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Tennis, Sinner "risponde" a Panatta e tira dritto: "Farò la mia strada, vedremo alla fine"

In attesa di affronta Shelton agli ottavi del Master 1000 di Shanghai, Sinner ha risposto alle recenti affermazioni di Panatta, unico italiano insieme a lui a diventare n°4 ATP

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Domani a mezzogiorno (in Italia, la serata di Shanghai) c’è da “cucinare” Ben Shelton, uno che sul veloce ha mostrato di saperci fare, eccome (la semifinale agli US Open può bastare?). Ma intanto Jannik Sinner “a colazione” ha pensato bene di fare un sol boccone anche di chi, 47 anni prima di lui, aveva scalato il ranking ATP fino alla salire alla quarta posizione mondiale.

Adriano Panatta la lingua ce l’ha sempre avuta lunga: non necessariamente un male, anzi, piuttosto un modo d’essere, perché il tennista romano ha sempre detto quello che gli è passato per la mente, senza farsi troppi problemi nell’assecondare chi gli stava davanti e (soprattutto) senza dover “ammorbidire” una verità scomoda, qualora questa fosse necessaria da ribadire al diretto interessato.

Sinner: la replica a Panatta

E anche con Sinner il buon Panatta non sempre è stato tenero: un paio di giorni fa, nel commentare la scalata verso le vette del mondo del tennis, aveva fatto capire di essere contento e anche ammirato, ribadendo però di andarci piano con gli entusiasmi. “Sono sicuro che vincerà uno o forse anche più slam in carriera. Ma cos’altro bisogna dire adesso? Quando vincerà uno slam si potrà indire una festa nazionale o farlo santo. La stampa di oggi è diversa da quella che c’era ai miei tempi: lì c’era un solo canale tv e di solito la critica era sempre tagliente… ora il mondo è cambiato, ma Sinner lo sa e si fa scivolare tutto addosso. Ma ci sono troppe aspettative su di lui, che arrivano dai media così come anche dai social”.

C’è tanto lavoro da fare

Alla Domenica Sportiva, il programma di cui Panatta è opinionista fisso, Sinner ha affidato quella che, oltre che una risposta diretta rivolta alla leggenda del tennis italiano, è sembrata essere piuttosto una presa d’atto di una nuova dimensione raggiunta a furia di vincere partite e tornei. “Sono contento di essere il numero 4 del mondo, come lo sei stati tu Adriano nel 1976. So che tu hai vinto Roma, Parigi e la Davis e tantissimi altri tornei, ma io farò la mia strada, continuando a lavorare con il mio staff, perché so che c’è ancora tantissimo lavoro da fare. E poi alla fine vedremo che cosa riuscirò a fare”.

Parole che hanno trovato ampio risalto e apprezzamento sui social, perché considerate tali da mostrare la maturità di un ragazzo di 22 anni che rifugge i paragoni col passato, concentrandosi unicamente su quella che la strada che ha intrapreso da qualche stagione a questa parte.

Una risposta indirettamente riferita anche a Nicola Pietrangeli, che commentando l’ascesa nel ranking di Sinner e la recente vittoria all’ATP 500 di Pechino (dove ha battuto Alcaraz e Medvedev) aveva ribadito la sua superiorità (“Per superarmi non gli basterebbero due vite: i numeri ci sono sui libri, vediamo se arriva a vincere quanto me e poi ne riparliamo”). Sinner però dei paragoni tra epoche non sa cosa farsene, e nell’intervento inviato da remoto alla Domenica Sportiva lo ha fatto capire senza girarci troppo intorno.

Ranking da blindare

A Shanghai, dove si sta disputando il penultimo Masters 1000 della stagione, Jannik ha faticato un po’ più del previsto nei primi due turni, battendo prima Giron e poi Baez (in tre set). Una piccola flessione anche un po’ fisiologica, sulla scia di quella che pagò già a Cincinnati pochi giorni dopo aver trionfato a Toronto, unico Masters 1000 messo in bacheca.

In Cina Sinner s’è garantito l’accesso alle Nitto ATP Finals di novembre, a Torino, e adesso cercherà di fare quanta più strada per mettere nella borsa altri punti e avvicinare le prime tre posizioni del ranking, approfittando del fatto che la sconfitta patita da Medvedev contro Korda al secondo turno impedirà al russo di aumentare il distacco, che ora è di 2.355 punti. Soprattutto è l’ennesimo flop di Rune a consentire piuttosto a Sinner di blindare la quarta posizione, con Tsitsipas e Ruud che restano gli unici in grado di poter pensare a un sorpasso (ma in pratica dovrebbero entrambi vincere il torneo per sopravanzarlo).

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