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Yamal, 18 anni oggi e già re: solo Pelè e Maradona alla sua età come lui, festa indimenticabile per il talento del Barca

Il baby-fenomeno del Barcellona è diventato maggiorenne, festa speciale, la maglia n.10 in regalo dal club e paragoni che fanno rabbrividire

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Da noi alla sua età neanche giochi in Primavera ma se sei Lamine Yamal e giochi in Spagna a 18 anni puoi anche essere leggenda o quasi. Il fenomeno del Barcellona è diventato maggiorenne e ha celebrato la ricorrenza con due giorni da sballo mentre i paragoni e i confronti su di lui diventano sempre più pesanti.

La festa dei 18 anni di Yamal

I festeggiamenti per il compleanno di Lamine Yamal sono cominciati ieri, con lo stesso attaccante che ha postato sui propri social le immagini insieme ai parenti. Yamal ha ricevuto una torta di compleanno con Goku, immortale protagonista di Dragon Ball che il babycampione usa come immagine profilo sui propri social.

Dopo i festeggiamenti con la famiglia al ristorante La Cúpula del Garraf di Barcellona oggi ci sarà il grosso delle celebrazioni per Yamal, con diversi compagni del team blaugrana presenti al pari della cantante spagnola Bad Gyal, il dj argentino Bizarrap e i due rapper Ozuna e Duk. Nessun cellulare ammesso alla festa di Yamal, location segreta svelata all’ultimo momentoi agli invitati, più o meno famosi, e una festa senza foto e video. Il regalo più bello dal suo club: oggi i blaugrana annunceranno il nuovo numero 10 della squadra, l’erede di Messi, apparso sulla scena del calcio europeo appena 15enne ed ora già star.

L’esordio di Yamal a 15 anni

Poco più di due anni fa, quando mancavano ancora due mesi e mezzo al compimento del sedicesimo anno di età, Lamine Yamal irruppe sulla scena in una partita Barça-Betis perché un allenatore come Xavi Hernández intuì che il ragazzo era destinato a grandi traguardi. Nessuno immaginava, tuttavia, che il suo impatto sul calcio sarebbe stato così significativo prima ancora di compiere 18 anni. Il giorno dopo aver spento 17 candeline, vinse il suo primo Europeo battendo in semifinale la Francia di Kylian Mbappé . Oggi raggiunge la maggiore età, entrando a far parte del club con un contratto che il Barça gli garantirà fino al 2031.

Il mondo del calcio non ha smesso di meravigliarsi di un prescelto che ha già un curriculum alla portata solo dei più grandi. E nemmeno così tanti. Tra le più grandi leggende del gioco, solo Pelé e Diego Armando Maradona hanno avuto un record paragonabile al suo diciottesimo compleanno. Alfredo di Stéfano , Johan Cruyff , Cristiano Ronaldo e Leo Messi sono esplosi più tardi. I numeri parlano da soli. Il futuro numero 10 del Barcellona ha già superato le 100 partite con la prima squadra blaugrana e ha 25 gol e 27 assist in 106 presenze, continuando a stupire chi lo ha visto crescere alla Masia , segnando 301 gol in 151 partite di calcio a 7 dal suo debutto con la squadra del Prebenjamín a sette anni fino alla squadra A dell’Alevín. Già nel calcio a 11 , ha festeggiato 56 gol nel ’93.

I paragoni con le leggende del calcio mondiale

Al suo diciottesimo compleanno, Di Stéfano non aveva ancora debuttato nel River Plate , Cruyff aveva collezionato 10 presenze con quattro gol per l’Ajax , Cristiano Ronaldo aveva segnato cinque gol in 19 partite per lo Sporting e Messi aveva segnato l’indimenticabile gol dell’Albacete grazie a un assist di Ronaldinho a sole nove partite dalla fine. Pelé stava già facendo bene al Santos con 83 gol in 71 partite al raggiungimento della maggiore età, oltre ad aver vinto un Mondiale a 17 anni in Svezia e totalizzato nove gol in sette titoli con la ‘canarinha’.

Maradona idem: con l’Argentinos Juniors aveva già segnato 41 gol in 91 partite a 18 anni ed era diventato già Pichichi (capocannoniere) del campionato. Avrebbe potuto vincere anche il Mondiale a 17 anni, ma César Luis Menotti non lo portò al torneo vinto dall’Argentina in patria. Diego aveva giocato solo quattro volte per l’Albiceleste. Johan , Cristiano e Leo non avevano ancora esordito con la nazionale maggiore dei loro paesi.

Gli obiettivi di Yamal

Lamine ha davvero sfruttato il suo primo torneo importante con la Roja, dominando l’Euro 2024, e il suo bottino internazionale ora è di 21 partite e sei gol. Anche il suo bilancio collettivo a livello di club è notevole. Due titoli della Liga, una Coppa del Re e una Supercoppa di Spagna brillano sul suo biglietto da visita. Tutto sembra andare per il meglio ma la strada è ancora lunga. Non è come si inizia, ma come si finisce che conta. Ecco perché la storia ricorda le cinque Coppe dei Campioni di Di Stéfano , le tre Coppe del Mondo di Pelé , quelle di Maradona , le tre “orejonas” di Cruyff, le cinque Champions League di CR7 e le quattro di Messi , la sua Coppa del Mondo , i suoi 35 titoli con il Barcellona e i suoi 672 gol da giocatore del Barcellona sono i veri traguardi da raggiungere per Yamal.

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