È proprio vero che se una cosa deve andare male, andrà sicuramente peggio. Anche Sebastian Vettel sta conoscendo sulla propria pelle l’infallibilità della Legge di Murphy. Oltre infatti ad un primo scorcio di Mondiale 2019 letteralmente da incubo per il tedesco e per la Ferrari, solo in parte addolcito dal secondo posto (terzo in pista) a Montecarlo, l’ex pilota della Red Bull sta facendo i conti con una serie di corollari negativi che stanno influendo quantomeno sull’avvicinamento psicologico alle gare da parte del ferrarista.
In primo luogo la velocità del nuovo compagno di scuderia Charles Leclerc che, al netto dei problemi delle Rosse, si sta dimostrando un osso duro per il più esperto Seb, poi le clamorose voci sul possibile ritiro a fine stagione, prontamente smentite da Vettel.
Ora per completare il quadro ecco le dure parole di due ex compagni di squadra. Mark Webber e Daniel Ricciardo, ovvero i due piloti con cui Vettel ha condiviso il box negli anni d’oro alla Red Bull, non sono andati per il sottile nel commentare il difficile momento attraversato dal tedesco e pure le sue potenzialità. Ricciardo in particolare, intervistato da Nico Rosberg per la rubrica personale del tedesco sul web ‘Beyond th4e Grid’, si è soffermato sulle differenze tra Vettel e Max Verstappen, ovvero il nuovo talento emergente della Formula 1, ultimo compagno di squadra di Ricciardo in Red Bull prima del trasferimento in Renault: “Non ho nulla contro Seb e non dico che sia un pilota lento, ma se parliamo di velocità pura, Max è sicuramente superiore – ha detto Ricciardo. Oltretutto Max è ancora giovane e può solo migliorare, quindi ha più margini di crescita rispetto a Vettel che ormai è nel giro da parecchio”.
Insomma, questione di potenziale oltre che di anagrafe secondo Ricciardo: “Max guida d’istinto. Parliamo di un pilota talentuoso che fa cose incredibili anche senza pensarci. Vettel invece è molto più tecnico, ha molta più sensibilità corporea nel capire gli adattamenti che servono alla macchina”.
Ancora più duro è stato Webber, secondo il quale il momento attraversato da Vettel sta danneggiando le possibilità della Ferrari di lottare per il titolo: “Seb è una fonte di confusione, visto che spesso sembra affamato e aggressivo. Altre volte, invece, è soddisfatto della seconda o terza posizione, aspetto che mi lascia perplesso. Uno come lui dovrebbe sempre puntare alla vittoria. E’ nel suo Dna” le parole rilasciate a ‘Servus Tv’.
Webber però esorta anche la Ferrari a mettere a disposizione di Seb una vettura più performante: “Deve decidere cosa vuole nei prossimi anni. sicuramente uno dei momenti chiave della sua carriera e tra la vittoria e il fallimento esiste una linea davvero sottile. Solo Seb può rispondere per se stesso. In ogni caso resta il fatto che la Ferrari deve migliorare e offrirgli una vettura più competitiva”.
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