La peggiore delle sconfitte possibili: è quella in cui incappa Lucia Bronzetti nella semifinale del WTA 250 di Guangzhou contro l’americana Caroline Dolehide, che riesce ad annullare quattro match point per poi sfruttare il terzo avuto sulla propria racchetta e riscrivere così la storia di un match davvero surreale. Perché Lucia a un certo punto aveva tutto nelle proprie mani, bravissima anche a risollevarsi dal break di svantaggio subito nel terzo set.
- Primi due set fotocopia, ma a "targhe" alterne
- Grande rimonta di Lucia e prima chance sprecata
- Tiebreak folle: vince quasi sempre chi risponde
Primi due set fotocopia, ma a “targhe” alterne
È una sconfitta che fa malissimo, di quelle che rischiano di togliere parecchie ore di sonno. Perché la riminese era stata bravissima a rimettere in piedi una faccenda che pareva ormai disperata, guadagnando quattro palle per chiudere la contesa (tre addirittura consecutive, salita sul 6-3 nel tiebreak) prima di cedere all’incredibile capacità di Dolehide di riuscire a lasciare andare tutto il braccio negli scambi da dentro o fuori.
Una partita folle che per la romagnola è stata tutta in salita, perché nel primo set la percentuale al servizio dell’americana (quasi al 90%) ha impedito qualsiasi tentativo di replicare ai due break subiti nei giochi iniziali, tali da indirizzare un parziale davvero senza storia.
Ma nel secondo le cose si sono presto ribaltate: un break l’ha trovato subito Bronzetti, che poi però ne ha dovuto conquistare un altro per respingere la rimonta della statunitense, che minacciosamente s’era rimessa in carreggiata pareggiando il conto dei game nei quali ha strappato la battuta. Alla fine il 6-3 ha consegnato alla partita un terzo set tutto sommato giusto per decidere chi l’avrebbe dovuta spuntare.
Grande rimonta di Lucia e prima chance sprecata
Ed è stato qui che Lucia ha ricominciato a litigare con la palla. Con Dolehide bravissima nel saper sfruttare le difficoltà al servizio dell’italiana e a salire sul 5-2, dando la sensazione di essere perfettamente padrona della partita. È a quel punto però che le cose prendono di nuovo un’altra piega: Bronzetti trova quattro game di fila con i quali rimette nuovamente spalle al muro la rivale, certo meno avvezza a giocare partite dove la posta è tanto importante.
E il break nell’undicesimo gioco sembra fatto apposta per indirizzare definitivamente la partita, con l’americana nervosa e incredula. Quando però c’è stato da chiudere, Lucia ha tentennato nuovamente, facendosi brekkare per la settima volta nel match (su 12 opportunità: 7/16 il conto di giornata della romagnola) e vedendosi costretta a giocarsi tutto al tiebreak.
Tiebreak folle: vince quasi sempre chi risponde
Qui è un’altra partita senza senso: dei 19 punti giocati, ben 13 sono stati vinti da chi riceveva. Bronzetti parte subito 3-0, poi sale sul 6-3 ma spreca due match point sul proprio servizio e il terzo glielo annulla Dolehide con un gran dritto (come nel precedente scambio). Ne ha un’altra di palla match Lucia sul 7-6, ma ancora una volta la rivale si salva col dritto.
Quello tentato dalla riminese sullo scambio successivo finisce in rete, e così arriva il primo match point per Dolehide, sciupato con uno sciagurato doppio fallo. Ma se ne prende subito un altro con l’ennesimo dritto, sbagliando poi a calibrare il colpo successivo.
Il quarto cambio di campo risulta però risolutore, perché Bronzetti comincia ad accusare la fatica, con l’ennesimo dritto finito in rete. Stavolta l’americana non si fa pregare oltre: tiene bene lo scambio, obbligando Lucia a una difesa impossibile, e chiude sull’11-9 dopo quasi tre ore di partita. E un mare di rimpianti, dal quale ci vorrà qualche giorno prima di riprendersi. Dolehide domani sfiderà Olga Danilovic per provare a vincere il primo titolo in carriera, ma la fatica fatta contro Bronzetti potrebbe presentarle il conto.