Nel cuore ha la Roma, e dunque un posto speciale per Francesco Totti. Che in carriera ha indossato solo la maglia numero 10, che da oggi sono anche le vittorie ottenute nel circuito ATP da Flavio Cobolli. Che all’Open Su de France continua a fare proseliti: dopo il successo in rimonta su Monfils, all’altro francese Lestienne ha lasciato appena 5 game, chiudendo la pratica in poco più di un’ora e venti e avanzando con merito per la seconda volta in carriera in un quarto di finale di un torneo 250. Dove ad attenderò troverà Borna Coric, uno che ne ha di storie da raccontare, così come di pensieri in testa pensando al duro test che lo aspetta.
- Prestazione in crescendo: bene al servizio, benissimo col dritto
- Ai quarti c'è Coric: il croato non sta brillando affatto
Prestazione in crescendo: bene al servizio, benissimo col dritto
Perché questa versione di Cobolli ha tutto per farsi ammirare e apprezzare dal pubblico del tennis che conta. Nel 2024 pochi altri tennisti vantano il suo score: 9 match disputati, solo uno perso, vale a dire l’ottavo di finale agli Australian Open contro Alex de Minaur.
Contro Lestienne, invece, il pomeriggio è filato via liscia senza pensieri. Partita vera c’è stata soltanto nel primo set, dove le ottime percentuali al servizio mostrate da entrambi i giocatori hanno prodotto un match bloccato, col romano intento a far muovere l’avversario e quest’ultimo bravo ad accorciare gli scambi. Le due palle break salvate nel sesto gioco da Cobolli hanno un po’ intorpidito il francese, che di palle break non ha concessa appena una nel nono gioco, subito sfruttata da Flavio con un bel dritto.
Nel secondo set Lestienne ha provato a giocarsi le ultime cartucce: ha perso la battuta e l’ha prontamente recuperata sfruttando l’unico vero calo dell’italiano, poi però con le percentuali al servizio notevolmente aumentate è stato facile per Cobolli chiudere i conti, infilando 5 giochi consecutivi (67% di punti con la prima, 68% con la seconda).
Ai quarti c’è Coric: il croato non sta brillando affatto
Dopo l’exploit di Melbourne, il tennista nato a Firenze (ma romano in tutto e per tutto) continua a crescere e a mandare segnali. Grazie a questi due successi a Montpellier ha guadagnato l’ennesimo best ranking, lambendo la top 70 mondiale.
Per mettervi entrambi i piedi dovrà battere Borna Coric, oggi numero 36 al mondo (ma 8 mesi fa era risalito fino alla 14 dopo essere stato numero 12 nel 2018), che dopo la delusione patita in Australia (ko. al debutto contro Tiafoe) è tornato in fretta in Europa, cedendo a sorpresa nella finalissima del torneo Challenger di Ottignies-Louvain-La-Neuve contro lo svizzero Leandro Riedi, salito dalla 250 alla 174 del ranking (e spuntato fuori dalle qualificazioni).
Coric al debutto nel sud della Francia ha lasciato appena 4 game allo spagnolo Pedro Martinez, ma per Cobolli rappresenta un test bello probante, considerando anche che sarà la decima partita in carriera contro un giocatore nella top 50 mondiale. Nelle precedenti 9, solo una volta (contro Nicholas Jarry) è arrivata la vittoria.