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Spalletti, i motivi dell'addio al Napoli e l'ultima bordata al rivale Allegri 

Le frizioni con De Laurentiis alla base della separazione tra il club azzurro e il tecnico, che dopo la vittoria sull’Inter ha rifilato una stoccata al collega sul tema del possesso palla

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

“È tutto definito”. Con queste parole, spese dopo la vittoria sull’Inter, Luciano Spalletti ha di fatto dato l’addio al Napoli: per ufficializzare il divorzio manca solo la versione del club di Aurelio De Laurentiis. Nel post-gara del Maradona, però, Spalletti ha anche scoccato quella che è sembrata una bordata a Massimiliano Allegri e Fabio Caressa.

Spalletti, i motivi dell’addio al Napoli

Il Napoli e Luciano Spalletti sono destinati a separarsi dopo la festa scudetto in programma il 4 giugno, dopo l’ultima giornata di campionato contro la Sampdoria. “l discorso ormai è definito, non è che si cambia idea tutti i giorni”, ha detto Spalletti dopo la vittoria di ieri sera sull’Inter, facendo poi intendere che la sua è una decisione dettata da stimoli che potrebbero venire a mancare in futuro. “Se non sei convinto di dargli tutto quello che merita questa piazza, è giusto fare dei ragionamenti”, ha poi aggiunto Spalletti.

Spalletti, il rapporto con De Laurentiis alla base dell’addio al Napoli

Ma perché gli stimoli di Spalletti sarebbero venuti a mancare? Il Napoli è una squadra per sua stessa ammissione che può aprire un ciclo vincente, dopo il grande lavoro svolto dalla società e dal tecnico toscano nell’ultimo biennio. Dato che lo stesso Spalletti ha negato di aver ricevuto offerte da altri club, allora le ragioni dell’addio vanno ricercate nel rapporto con Aurelio De Laurentiis.

Un rapporto che iniziò a incrinarsi un anno fa, dopo la sconfitta di Empoli che estromise il Napoli dalla corsa scudetto: allora il presidente azzurro iniziò a sondare possibili alternative a Spalletti, che però rispose sul campo con un finale di campionato in crescendo.

Lo scontro Spalletti-De Laurentiis sul tema Champions

L’altro motivo di frizione tra De Laurentiis e Spalletti riguarda l’eliminazione dalla Champions League contro il Milan: il presidente guardava già alla semifinale, mentre l’allenatore riteneva già un traguardo aver portato il Napoli ai quarti di finale. Le parole pronunciate da ADL nel corso della festa scudetto riguardo all’obiettivo Champions per la prossima stagione hanno poi allargato la distanza tra i due sul tema della vittoria in Europa.

Spalletti, la bordata ad Allegri e Caressa sul possesso palla

Dopo la vittoria sull’Inter, Spalletti ha evitato polemiche con De Laurentiis, ma non ha risparmiato una bordata ai tecnici e agli opinionisti sostenitori del “resultatismo” e della tesi secondo cui “il possesso palla non conta”, come Fabio Caressa (“il possesso palla non esiste”, sostenne il giornalista di Sky Sport) e Massimiliano Allegri. “Il possesso palla conta – ha dichiarato Spalletti parlando dell’espulsione dell’interista Gagliardini – perché poi gli avversari li fai sbattere a destra e sinistra buttando via energia e ci sta che uno faccia un fallo in più perché non trovano la palla. Anche questo può essere una conseguenza del muovere bene il pallone e del divertirsi, perché a toccare più la palla ci si diverte di più”.

“Poi siccome ce sono di quelli che dicono che ‘il calcio è facile’… – ha aggiunto Spalletti, citando una frase di Allegri – il calcio non è facile, è facilissimo: lo sanno tutti che il calcio è facile, però è anche difficile e se qualche volta se riesci a trovare la soluzione con un calcio un po’ più difficile si vede a volte la differenza”.

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