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Tennis, dietro Sinner le facce non sono troppo sorridenti: Musetti e Sonego subito fuori a Doha

Dietro Sinner il tennis italiano non è tutto rose e fiori: i due Lorenzo (Musetti e Sonego) steccano al debutto a Doha, confermando il trend negativo di inizio anno.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Per un Sinner dominante ci son due Lorenzo che hanno smarrito la retta via. E che continuano a fare una fatica bestiale per restare attaccati al treno buono del tennis che conta. Soprattutto a rimediare figure non degne del loro passato: vedere per credere l’ennesima incompiuta di Musetti, che a Doha strappa la miseria di due game al cinese Zhang Zhizhen, costretto a fare subito le valigie. E non va meglio a Sonego, che sempre in Qatar paga subito dazio contro Pavel Kotov. Adesso il rischio per entrambi è di ritrovarsi fuori dalla top 30 (Musetti) e dalla top 50 (Sonego) già la prossima settimana. Come a dire che dietro la rosa, ben identificata da Sinner, le spine sono davvero tante per il tennis tricolore.

Musetti da incubo: contro Zhang la peggiore sconfitta in carriera

La crisi di Musetti è conclamata e va avanti ormai da metà settembre, da quando cioè è tornato dalla trasferta americana di fine estate e ha cominciato a imbarcare acqua un po’ da tutte le parti (7-14 il suo score da allora: solo a Chengdu è riuscito a vincere due partite di fila, incassando ben 6 eliminazioni al primo turno).

Forse però la ripassata subita da Zhang a Doha le batte tutte: una partita nata malissimo, con due break subiti nei primi due giochi sul proprio servizio, un effimero moto di rivalsa nel quarto gioco del primo set (l’unico dove ha strappato la battuta al cinese) e poi il crollo netto e senza appello, con il terzo break subito nel settimo gioco e poi una discesa verticale patita nel secondo set, dove ha raccolto soltanto una manciata scarsa di punti.

Un Musetti a tratti irriconoscibile: nervoso, lento, scarico al servizio (41% di punti con la prima, addirittura il 36% con la seconda) e spesso costretto a uscire dal campo per provare a tenere il ritmo di un rivale che non appena ha capito che si poteva fare il colpaccio ha innestato le marce alte, togliendo ogni residua possibilità di rimettere in discussione il risultato. Il 6-2 6-0 finale è il passivo più pesante nel quale il carrarino è incappato nei 185 match disputati a livello ATP, ma rappresenta solo l’ennesimo picco di una crisi che non ne vuol sapere di arrestarsi.

Sonego, il vento soffia… al contrario: Kotov vince d’astuzia

Il bilancio di Sonego da metà settembre in qua non è che sia stato molto più florido se confrontato con quello del compagno di Davis: su 25 partite disputate, 14 sono quelle che hanno visto il torinese uscire battuto, a fronte di 11 vittorie. Ma la sostanza poco cambia: come Musetti, anche Sonny ha approcciato male nell’ATP 250 di Doha, complice però un fastidiosissimo vento che lo ha condizionato e non poco nei primi turni al servizio, tanto che Kotov (che già lo aveva battuto a Stoccolma lo scorso ottobre) ha impiegato poco per salire sul 4-0.

Dopo aver salvato tre palle break per il 5-0, il torinese ha quantomeno trovato il modo per rientrare con tutti e due i piedi nella partita, riuscendo anzi a uscire molto meglio dai blocchi nel secondo set, dove ha subito conquistato un break e ha avuto anche sei palle per andare sul 4-0 (un game infinito fatto di 28 punti giocati!). Ma un po’ il vento, un po’ la malasorte (un nastro che ha benedetto un coraggiosissimo Kotov) e un po’ di nervosismo hanno rimescolato le carte, col russo che ha ritrovato la parità sul 4-4 e poi ha trovato al termine di un game da batticuore il break che gli ha permesso di andare a servire per il match, cosa puntualmente riuscita (6-2 7-5). Le attenuanti insomma non mancano, ma il 2024 di Sonny racconta di un 2-4 (che diventa 2-6 contando i due match di United Cup) che non lascia presagire nulla di buono.

Gli altri italiani: Zeppieri a Doha, Arnaldi e Cobolli a Rio

Accecati dalle meraviglie di Sinner, gli appassionati italiani dovranno cercare di restare svegli per assicurarsi di vedere i tre italiani rimasti in campo in questa settimana. A Doha l’unico superstite è Giulio Zeppieri, arrivato nel main draw dalle qualificazioni, atteso dal finlandese Emil Ruusuvuori. In Sudamerica invece ci sono Matteo Arnaldi e Flavio Cobolli, che esordiranno a Rio de Janeiro (dove Carlos Alcaraz punta a ritrovarsi dopo la crisi recente di risultati) rispettivamente contro Max Purcell e Yoshihito Nishioka. Musetti e Sonego proveranno almeno a portarsi avanti nel torneo di doppio, attesi all’esordio dalla coppia composta da Withrow e Lammons.

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