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Tennis, Madrid: Alcaraz mette pressione a Sinner. "Lavoro per impedirgli di vincere altri tornei"

Lo spagnolo prova a pungere l'azzurro: "Ogni volta che si presenta al via di un torneo, lui è l'uomo da battere. E con Sonego mi ha impressionato"

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Per ora il duello è soltanto “virtuale”, ma prima che Jannik Sinner e Carlos Alcaraz tornino a incrociare nuovamente gli sguardi sullo stesso campo da gioco è soltanto una questione di tempo. Meglio però tenersi “allenati”, come fatto a parole dallo spagnolo, che dopo la vittoria nel match di terzo turno contro il brasiliano Seyboth Wild ha pensato bene di far recapitare qualche messaggio nemmeno troppo velato al collega e rivale italiano. Giusto per mettere un po’ più di un pepe a una rivalità bella, limpida e destinata a regalare ancora tanti capitoli a breve scadenza.

L’ossessione di Carlitos: “Non far vincere tornei a Jannik…”

Se una volta lo spauracchio rispondeva al nome di Novak Djokovic, oggi sembra essere diventato Sinner il giocatore che più di ogni altro turba le notti degli avversari. Alcaraz non ne fa mistero: “Sono qui a Madrid a giocarmi le mie carte, al netto dei problemi al gomito destro che un po’ hanno condizionato la mia marcia d’avvicinamento al torneo. Però in questa fase della stagione ho bisogno di giocare il mio miglior tennis soprattutto per provare a non far vincere altri titoli a Jannik: è una missione non semplice, perché quando Sinner gioca a questo livello diventa il favorito numero uno in tutti i tornei dove si presenta”.

Parole che in qualche modo testimoniano anche la grande considerazione che il murciano nutre nei confronti dell’altoatesino, ma che a detta di qualcuno nascondono un gioco “mentale” più sottile. È un po’ come se Alcaraz volesse mettere pressione addosso al rivale, “costretto” a presentarsi ad ogni tappa del circuito da favorito.

Alcaraz non si fida: “Jannik non è qui per allenarsi…”

Carlitos, che è sembrato star bene dopo gli allarmi delle ultime settimane, ha aggiunto un altro concetto legato alla rivalità attuale con Sinner. “Lui ha detto che a Madrid è venuto solo per vincere qualche partita e fare preparazione in vista di Roma e Parigi? Non saprei dire se queste parole rappresentino davvero il suo pensiero.

Di sicuro c’è che a Madrid ha giocato poco, avendo saltato la passata edizione del torneo, e sicuramente l’altitudine può rappresentare un fattore differente rispetto ad altre location. Ma quanto fatto vedere contro Sonego al debutto è stato qualcosa di impressionante. Per questo ribadisco l’idea che sia Jannik l’uomo da battere, in tutto e per tutto”.

Anche se Alcaraz giura di sentirsi meglio.Non ho avvertito alcun fastidio all’avambraccio, e già questa è una cosa buona. Non tiro col dritto a tutta spinta, però cerco di colpire bene la palla. Sulla terra sono cresciuto, pur adattandomi bene anche alle altre superfici, quindi posso dire di sentirmi a mio agio”.

Alcaraz e Sinner a Madrid non sono dalle stessa parte del tabellone: lo spagnolo è già qualificato agli ottavi e sfiderà il tedesco Jan Lennard-Struff, sconfitto da Sinner a Montecarlo a inizio aprile. Dalla sua parte ci sono poi Rublev e Zverev.

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