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Valentino Rossi, addio MotoGP: elogio a Stoner, gelo su Marquez

Il campione Valentino Rossi non cita Marc Marquez tra i suoi migliori rivali e vorrebbe ripetere la sfida con Stoner: l'amore, la paternità, il futuro

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Valentino Rossi ha salutato senza rimpianti. Con un po’ di malinconia, magari perché ha trascorso la quasi totalità della sua vita in pista a correre, a gareggiare, a superarsi e chiudere non è una cosa che poteva avvenire se non così, tra il serio e il faceto. Tra gioia e dolore, come tutto ciò che accompagna questa scelta che vedrà in questi mesi Rossi maturare e diventare padre, per la prima volta, a 42 anni.

Valentino Rossi: addio moto, correrà in GT

Dall’intervista a Le Iene, condotto dalla incredibile Paola Egonu, trapela questo tratta di Valentino protagonista indiscusso della MotoGP e degli ultimi 25 anni e passa di motociclismo: all’inviato Stefano Corti ha risposto con la sua consueta verve, la sua ironia, quel suo essere sempre e comunque il Rossi un po’ matto, un po’ speciale che ha attaccato al motomondiale dagli o ai novant’anni.

“Ho pensato di continuare quest’anno, però ho detto, vedo quanto sono competitivo, se riesco a vincere, se riesco a salire sul podio, se riesco a fare delle belle gare. Ma quest’anno è stata più dura del previsto, mi aspettavo di andare un po’ più forte, di fare meno fatica. Dopo la gara di Assen, e lì mi ero prefissato di decidere con calma, ho aspettato una settimana e poi ho detto, via, ci siamo”, ha detto Rossi.

Come ha precisato, nel corso dell’intervista, non smetterà di correre definitivamente ma abbandonerà le due ruote e la MotoGP per passare alle auto.

“Sai qual è il problema? È che io sono vecchio! Ho 42 anni, gli altri piloti ne hanno 25. Fossi stato più giovane ci sarebbe stato il tempo per ripensarci ma ormai va bene così”.

Il saluto di Misano a Valentino Rossi

Il saluto di Misano è stato “Bello. È stato un weekend molto emozionante, con una grande atmosfera. Era pieno di gente, pieno di tifosi. Poi sono contento perché sono riuscito a fare una bella gara. Partivo indietro e son finito decimo, sono riuscito ad andare piuttosto forte, ho fatto dei sorpassi, mi sono divertito, quindi è stato il miglior modo per salutare tutti i tifosi. E dopo la bandiera a scacchi mi sono fermato sotto la tribuna, ho tirato il casco, è stato bello”, il ricordo di Valentino che si riconosce un merito, quello di aver reso il Motomondiale uno sport popolare.

“Allora, prima il moto mondiale era uno sport abbastanza famoso però un po’ più di nicchia. Con me tanta gente si è avvicinata alle moto, gente che non le conosceva: dai bambini piccoli alle signore di ottanta anni, ho un grandissimo successo con le signore di ottanta anni! È stato questo il bello, è diventato più famoso. Comunque ci sono un sacco di piloti italiani…”.

E chi sarebbero questi eredi? “Francesco Bagnaia, Franco Morbidelli, mio fratello (Luca Marini, ndr.), Enea Bastianini, ci sono quattro piloti italiani l’anno prossimo al MotoGP che possono essere forti. Sarà un po’ diverso ma sarà bello uguale!”.

Valentino Rossi presto papà: la dedica di Francesca Sofia Novello

Inevitabile il riferimento alla sua prossima paternità: “Sapere di diventare papà è sicuramente più emozionante, vincere il mondiale è più adrenalinico”, il suo commento con accanto la compagna, la modella Francesca Sofia Novello che ha partecipato all’ultima in Italia di Rossi.

I rivali di Valentino Rossi: la sfida con Stoner e il silenzio su Marquez

Poi si presta al gioco delle telecronache di Guido Meda e lì si sfoga, riconoscendo la grandezza di tre rivali epocali: Biaggi, Stoner e Lorenzo. Scontri epici tra i quali non annovera la figura di Marc Marquez, che gli causò un danno in quello che doveva essere il suo Mondiale. E che anzi, ricorda con una frase eloquente:

“Rivedendole mi fa venire voglia di correre per altri 10 anni però va bene così. Qui, nel 2015, ci sono dei ricordi molti brutti perché c’è stata una grande lotta tra me e Lorenzo e abbiamo avuto dei problemi con Marquez che mi ha fatto perdere. Non si era mai visto che un campione corra per far perdere un altro e non per vincere lui. mi dispiace non aver vinto 10 mondiali perché a Valencia ho sbagliato e sono caduto ma questo ha fatto più male. È un grande rammarico perché non me l’aspettavo e da lì non è stato più lo stesso”.

Nulla da aggiungere, ma solo un nuovo inizio senza lode per MM.

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