Con la Serie A ferma per l’inedito Mondiale autunnale e le attenzioni della maggior parte degli appassionati dei cinque continenti dedicate alla rassegna in Qatar, a tenere viva l’attività in Italia sono i campionati di Serie B e C, con il torneo cadetto che non si fermerà durante Qatar 2022, ma anzi intensificherà il programma con il turno infrasettimanale dell’8 dicembre che precederà il consueto turno di Santo Stefano prima della pausa fino a metà gennaio.
- Serie B, frenata in testa: ma quante polemiche per gli arbitraggi!
- Reggina-Benevento, dall'abbraccio Inzaghi-Cannavaro al caos per arbitraggio e gestione Var
- Il Var continua a far discutere: il gol convalidato al Benevento e l'attesa per il fuorigioco semi-automatico
Serie B, frenata in testa: ma quante polemiche per gli arbitraggi!
Così il primo turno giocato in contemporanea con il Mondiale è andato in archivio all’insegna della frenata collettiva in testa, ma anche delle polemiche per alcune decisioni arbitrali. Nessuna delle prime tre della classe, Frosinone, Reggina e Genoa, è riuscita a vincere, anzi il Grifone ha addirittura perso in casa del Perugia ultimo della classe, ma se il gol annullato allo scadere che avrebbe dato il pareggio alla squadra di Blessin e quello della possibile vittoria del Cagliari a Frosinone sono poi stati cancellati dal Var rispettivamente per un fallo di Strootman sul portiere Gori e il fuorigioco di Pavoletti, a lamentarsi è la Reggina, per il mancato annullamento della rete di Gennaro Acampora che ha dato il definitivo 2-2 al Benevento.
Reggina-Benevento, dall’abbraccio Inzaghi-Cannavaro al caos per arbitraggio e gestione Var
La partita del Granillo era quella dell’attesa reunion tra il tecnico degli amaranto Filippo Inzaghi e quello dei campani Fabio Cannavaro, due dei cinque campioni del mondo 2006 con l’Italia protagonisti dell’edizione 2022-’23 della Serie B, quattro dalla panchina, compresi Fabio Grosso a Frosinone e Daniele De Rossi alla Spal, e uno in campo, l’immarcescibile Gianluigi Buffon, capitano del Parma, che tuttavia in campo si è finora visto per appena tre partite a causa dei numerosi problemi fisici accusati.
A spazzare via la vena di amarcord e di buoni sentimenti dal match in riva allo Stretto ha però pensato la pessima giornata dell’arbitro Luca Zufferli di Udine e del Var Valerio Marini di Roma, i cui errori hanno rimesso all’attenzione generale la mancanza di uniformità nelle decisioni arbitrali dopo l’avvento della tecnologia e la non sempre perfetta comunicazione tra arbitro centrale e “varista”.
Il Var continua a far discutere: il gol convalidato al Benevento e l’attesa per il fuorigioco semi-automatico
Così se Cannavaro era stato profeta alla vigilia (“Non farò sconti ad Inzaghi”), dalle battute si è passati rapidamente alle polemiche con il botta e risposta a fine gara tra il ds della Reggina Massimo Taibi (“Serve uniformità nelle decisioni arbitrali”) e lo stesso Cannavaro: “Se una squadra è brava e forte fa tre o quattro gol e vince la partita. Gli alibi non mi piacciono”. Già, ma cosa ha scatenato le polemiche? Il caos è nato proprio nel finale per la rete del definitivo 2-2 realizzata da Acampora, ma viziata dalla posizione di fuorigioco di Riccardo Capellini, sdraiato a terra davanti al portiere della Reggina Ravaglia al momento del tiro del compagno, ma alzatosi proprio nel momento in cui il pallone già staccatosi dal piede di Acampora si stava dirigendo verso la porta. Sono seguiti lunghi minuti di proteste e di confusione, dal momento che Zufferli non è stato richiamato al Var: rete convalidata, quindi, per lo sconcerto di Inzaghi, dei giocatori della Reggina e di tutto il Granillo, dopo che alla stessa Reggina poche settimane fa contro il Modena era stato annullato un gol in circostanze analoghe.
Capellini sembra stare in effetti nel cosiddetto “cono visivo” di Ravaglia, così i dubbi si affollano: detto che in questa situazione le colpe dell’arbitro centrale, comunque non in buona giornata come testimoniato in occasione del rigore concesso alla Reggina nel primo tempo per un fallo di mano di Pastina in area, questo sì ravvisato dal Var, sono relative, Marini avrebbe dovuto notare il fuorigioco insieme all’assistente Var e comunicare all’arbitro il fuorigioco senza neppure ricorrere all’on-field review, trattandosi di una posizione “geografica” e quindi oggettiva.
Perché, poi, in questi casi non viene dato potere all’assistente, evidentemente l’ufficiale di gara che ha visto l’azione meglio di tutti? Domande alle quali, si spera, si potrà avere risposta almeno alla ripresa della Serie A a gennaio, quando il calcio italiano sarà pronto ad adottare l’ennesima rivoluzione, quella del fuorigioco semiautomatico in vigore ai Mondiali che tuttavia, come è stato già annunciato, non sarà adottato in Serie B.