2023 ancora contro Djokovic.
A parziale contro riscatto, però, va detto che nell’unico precedente disputato sull’erba contro Alcaraz è stato proprio Sinner a imporsi: accadde negli ottavi di finale dell’edizione 2022, con Jannik che vinse in 4 set, andando poi a sfidare Djokovic in una partita memorabile, persa al quinto.
Proprio in quei giorni cominciava a germogliare qualcosa nella testa dell’altoatesino, che dall’edizione 2022 di Wimbledon ha cambiato marcia anche sull’erba, dove in precedenza aveva un record di 8 gare disputate con due sole vittorie (e 6 ko.), mentre dal giugno 2022 in poi lo score parla di 21 vittorie e 5 sconfitte su 26 match disputati.
Una rivincita al Championship potrebbe valere la gloria
Lo scorso anno Sinner, nelle 10 partite disputate tra Halle e Wimbledon, ha pagato dazio soltanto a Medvedev in un rocambolesco quarto di finale, segnato soprattutto dalla vicenda Clostebol che lo tormentava ormai da giorni (e il mondo ancora non sapeva cosa fosse successo).
Motivi per ritenere che quella 2025 potrebbe essere la run giusta per andare a prendersi definitivamente il mondo, oltre che per cancellare l’onta della rimonta subita a Parigi nella maledetta finale di domenica scorsa. Perché è inutile girarci intorno: se proprio ci fosse stato da poter scegliere quale slam vincere tra Roland Garros e Wimbledon, tutti (o quasi) avrebbero optato per il Championship, che nell’immaginario collettivo applicato alla racchetta è il torneo per eccellenza.
Tanto per dire: Nadal ha vinto 14 volte il Roland Garros, ma tutti ricordano la vittoria a Wimbledon contro Federer nel 2008 come la partita manifesto di un’intera carriera. E se tra un mese dovesse scapparci la rivincita sull’erba, allora Sinner potrebbe chiudere in fretta i conti con un passato che magari gli avrà tolto qualche ora di sonno, ma che potrebbe anche averlo spinto ad andare oltre i propri limiti.