Impazza la corsa Champions che a 180 minuti dalla fine tiene ancora fuori la Juventus nonostante un grande Buffon che la tiene in piedi col Sassuolo, lui eroe di giornata insieme a Rebic autore di una tripletta che spiana la strada del Milan proprio verso la vecchia Coppa dei Campioni. Tra i peggiori di giornata c’è non un giocatore ma una squadra tutta, ed è facile dire quale è, il Torino che si asfaltare in casa dai rossoneri. Per il resto ecco nel dettaglio top e flop del 36° turno di serie A.
Miglior portiere: Buffon, altro che pensione
Il giorno dopo aver annunciato il suo addio, per il momento alla Juve ma non al calcio giocato, Gigi Buffon gioca e mette in campo tutta la sua classe, esperienza e il fatto di essere ancora un numero 1 tra i numeri uno. Para un rigore a Berardi sullo 0-0, compie un altro intervento importante e dà la carica ai compagni che poi ne rifilano tre al Sassuolo tenendo aperta la flebile speranza di andare in Champions. Altro che pensione per quest’uomo.
Miglior difensore: Romero salva e spinge l’Atalanta
Era la partita più in bilico della giornata, da una parte l’Atalanta in corsa Champions, dall’altra il Benevento in crisi e in piena lotta salvezza. Alla base del successo dei nerazzurri bergamaschi c’è la prestazione monstre di Romero che compie un salvataggio decisivo su Barba ed è insuperabile nei contrasti aerei, vera e propria consacrazione di questa stagione.
Miglior centrocampista: il ritorno di Theo, l’exploit di Pobega
Il Milan con lui vola sulle ali, col Torino in gita in casa propria Hernandez si è esaltato. Apre le marcature con un missile terra aria e firma la doppietta personale con un preciso pallonetto. Altro campo, altra corsa, altra doppietta, quella di Pobega che tiene in vita e in serie A, per ora, Lo Spezia, correndo e mettendo a segno due gol vitali nel derby con la Sampdoria. Menzione d’onore per i vari Zielinski, Ruiz e Brozovic tutti in rete e autentici mattatori della mediana in questa stagione.
Miglior attaccante: Lukuku prorompente, Rebic mostruoso
A noi piace di più il Lukaku che spacca in campo che Lukaku che fa feste private vietate fuori. Anche con la Roma, al rientro da titolare, è un punto di riferimento al centro dell’attacco nerazzurro, come sempre, serve l’assist a Vecino e sigla il gol del 3-1 giusto per timbrare il cartellino ancora una volta in stagione. Tanti attaccanti in spolvero anche questa giornata ricca di gol: il ritorno di Ronaldo e Dybala, entrambi a quota 100 con la Juve, il golden gol di Immobile, la perla di Raspadori proprio contro la Juve, al pari del gemello dell’under 21 Scamacca, ma stavolta nessuno può togliere la palma di migliore a Rebic che firma la sua tripletta, come ogni fiore che si rispetti, il croato sboccia a primavera, quest’anno come la scorsa stagione.
Flop: Bonucci, Berardi e tutto il Torino
La difesa della Juve non è più quella di una volta, e, Buffon a parte, sembra pagare il conto degli anni che avanzano, dopo il fallo da rigore di Chiellini col Milan, anche Bonucci cade in una prestazione scadente, commette un fallo da rigore e chiude in ritardo su Raspadori in occasione del gol del Sassuolo. Male, molto male. Dalla stessa partita Berardi si porta sulle spalle il peso del rigore che gli ha parato Buffon che avrebbe potuto cambiare la partita. Per il terzo flop non c’è un giocatore ma un’intera squadra. Il Torino visto col Milan non fa onore alla maglia granata, dalle scelte remissive di Nicola, con tanti titolari in panchina, e dalla prestazione in campo dei giocatori che hanno fatto una vera e propria figuraccia, ne è emblema Lyanco, pessimo in quasi tutte le azioni che hanno portato il Milan al gol.