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Tennis Coppa Davis, Australia in finale con la vincente di Italia-Serbia. Rabbia Djokovic per controllo doping

Australia in finale di Coppa Davis grazie al 2-0 sulla sorprendente Finlandia: aspetta la vincente di Italia-Serbia. Vigilia movimentata dalle polemiche di Djokovic.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

L’Australia è la prima finalista dell’edizione 2023 della Coppa Davis. In semifinale, a Malaga, sono bastate due partite alla Nazionale capitanata da Leyton Hewitt per avere ragione della Finlandia, grande sorpresa del torneo, che nei quarti aveva eliminato a sorpresa la detentrice del titolo, il Canada. Adesso gli ‘Aussie’ attendono la vincente di Italia-Serbia, la cui vigilia è stata movimentata dalle clamorose polemiche di Novak Djokovic. Al numero uno al mondo non sono piaciute la fretta e l’insistenza con cui è stato sottoposto a un controllo antidoping prima del match contro Norrie.

Australia-Finlandia, vittorie di Popyrin e De Minaur

Australia in scioltezza, dunque, nella prima semifinale. Nella prima partita Alexey Popyrin ha avuto ragione in due set di Otto Virtanen, penando un po’ nella prima frazione, vinta al tie-break sul punteggio di 7-5, e chiudendo poi i conti nella seconda con un autorevole 6-2. Netto anche il successo colto da Alex de Minaur ai danni di Emil Ruusuvuori: 6-4, 6-3 il risultato e via ufficiale ai festeggiamenti per l’approdo dell’Australia in finale.

Italia-Serbia, la polemica di Djokovic sull’antidoping

Poca voglia di festeggiare la qualificazione in semifinale, invece, per Novak Djokovic. Il campione serbo, dopo la vittoria sulla Gran Bretagna, s’è sfogato in sala stampa. Colpa di un’iniezione, manco a dirlo, anche se stavolta il vaccino anti-Covid non c’entra.

Meno di due ore prima del match con Norrie ho dovuto sottopormi a un controllo antidoping, neppure completo, solo un prelievo di sangue. In vent’anni di carriera non mi era mai capitato, me l’hanno notificato un’ora e mezza prima della partita e quando ne ho parlato col rappresentante dell’agenzia antidoping mi ha risporto che dopo si sarebbe fatto troppo tardi, anche per dar tempo all’altra squadra di riposarsi. Gli ho detto che il vincitore della partita non avrebbe giocato il giorno dopo, ma non c’è stato niente da fare.

Ho sempre sostenuto l’utilità dei test, ma cosa cambiava farlo prima oppure dopo la partita? Per quanto mi riguarda è stata una situazione scandalosa, basta solo ricordare che un uomo mi ha seguito per un’ora e mezza buona senza mollarmi un attimo. Ho la mia routine, non voglio distrazioni prima delle partite. Pensare al prelievo di sangue o a una donazione di urina: perché? Lo trovo illogico, tutto qui.

Coppa Davis, le scelte di Volandri per la semifinale

Intanto in casa Italia l’attenzione è rivolta soprattutto alle scelte di Volandri. Il capitano ha ribadito, qualora ce ne fosse bisogno, che di certezze ce n’è una sola: Sinner, pronto a sfidare di nuovo Djokovic dopo il doppio round alle ATP Finals. E per il secondo singolare? Nonostante il ko con Van de Zandschulp, Arnaldi rimane il favorito anche se sono in risalita le quotazioni di Sonego, che tuttavia potrebbe essere preservato in caso di eventuale doppio. Nelle ultime ore, però, aumentano clamorosamente le chance di impiego per Musetti, pure protagonista di un 2023 poco brillante.

Tennis Coppa Davis, Australia in finale con la vincente di Italia-Serbia. Rabbia Djokovic per controllo doping Fonte: Getty

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