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Volley femminile, Egonu-Milano Antropova-Scandicci Wolosz-Conegliano: ai nastri la serie A delle stelle

Serie A femminile al via sabato 7 ottobre: all'insegna dell'incertezza, almeno tre le candidate per lo scudetto. Griglia, favorite e protagoniste della stagione alle porte. Egonu, Antropova e una platea di star.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Per toglierle il velo hanno scelto un luogo mica tanto casuale: la Sala delle Colonne del Museo della Scienza e della tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano risulta perfetta, pensando al tema scelto per introdurre un’annata che si preannunciare davvero “stellare”, come recita lo slogan coniato dalla Lega di Serie A.

Che si gode il momento di ritrovata popolarità, figlio anche di un’estate di veleni che hanno finito per riportare il volley al femminile nelle discussioni da bar e in tutti gli ambienti social possibili, come forse nemmeno le vittorie del recente passato avevano fatto.

Almeno tre candidate per lo scudetto

Di spunti per ritenere che quella alle porte sia davvero una stagione stellare ce ne sono fin troppi: dal ritorno di Paola Egonu alla voglia di Conegliano di confermarsi dominatrice in campo nazionale e (se possibile) anche estero, dall’avvento di due pietre miliari della storia della pallavolo italiana (ma sin qui al maschile) come Julio Velasco (in attesa dell’ufficialità come nuovo ct dell’Italvolley?)e Lorenzo Bernardi, catapultati sulle panchine di Busto Arsizio e Novara, fino all’arrivo di tante giocatrici straniere protagoniste dell’ultima estate e pronte a recitare un ruolo di primissimo piano anche in Italia.

Dove la lotta si preannuncia serrata, con almeno tre pretendenti serissime alla vittoria finale e tanta bagarre anche nei piani bassi della classifica.

Milano, Egonu ma non solo

Impossibile non ripartire allora dalla fame di vittorie di Paoletta e della Vero Volley Milano. Che ha avuto il merito di riportare in patria Paola Egonu, reduce da una stagione grandi firme in Turchia, al VakifBank, col quale s’è laureata campionessa d’Europa.

L’Allianz è voluta andare all in: l’opposto è il colpo dell’estate (seppur annunciato già a marzo) e va a completare un roster di sicura affidabilità, con Marco Gaspari che ogni volta si volterà a guardare la panchina non potrà che avere l’imbarazzo della scelta.

Sulla carta, la squadra da battere

L’abbondanza beata è soprattutto nel ruolo di schiacciatrici, dove altre alla capitana azzurra Myriam Sylla ci sono la francese Helena Cazaute, la statunitense Kara Bajema e l’olandese Nika Daalderop, che in qualsiasi squadra del mondo potrebbero considerarsi titolari ma che a Milano dovranno spartirsi spazio e minuti.

Un bel traffico da smaltire anche per Alessia Orro, la palleggiatrice della nazionale che è pronta a innescare le tante bocche da fuoco. Sulla carta, l’Allianz è la squadra da battere: perché non ha badato a spese pur di provare a interrompere il dominio di Conegliano, e perché con una batteria offensiva di tale valore si può soltanto ambire a vincere, senza troppi fronzoli.

L’Imoco non vuole abdicare

Conegliano ha l’allenatore più vincente dell’estate, quel Daniele Santarelli che sulla panchina della Turchia ha fatto sfracelli, con due medaglie d’oro messe al collo (Nations League ed Europeo) e la qualificazione a Parigi 2024 a coronare l’en plein.

In Veneto hanno sostanzialmente seguito alla lettera il detto “squadra che vince non si cambia”: l’innesto dell’americana Madisn Bugg nel ruolo di palleggiatrice e quello della connazionale Khalia Lanier in banda allungano le rotazioni e lasciano più o meno invariati i meccanismi di squadra, con la polacca Joanna Wolosz e la statunitense Kathrin Plummer fari di una squadra che può vantare anche una quota italiana importante, con Marina Lubian e Sarah Fahr nel ruolo di centrali e Moki De Gennaro in quello di libero.

Ripetere il triplete della passata stagione non sarà semplice, ma Conegliano (e Santarelli in particolare) è lì per stupire ancora.

Scandicci sulle spalle di Kate

Lo scorso anno Scandicci è stata qualcosa in un più di una semplice rivelazione. Intanto perché ha mostrato al mondo tutto il potenziale di Ekaterina Antropova, pronta a recitare un ruolo ancor più da protagonista nell’annata alle porte.

L’arrivo della palleggiatrice serba Maja Ognjenovic è il segnale che la Savino Del Bene non si accontenterà di guardare le rivali spartirsi trofei.

Per ovviare alla partenza di Elena Pietrini, trasferitasi in Russia al Kazan, in banda sono arrivate la belga Britt Herbots e Linda Nwakalor, ma occhio anche alla statunitense Linda Ruddins, all’esordio assoluto sul palcoscenico italiano, seppur inizialmente la titolare sarà ancora la cinese Ting Zhu.

Le ambizioni delle altre: Novara con Bernardi

E le altre? Novara può essere la mina vagante. Intanto perché ha deciso di stravolgere un po’ le proprie abitudini, ad esempio affidando la panchina a Lollo Bernardi che mai aveva allenato in campo femminile.

Ma sotto la sua ala la giovanissima Vita Akimova, classe 2002, potrebbe crescere bene e in fretta: la russa, che lo scorso anno ha fatto incetta di premi e vittorie nel campionato francese, è forse una delle giocatrici più attese di tutto il campionato e promette di prendersi in fretta la scena.

La coppia di centrali composta da Cristina Chirichella e Anna Danesi profuma di azzurro e garantisce qualità ed esperienza. Unico neo, l’infortunio di Hanna Orthmann, che all’Europeo s’è rotta il crociato e dovrà star fuori per un po’ (per ora dentro l’olandese Anne Buijs).

Busto-Velasco, che bel debutto

A Busto Arsizio la vera novità è rappresentata dall’avvento in panchina di Julio Velasco, anche lui al debutto in campo femminile. La squadra è giovane e senza grosse pretese: già arrivare in semifinale ai play-off sarebbe un successo.

T’ara Ceasar, schiacciatrice statunitense, è forse la giocatrice più attesa assieme a Giorgia Frosini, l’opposto arrivato da Bergamo, mentre un occhio varrà la pena buttarlo su Dominika Giuliani, grande protagonista nelle nazionali giovanili e pronta al grande salto.

Bergamo-Davyskiba, ChieriMalinov

A Bergamo, dove Giulia Gennari è divenuta capitano al posto di Federica Stufi (che si ferma, poiché in dolce attesa), il colpo dell’estate ha il volto di Anna Davyskiba, arrivata da Milano.

A Chieri c’è voglia di regalarsi un’altra bella stagione, dove aver conquistato la Challenge Cup in quella passata. Al netto dell’addio di Cazaute, Bosio e Villani, la squadra appare comunque pronta a recitare un ruolo da protagonista grazie agli innesti della schiacciatrice statunitense Madison Kingdon e Ofelia Malinov, pronte ad alzare il livello del gioco.

Rivoluzione a Casalmaggiore

Casalmaggiore, tornata in Europa dopo qualche anno di assenza, ha rivoluzionato il roster, affidandolo a Marco Musso.

Micha Hankock, Roslandy Acosta e Malvina Smarzek rappresentano innesti di valore, destinati ad esaltare la volontà del club di competere con le rivali più accreditate.

A Vallefoglia il colpo dell’estate ha il volto di Alice Degradi, già presente nel roster azzurro nell’ultima estate, decisa a trovare spazio per crescere ancora (e c’è anche Beatrice Gardini, figlia d’arte che vuol emulare le orme di papà Andrea come il fratello Davide, di stanza a Padova).

Firenze, occhi su Montalvo

A Firenze hanno fatto le cose perbene, al netto di tante partenze: fari puntati sulla schiacciatrice cubana Ailama Montalvo, ma soprattutto sulla giapponese Mayu Ishikawa, sorella di Yuki, già ben noto al pubblico del volley maschile, che arriva in Italia con la fama di essere una enfant prodige in terra nipponica.

A Ilaria Battistoni, che ha preso il posto di Malinov in regia, il compito di innescarla a dovere.

Cuneo-Enweonwu, TGrento-Michieletto

A Cuneo, dove è andata in scena una piccola rivoluzione societaria, molto dipenderà dall’impatto che avrà Terry Enweonwu, reduce da una stagione ai box per infortunio ma pronta a dimostrare a 23 anni tutto il potenziale che ha lasciato intravedere anche nelle giovanili azzurre.

Trento ha cercato di allestire il solito mix di giocatrici esperte e da svezzare: la centrale Rossella Olivotto è stata l’ultima in ordine di tempo ad unirsi al gruppo, guidato dalla forza in attacco di Yana Shcherban, Carly DeHoog e Madeleine Gates, già apparse belle pimpanti nel precampionato.

E occhio a Francesca Michieletto, altro prodotto sfornato dalla “famiglia” d’oro del volley azzurro.

Roma e Pinerolo per stupire

A Roma il mercato è partito tardi, ma i colpi non sono mancati: Cester Plak, Desirett Madan e Ana Baetriz Correa (detta Bia) dovranno garantire alle Wolves, neopromosse in A1, di poter competere da subito col resto del mondo.

Pinerolo, infine, ha piazzato il colpo Sofia D’Ororico, che già nei primi test ha dimostrato di volersi far carico di buona parte del fatturato offensivo: la confermatissima Yasmina Akrari e la giovane schiacciatrice russa Francesca Cosi garantiscono un rendimento di sicuro affidamento.

In collaborazione con Auden Bavaro

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