Come quando parava l’impossibile. Come quando ci si accorgeva di lui, che issava il muro davanti all’attaccante. Il web esulta con Stefano Tacconi dopo le prime immagini pubbliche dell’uscita a cena con la famiglia.
Seduto su una sedia, circondato dagli affetti, pantaloncini con camicia e felpa a cerniera. Il tocco cromatico – involontario, sicuramente – non mente: si rincorrono tratti di bianco e nero anche nelle scarpe. Foto subito virali: fiume di commenti, braccia virtualmente aperte per accogliere la bellissima notizia.
- Un affetto univoco e trasversale
- Stefano allo Chalet dei Gourmet
- Diciotto mesi di speranza
- Il post dei proprietari del ristorante
- Un vero lupo non molla mai
- Forza campione: il grido del web
Un affetto univoco e trasversale
L’abbiamo coccolato tutti, Stefano Tacconi e all’ex portiere ci siamo stretti in un abbraccio infinito: l’affetto trasversale per il perugino è stato immediato e univoco. E adesso, dopo averne attesa la conferma per oltre un anno di convalescenza, ci si è di nuovo uniti al classe 1957.
Le prime immagini pubbliche del portierone della Juventus e della Nazionale, alla prima uscita con la famiglia dopo l’’ischemia cerebrale che lo ha colpito nell’aprile del 2022, hanno fatto il giro del web in un istante.
Stefano allo Chalet dei Gourmet
Tacconi immortalato al ristorante con i familiari, circondato dal personale di servizio de “Lo Chalet dei Gourmet”, a San Giovanni Rotondo, è diventato subito virale.
Il lungo percorso di riabilitazione – che sta facendo seguito alla delicatissima fase della prognosi riservata – è finalmente giunto a un punto di svolta che lascia intuire, oltre a quelli illustrati dai referenti medici con i bollettini recenti – una serie di progressi ai quali ci si aggrappa.
Diciotto mesi di speranza
Diciotto mesi di altalena umorale a fare seguito ai riscontri legati alle condizioni di salute di Tacconi, proprio mentre Stefano alternava ricoveri ospedalieri tra Piemonte, Lombardia e Puglia.
Alessandria, Milano e San Giovanni Rotondo, dove è attualmente ricoverato per dare seguito al percorso riabilitativo.
Rivederlo all’improvviso, su una sedia mentre fissa la camera sotto lo sguardo vigile degli intimi, è stato emotivamente toccante.
Il post dei proprietari del ristorante
Lo ha rimarcato il popolo del web, stavolta coeso e univoco: parole di commozione, trasporto, vicinanza a seguire quelle del titolare del ristorante – Giuseppe Sollazzo – che ha ospitato la famiglia Tacconi, tra cui spiccano la presenza della moglie Laura e dei figli Andrea e Virginia:
Siamo orgogliosi di aver ospitato un grande uomo del calcio italiano che ci ha regalato tante emozioni durante la sua lunga carriera calcistica. Noi lo abbiamo visto sereno e felice con la sua famiglia e amici.
Laura, Andrea, Virginia. È toccato a loro l’onere di riportare gli aggiornamenti sulle condizioni di Tacconi nel corso di questi lunghissimi mesi. Lo hanno fatto con discrezione e puntualità, chiedendo la riservatezza necessaria ma intuendo bene che in tanti, troppi estimatori di Stefano avevano bisogno di conoscerne i progressi.
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Un vero lupo non molla mai
Si apre così la serie infinita di commenti che hanno inondato le bacheche dei social. Gli utenti di Facebook e Instagram hanno immediatamente ripostato:
Un vero lupo non molla mai. Forza Tacconi.
E sulla falsariga arrivano frasi che ne rimarcano la grinta, la capacità di non mollare mai che in tanti di noi gli hanno cucito addosso fin dai tempi in cui trascinava la Juventus:
Sei un guerriero. Forza guerriero. Grande guerriero.
Tempra, spirito, forza interiore; sono poi tantissimi a concentrarsi sul corso del recupero e rendere gli auguri di pronta guarigione, rimarcando il fatto che la sua salute ha tenuto in apprensione milioni di persone.
Forza campione: il grido del web
475 giorni dopo, è per fortuna tutta un’altra storia: condizioni critiche a lungo, Tacconi ha rischiato la vita: l’immagine postata sui social è un toccasana.
È servita per capire che sta lottando: è apparso sulla via del recupero che sarà ancora lungo e lento, con l’auspicio che resti costante. Forza Stefano, grida il web, forza campione: da solo, in effetti, non sei stato mai.