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Udinese-Milan, la Curva Nord ancora contro Maignan: “Non dimentichiamo”. L’assurda accusa al portiere francese

Prima lo striscione, poi il comunicato del tifo organizzato: i fan dell’Udinese si preparano ad accogliere il portiere rossonero “colpevole” di aver accusato di razzismo i bianconeri

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Accusa e contro accusa. Il ritorno di Maignan in Friuli diventa un caso, è passato più di un anno dalla gara tra Udinese e Milan del 2024 ma l’eco di quanto successo in quell’occasione non accenna a spegnersi. E ora la situazione sembra quasi essersi ribaltata con il portiere rossonero che viene messo sul banco degli imputati.

L’episodio del 20 gennaio 2024

I fatti risalgono a più di un anno fa nel corso del match di campionato tra Udinese e Milan che va in scena il 20 gennaio 2024: nel corso del primo tempo la partita viene sospesa per 4 minuti. Il portiere francese del Milan, Mike Maignan, si fa sentire a più riprese con l’arbitro Maresca. Gli segnala che sta ricevendo dei cori razzisti. Il direttore di gara e il quarto uomo fanno trasmettere dallo speaker la richiesta di smettere questi cori.

Passano 9 minuti ma la situazione non cambia, e stavolta Maignan decide di fare da solo. Va di nuovo dall’arbitro Maresca, si toglie i guanti e fa capire di non voler continuare a giocare in quella situazione. I giocatori rossoneri con l’allora tecnico Stefano Pioli decidono di prendere la via del tunnel. Il match si ferma per circa 5 minuti prima della ripresa.

Striscione e comunicato contro Maignan

A distanza di un anno la situazione a Udine rischia di essere di nuovo incandescente. Nella giornata di ieri ha fatto la sua comparsa uno striscione contro il portiere del Milan posizionato a poca distanza dal Bluenergy Stadium: “Maignan uomo di m…”, che viene poi rimosso a distanza di qualche ora. Ora a prendere posizione è il tifo organizzato dell’Udinese con un comunicato diverso nei toni ma non nello spirito di fondo: “Friuli, Udine e la Curva Nord non sono razzisti – si legge nella nota – Dimostriamolo. Il nostro dissenso verso Mike Maignan (il popolo friulano non dimentica), fatto in maniera civile senza cadere in atteggiamenti discriminatori. Andiamo oltre le risonanze mediatiche più o meno pilotate, facciamoci sentire rimanendo nei canoni della correttezza”.

Il capo d’accusa a Maignan

Un anno dopo la situazione si ribalta in maniera forse anche un po’ surreale. Alla vigilia della sfida tra Udinese e Milan sembra essere Mike Maignan quello a finire sul banco degli imputati. Il portiere francese viene infatti accusato di aver fatto passare l’intera curva friulana come razzista. Il caso infatti ha scatenato delle polemiche molto forti con l’intervento in difesa anche delle istituzioni cittadine. La logica dietro le parole del tifo organizzato bianconero è quella che Maignan avrebbe dovuto ignorare le frasi razziste arrivate da una minoranza del pubblico per salvaguardare il buon nome del tifo dell’Udinese. Una vicenda assurda che sembra riportare indietro di anni la lotta al razzismo negli stadi.

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