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VNL, De Giorgi in Canada "scopre" Rychlicki e fa spazio ai giovani. Velasco elogia Egonu e compagne dopo la week 1

Senza Egonu ci pensano Antropova e Degradi a confezionare il 3-2 finale contro la Germania, allenata da Bregoli. Stasera c'è la Corea del Sud

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

C’è chi torna dal Sudamerica con una valigia carica di buoni propositi e di punti (4 vittorie su 4 gare disputate e una sensazione piuttosto diffusa di essere già sulla via giusta). E c’è chi in America c’è andato, ma in quella del Nord, dove la temperatura è più fresca (ne sa qualcosa Egonu, stordita dall’afa di Rio) ma da dove vorrà provare a riaccendere i motori in vista di un’estate che dovrà essere quella del riscatto, e possibilmente anche della conferma sul trono mondiale. Perché il testimone passa adesso dalle ragazze agli uomini, impegnati in Canada nella week 1 di una VNL che dovrà dare diverse risposte a Fefé De Giorgi.

Rychlicki, l’intesa comincia a salire. E che bravo Sani…

Che sull’aereo che ha portato la comitiva azzurra in Quebec non ha fatto salire elementi come Michieletto, Lavia e Sbertoli, tutti lasciati lavorare con calma e senza alcuna fretta a Cavalese, dove è in programma un collegiale in vista dei prossimi impegni estivi. Ha portato però Rychlicki, la vera novità dell’estate azzurra (non la sola, ma certo la più significativa), che ha lanciato titolare nel test contro il Canada, vinto 3-0 con il punteggio di 25-20, 25-22, 25-22.

La prova dell’opposto di Trento, al debutto in competizioni internazionali con la nazionale italiana dopo l’iter burocratico che lo ha portato a ottenere la cittadinanza prima e lo status di sportivo poi, è stata senza dubbio interessante: 13 punti nei due set in cui De Giorgi l’ha lasciato in campo e un’intesa, quella con Giannelli, parsa piuttosto in fase avanzata, pensando al fatto che i due hanno già giocato assieme fino a due anni fa a Perugia.

Ma buone risposte le ha offerte anche Francesco Sani, altra novità rilevante di questo primissimo scorcio d’estate azzurra (10 punti), così come Gargiulo che sembra aver ricevuto i gradi del sostituto di Roberto Russo (rimasto anche lui a lavorare a Cavalese, dopo l’operazione all’ernia della scorsa primavera) nello starting six di De Giorgi.

Debutto ufficiale mercoledì alle 17 contro la Bulgaria

In Canada per la verità saranno in tanti ad avere l’opportunità di mettersi in mostra, da Luca Porro in banda a Gabriele Laurenzano nel ruolo di libero, da Mattia Boninfante in regia fino anche a Simone Anzani, rientrato ormai a pieno regime nel giro dopo due estati complicate per via dei problemi cardiaci che ne hanno messo in serio pericolo il proseguo della carriera da atleta.

L’Italia debutterà nella VNL mercoledì alle 17 italiane affrontando la Bulgaria, per poi proseguire giovedì alle 22,30 contro la Germania, nella notte tra venerdì e sabato (alle 2) contro i campioni olimpici della Francia per chiudere domenica alle 17 contro l’Argentina.

L’Italia femminile non conosce sosta: subito filotto

Intanto hanno già preso il volo di rientrato per il vecchio continente le ragazze di Julio Velasco, dominatrici della prima settimana di lavori a Rio de Janeiro, chiusa col favoloso 3-0 rifilato alle padrone di casa brasiliane. Nella classifica generale le azzurre sono seconde alle spalle del Giappone, che come loro ha vinto 4 partite, ma senza perdere neppure un set (l’Italia ha vinto 3-2 con la Germania la seconda partita).

Le prove offerte dalle italiane sono state decisamente confortanti: Egonu e Antropova si sono alternate in posto 2 ottenendo sempre riscontri importanti, Giovannini e Degradi hanno dimostrato di avere ampi margini di crescita ma anche di essere già a un livello piuttosto importante in banda, mentre negli altri reparti Danesi e Fahr hanno esteso il loro consueto dominio, così come Moki De Gennaro s’è dimostrata una volta di più il libero più forte al mondo. E Velasco, solitamente sempre “incontentabile”, stavolta ha fatto capire di essere decisamente soddisfatto.

Velasco contento perché “così impariamo anche a soffrire”

“Al di là delle vittorie ottenute, quanto abbiamo fatto in queste 4 partite rappresenta un’esperienza importante per la squadra, perché il tipo di sofferenza che c’è stata non può che farci bene in ottica futura. Le ragazze sanno bene che quanto accaduto lo scorso anno è stato un qualcosa di straordinario ed unico e che a partire da questa estate arriveranno delle difficoltà a cui dovremo saper rispondere. Proprio come successo nel terzo set contro Stato Uniti e Brasile, quando siamo rimasti con “la testa nello scatolone” abbiamo difeso palloni difficilissimi e poi abbiamo chiuso il match. Vincere qui non è mai semplice e, anche se al Brasile mancavano un paio di giocatrici chiave, in ottica finale può valere davvero tanto”.

Dopotutto il Maracanazinho a Velasco evoca dolci ricordi da sempre. Vincere in questo palazzetto è sempre speciale: i ricordi del 90 sono indelebili e giocare qui con questo tifo, caldo, ma corretto, regala emozioni uniche. Nel finale del terzo set c’era una bolgia infernale e questo credo che sia un ricordo incredibile che ci porteremo per sempre”.

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