Aspettando Sinner, lāItalia del tennis continua a far parlare di sĆ© nel mondo. Anche se non sono tutte rose e fiori: lāennesima sconfitta di Lorenzo Musetti conferma una volta di piĆ¹ i mali che attanagliano il giovane carrarino, cui (per ora) neppure la cura Barazzutti sembra aver prodotto i risultati sperati. Lāennesima rimonta di Matteo Arnaldi ribadisce invece una volta di piĆ¹ la capacitĆ di resistenza di un ragazzo che continua a mostrare lampi di classe, pronto ad avanzare ulteriormente nei piani alti del ranking. Il tutto aspettando il ritorno in campo di Luciano Darderi, fresco vincitore dellāATP 250 di Cordoba, atteso nella tarda serata italiana al debutto a Buenos Aires contro lāargentino Mariano Navone.
- Dentro la crisi di Musetti: servizio, testa e poca convinzione
- Arnaldi ĆØ il ragazzo delle rimonte: se ne accorge pure Nishioka
- Buenos Aires, oltre a Darderi c'ĆØ anche Vavassori (piĆ¹ Alcaraz)
Dentro la crisi di Musetti: servizio, testa e poca convinzione
La sconfitta rimediata da Musetti contro Griekspoor ha fatto riaffiorare una volta di piĆ¹ i fantasmi col quale il giovane toscano convive ormai da mesi. E quella scomoda statistica che lo vuole il top 30 meno vincente da 4 mesi a questa parte (4 vittorie e 14 sconfitte) testimonia che le cose non ne vogliono sapere di tornare sulla retta via.
Musetti a Rotterdam ha sprecato una chance colossale per avanzare al secondo turno: avanti di un set, ha sprecato un match point a un tiro di schioppo dal tiebreak nel secondo, poi ne ha avuti altri due nel terzo set, con lāolandese che sāĆØ rimesso in piedi e ancora una volta al tiebreak ha trovato il modo per far sua la contesa. Sconfitta che fa un male cane e che finisce per rimettere in discussione anche la scelta (coraggiosa) di non trasferirsi sulla terra sudamericana per dare la prioritĆ ai tornei indoor sul cemento europeo, scelta dettata anche dalla volontĆ di restare accanto alla compagna che a breve darĆ alla luce un figlio.
Musetti perĆ² soprattutto ha ribadito qual ĆØ il suo vero tallone dāAchille: quel servizio che cala inesorabilmente alla distanza, con troppi errori con la prima che hanno finito per complicargli la vita. Ć un momento delicato: per superarlo serviranno impegno e tanta concentrazione. Quella vista a Marsiglia e Rotterdam ĆØ la copia sbiadita del Lorenzo che fino a un paio dāanni fa lasciava presagire un futuro radioso davanti a sĆ©. Quel futuro che oggi appare un poā piĆ¹ sbiadito.
Arnaldi ĆØ il ragazzo delle rimonte: se ne accorge pure Nishioka
Matteo Arnaldi invece lāorizzonte riesce a delinearlo sempre con piĆ¹ nitidezza. Il sanremese ha esordito a Delray Beach col brivido, rimontando il giapponese Nishioka che ĆØ stato a un passo dallāestrometterlo subito dalla contesa. Tutta colpa di una prima di servizio che ha stentato a entrare nel primo set, vinto 6-4 dal rivale, che a sua volta perĆ² ha pagato dazio nel secondo parziale a un calo vistoso che ha trovato Matteo pronto ad approfittarne, sebbene anche il ligure abbia proseguito a litigare al servizio (subito contro break nellāottavo gioco, poi perĆ² altro break di Arnaldi e partita spedita al terzo).
Il gioco che decida la contesa ĆØ lāottavo: Nishioka parte 0-30 e non riesce piĆ¹ a rientrare, con Arnaldi bravo a sfruttare la seconda delle palle break procurate. Aspettando di conoscere il nome dellāavversario nellāottavo di finale in programma giovedƬ (sarĆ uno tra Broady e Nijikata, rivali decisamente alla portata: ai quarti invece ci sarĆ eventualmente uno tra Fritz e Borges), Arnaldi fa un altro passo avanti verso il ritorno nella top 40, aprendo con un pieno di fiducia la sua primavera sul cemento americano. Da inizio anno ĆØ 6-3 nel computo dei 9 match disputati: per uno che fino a 10 mesi fa non aveva ancora vinto una partita nel circuito ATP, non proprio una statistica da buttareā¦
Buenos Aires, oltre a Darderi cāĆØ anche Vavassori (piĆ¹ Alcaraz)
Spostando il mirino sul Sudamerica, stasera a Buenos Aires saranno due gli italiani impegnati nel primo turno: detto di Luciano Darderi, che avrĆ su di sĆ© puntati tanti riflettori dopo la marcia trionfale di Cordoba (sfiderĆ Mariano Navone, numero 117 del ranking, vincitore di 5 tornei Challenger nel 2023 e arrivato dalle qualificazioni), ci sarĆ anche Andrea Vavassori, che dopo aver superato il tabellone cadetto liquidando in due set sia Pellegrino che Monteiro si ritroverĆ davanti lāostico Seyboth Wild, brasiliano che di tanto in tanto ha fatto parlare di sĆ©, oggi numero 83 del mondo. A Baires il grande favorito ĆØ Carlos Alcaraz, al debutto stagionale sul rosso, con Cameron Norrie testa di serie numero 2.