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Tennis, i ritorni di Simona Halep e Matteo Berrettini: due storie differenti, due luci in fondo al tunnel

Il mese di marzo segna due ritorni importanti: Simona Halep è stata riabilitata dopo la squalifica per doping (accorciata sensibilmente), Berrettini torna a Phoenix.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

A volte ritornano: Simona Halep e Matteo Berrettini hanno dovuto penare a lungo, ma finalmente vedono la luce in fondo al tunnel. Anche se le loro sono storie differenti, per tanti motivi: la rumena ha passato le pene dell’inferno dopo un’accusa di doping legata a un integratore che il suo ex allenatore le aveva dato con troppa superficialità, mentre il romano ha dovuto fare i conti con una lunga sequenza di infortuni che l’hanno confinato fuori dalla top 100 mondiale. Ma il temporale sembrerebbe essere passato, ed entrambi possono ricominciare a vivere e sorridere (e giocare).

Halep, fine dell’incubo: il TAS riduce la squalifica a 9 mesi

La vicenda di Simona Halep ha fatto discutere e non poco il mondo del tennis, sia per i contorni decisamente atipici (l’accusa di doping era legata anche a un’operazione al naso che s’è sovrapposta in modo sinistro sugli eventi), sia per la decisione con la quale l’ex numero uno del mondo ha difeso la sua buona condotta. Una tesi che il TAS di Losanna ha ritenuto di assecondare, valutando eccessivi i 4 anni di squalifica inflitti alla rumena dal tribunale indipendente dell’ITF e riducendo la sanzione a soli 9 mesi effettivi per l’assunzione del Roxadustat, sostanza contenuta in un integratore denominato Keto MCT (l’ex tecnico Mouratoglu ammise di non aver fatto troppa attenzione all’elenco delle sostanze inserite nel prodotto).

La positività venne accertata durante un controllo effettuato agli US Open 2022 e da allora la carriera di Halep si è interrotta, complice anche un’anomalia sul passaporto biologico riscontrata in un controllo ulteriore effettuato il 22 settembre 2022, pochi giorni dopo un’operazione al naso alla quale l’atleta si era sottoposta (il TAS ha ritenuto che proprio per via dell’intervento le analisi risultavano divergenti rispetto ai dati consueti, di fatto annullando qualsiasi sanzione al riguardo).

Progetti a breve termine: rientro in BJK Cup?

Halep s’è sempre dichiarata innocente, vittima di un banale errore di valutazione. Il TAS ha stabilito che la sua squalifica sia terminata il 6 luglio 2023 e adesso è scattato il conto alla rovescia per capire quale torneo accoglierà il rientro dell’ex numero uno del mondo: avrebbe potuto essere Miami, con gli organizzatori che hanno atteso fino all’ultimo prima di assegnare una delle 4 wild card alla rumena, che nel frattempo è uscita dalla classifica WTA.

Probabile però che sarà la sfida di Billie Jean King Kup tra Romania e Ucraina in programma il 12-13 aprile l’appuntamento che segnerà il ritorno in campo dell’atleta, che nel frattempo ha ricevuto 21mila dollari di rimborso spese legali, ma che ha pure aperto un contenzioso da 10 milioni di dollari con l’azienda che produce il Keto MCT per chiedere un risarcimento legato all’impossibilità di essere potuto scendere in campo già a partire dalla scorsa estate.

Berrettini, ufficiale il rientro a Phoenix. Poi Miami e Marrakech

La vicenda che riguarda da vicino Matteo Berrettini è differente: niente doping e niente tribunali, qui di mezzo c’è solo la maledetta sfortuna che da due anni a questa parte lo tormenta, più o meno da quel tampone positivo che nel giugno 2022 gli impedì di giocare a Wimbledon.

Il romano non gioca una partita dallo scorso agosto, quando uscì nel secondo turno degli US Open per via di un problema alla caviglia contro Rinderknech. Da allora però i problemi si sono moltiplicati: guarita la caviglia, ci si sono messi i piedi a frenare i propositi di Matteo di tornare in campo, con la trasferta australiana rivelatasi alla stregua di un viaggio da spettatore e poco più.

Berrettini la settimana scorsa aveva reso noto di voler tornare in campo nel Challenger di Phoenix, in programma dal 12 marzo, e stanotte è arrivata la conferma da parte degli organizzatori del torneo, che hanno assegnato una wild card al tennista romano. Che sarà in buona compagnia in Arizona: al torneo sono iscritti anche Andy Murray, Roman Safiullin, Marcos Giron, Jan Lennard Struff (possibile avversario di Sinner nel terzo turno a Indian Wells) ed Emil Ruusuvuori, oltre a Flavio Cobolli.

Chiaro che le presenze di tutti questi tennisti dipenderanno da quanta strada faranno in California, dove nella serata italiana scatta il primo Masters 1000 della stagione. Berrettini poi si sposterà a Miami, quindi andrà direttamente a Marrakech per il primo torneo stagionale sul rosso nella prima settimana di aprile.

Indian Wells, Errani nel main draw. Deludono i maschi

A proposito di Indian Wells: Sara Errani ha centrato la qualificazione al main draw superando i due turni di qualificazione e adesso al primo turno se la vedrà con Naomi Osaka, col quale ha perso l’unico precedente in carriera disputato 8 anni fa a Miami.

In campo maschile le cose non sono andate altrettanto bene: eliminati Vavassori, Gaio e Nardi, quest’ultimo battuto da Goffin al termine di un’autentica maratona. Nella giornata di mercoledì due sono gli italiani attesi al debutto nel primo turno: Matteo Arnaldi sfida il francese Luca Van Assche (primo incrocio assoluto tra i due), mentre Camila Giorgi affronta la britannica Katie Boulter, fidanzata di Alex de Minaur, reduce dal successo nel WTA 500 di San Diego.

Per il debutto di Sinner ci sarà ancora da attendere: godendo di un bye al primo turno, Jannik scenderà in campo nel fine settimana.

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