Vanta una discreta esperienza, arbitrando in A dal 2014 (esordio in Chievo-Inter 2-1) Manganiello, la scelta di Rocchi per Venezia-Milan. Dal 2022 dirige anche alcune gare del campionato cipriota. In questa stagione era stato impegnato solo in serie B inizialmente, poi ha collezionato 13 gettoni in A, ma come se l’è cavata oggi?
- I precedenti di Manganiello con Venezia e Milan
- Venezia-Milan, i casi da moviola
- La moviola di Marelli
- La sentenza di Calvarese
- La rabbia di Di Francesco
I precedenti di Manganiello con Venezia e Milan
Erano 9 i precedenti col Milan (5 vittorie, due pareggi e 2 sconfitte), quattro gli incroci con i lagunari (una vittoria, un pari e due sconfitte).
L’arbitro ha ammonito solo un giocatore
Coadiuvato dagli assistenti Berti e Bahri con Galipò IV uomo, Paterna al Var e Sozza all’Avar, l’arbitro ha ammonito solo Candè
Venezia-Milan, i casi da moviola
Questi gli episodi dubbi della gara. Al 29′ Abraham supera Candè entrando in area di rigore. Palla rasoterra a centro area sulla quale interviene Radu che respinge debolmente. Il gioco però, dopo un silent check del Var, viene fermato da Manganiello per un fallo ad inizio azione dello stesso Abraham. Al 34′ Busio smarca Haps, traversone a centroarea per Yeboah che libero segna ma la rete viene annullata per fuorigioco. Al 43′ Gabbia per contrastare Yeboah lancia lungo e pesca Pulisic che supera in scavetto Radu. ma anche stavolta l’arbitro annulla per la posizione di fuorigioco dell’americano.
Al 53′ proteste violente del Milan che chiede un rigore per un mani di Candè ma per il direttore di gara ha il braccio attaccato al corpo: niente penalty. Al 55′ ammonito Candè per un brutto fallo su Reijnders. Un minuto dopo è Yeboah a chiedere veementemente un rigore per un ruvido contatto in area con Pavlovic ma anche stavolta l’arbitro lascia correre.
La moviola di Marelli
A fare chiarezza sui casi dubbi di Venezia-Milan è Luca Marelli. Il talent di Dazn parte dal rigore chiesto dal Milan: “Candè tocca con la mano sinistra ma si trova in posizione naturale e col braccio vicino al corpo, inoltre il tiro di Pavlovic era stato effettuato da distanza ravvicinata”. Sul penalty reclamato da Yeboah questa la sentenza di Marelli: “Intervento molto rischioso, c’è stato un contatto basso leggero ma soprattutto una spinta sulla schiena di Yeboah: è una valutazione di campo e il Var non può intervenire ma poteva essere rigore”.
La sentenza di Calvarese
Anche Calvarese sul suo sito è intervenuto sul rigore reclamato dal Venezia, dicendo: “Poco prima dell’ora di gioco il Venezia protesta molto per un contatto all’interno dell’area di rigore tra Pavlovic e Yeboah. Lo scontro va analizzato da due punti di vista: prima si ha un corpo a corpo all’altezza delle spalle, con il serbo che per non farsi superare entra in maniera energica ma ai limiti della regolarità sull’avversario; poi invece si ha anche un contrasto tra le gambe di difficile lettura. Tutti e due, infatti, hanno un obiettivo: andare a occupare uno spazio per arrivare primi sul pallone mettendo avanti un piede per provare a intervenire. Un contrasto davvero rischioso, (infatti se avesse fischiato calcio di rigore il VAR non sarebbe intervenuto) ma io condivido la scelta dell’arbitro di non sanzionare il contatto”.
La rabbia di Di Francesco
Arrabbiato a fine gara il tecnico del Venezia Eusebio Di Francesco: “C’è rammarico per un rigore non dato, non parlo mai di arbitri, ma i risultati sono troppo importanti ora per noi, c’è stata tanta superficialità e non è andato nemmeno a rivederlo. a volte perdo anche io la pazienza. Se fosse stato a centrocampo lo avrebbe fischiato subito, mi ha dato veramente fastidio. C’è grande delicatezza per altre squadre. Stiamo lottando per rimanere aggrappati alla Serie A, è un peccato. Ho giocato a calcio a differenza di chi fa l’arbitro e non riconosce le situazioni di campo. La mia squadra ha cercato di giocare a calcio per tutta la partita, non meritavamo questo risultato per quanto continuiamo a credere nella salvezza”.