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Verona, simboli nazisti in Curva Sud: l’accusa di Repubblica pochi giorni dopo il caso Makoumbou

Un editoriale di Repubblica accusa i tifosi della Curva Sud del Verona di di aver esposto lo stemma di una direzione corazzata delle Waffen-SS nel corso del match con la Salernitana: solo qualche giorno fa l’annullamento della squalifica per cori razzisti

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Una nuova giornata di calcio, curve e politica. Stavolta l’affondo non arriva dai social o da una tifoseria avversaria ma da Repubblica con un breve editoriale a firma di Paolo Berizzi. Il giornalista attacca senza mezzi termini il tifo organizzato del Verona, reo di aver esposto in curva un simbolo nazista nel corso del match contro la Salernitana.

L’attacco di Repubblica

A portare a gallo il caso non sono stati, come spesso accade, i social: con i tifosi pronti a immortalare qualsiasi dettaglio di una partita. Stavolta l’attacco frontale arriva da uno dei principali quotidiani italiani, Repubblica, e dalla penna di Paolo Berizzi che scrive: “Perdono il pelo ma non il vizio; cambiano le generazioni, ma simboli e ideologia restano sempre gli stessi. Sono gli ultrà della Curva Sud del Verona. Durante l’ultima partita di campionato in casa il 30 dicembre (Verona-Salernitana 0-1, ndr), nel settore caldo del tifo gialloblù è spuntato uno striscione appeso alla balaustra con in bella mostra alo stemma della Panzer Division Totenkopf, ovvero la divisione corazzata tedesca delle Waffen-SS in servizio nella seconda guerra mondiale”.

Il caso Makoumbou

E’ di qualche giorno fa l’ennesimo caso di razzismo nel calcio italiano proprio con i tifosi del Verona ancora coinvolti. Nel corso del match tra l’Hellas e il Cagliari infatti il giocatore della formazione sarda, Antoine Makoumbou, dopo l’espulsione e mentre stava lasciando il campo è stato “accompagnato” da ululati e cori razzisti intonati da una parte dello stadio. Qualche giorno dopo è arrivata la decisione del Giudice sportivo di chiudere per due turni la “Curva Sud Inferiore” del Bentegodi.

Una decisione che è stata poi cancellata dalla Corte sportiva d’Appello che ha accolto il ricorso presentato d’urgenza dalla società scaligera e ha annullato la sanzione a carico del club.

Le decisioni su Roma e Juventus

I cori razzisti negli stadi italiani continuano ad essere un problema molto difficile da affrontare e spesso dipende da decisioni troppo “caute” nei confronti dei tifosi che si rendono protagonisti di tali azioni. Uno degli ultimi casi riguarda la gara tra Juventus e Roma con i cori indirizzati a Vlahovic che sono stati puniti solo con una multa da 12 mila euro, scatenando la rabbia dei tifosi bianconeri.

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