La Roma è in finale della prima Conference League della storia della UEFA. Battuto all’Olimpico il Leicester City di Brendan Rodgers per 1-0 grazie alla rete in avvio, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, dell’inglese Tammy Abraham, al nono gol europeo della sua stagione con la maglia della Roma.
La partita è stata come ci si aspettava, col Leicester in controllo del pallone e la Roma ben organizzata, chiusa e pronta a sfruttare le ripartenze. Gli inglesi però non riescono a creare grandi pericoli dalle parti di Rui Patricio, che in fin dei conti non deve compiere parate di livello.
Menzione d’onore per il pubblico dell’Olimpico che dal primo all’ultimo minuto non ha smesso mai di tifare a gran voce. I giallorossi tornano in una finale europea dopo una vita, e ora avranno l’occasione per conquistare un trofeo internazionale che all’Italia manca dai successi dell’Inter, proprio con José Mourinho in panchina.
La finale del 20 maggio a Tirana sarà dunque Roma-Feyenoord.
- All'Olimpico la sblocca sempre Tammy Abraham
- Il Leicester ha il possesso palla, ma non concretizza: Roma in finale
- Roma-Leicester City, come ha arbitrato Srdjan Jovanović
- Roma-Leicester City, il tabellino
- Roma-Leicester City, i migliori e i peggiori
All’Olimpico la sblocca sempre Tammy Abraham
La Roma parte subito forte spinta dai migliata di tifosi che questa sera hanno riempito l’Olimpico. Anche gli inglesi sono parecchi considerando la trasferta, ma numericamente non c’è paragone. Spinti dal proprio pubblico i giallorossi premono fin dall’avvio, rendendosi pericolosi immediatamente con Lorenzo Pellegrini su punizione dal lato corto dell’area in seguito a un fallo su Zalewski.
È però sempre Tammy Abraham, di testa, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, a sbloccare la partita per i giallorossi. Alla vigilia si era insistito molto sulla debolezza delle Foxies sulle palle inattive, e proprio da li arriva la rete che porta in vantaggio i giallorossi.
La prima metà del primo tempo è letteralmente perfetta da parte della Roma, ma man mano che passano i minuti il Leicester alza il baricentro, controlla di più il pallone e si fa vedere anche dalle parti di Rui Patricio, seppur senza mai creare pericoli clamorosi come tra l’altro sta facendo la Roma, che ha giocato bene ma che, a parte la rete di Braham, non ha creato troppi problemi a Schmeichel.
Il Leicester ha il possesso palla, ma non concretizza: Roma in finale
Il secondo tempo segue bene o male il copione della fine della prima frazione, col Leicester che ha il controllo del pallone e la Roma che ragiona. Gli inglesi però giocano moltissimo in orizzontale, lasciando spesso soli i due attaccanti, che infatti non stanno giocando davvero bene, uno dei quali anche sostituito.
Pericolosa ancora la Roma su corner in avvio di tempo, spreca tutto Abraham qualche minuto più tardi quando manca il controllo tutto solo davanti alla porta di Schmeichel. Ci provano poi sia Dewsbury-Hall che Vardy, ma nessuna delle due conclusioni raggiunge i guantoni di Rui Patricio.
È comunque il Leicester a mantenere il controllo della gara per tutta la ripresa, anche se è cronica la difficoltà di andare in rete, soprattutto in Europa. Le occasioni che la Roma ha, però, non le spreca, come quando all’80’ Zalewski viene murato dopo un’azione infinita e davero ghiotta.
Fino all’ultimo però il Leciester si rende pericoloso, con Maddison che ci prova nel finale con la palla che per fortuna finisce a lato della porta di Rui Patricio.
Roma-Leicester City, come ha arbitrato Srdjan Jovanović
Il direttore di gara serbo, che aveva già arbitrato i giallorossi in questa stagione nel ritorno dei playoff contro il Trabzonspor (partita vinta dalla Roma 3-0 con le reti di Cristante, El Shaarawy e Zaniolo) dirige bene il gioco, non dovendo affrontare comunque nessun tipo di episodio controverso o dubbio.
Pochi cartellini gialli, tutti giusti, e un modo di arbitrare molto pulito, interrotto solo dalla Roma che ha tentato molto di spezzettare il gioco. Nessuna perdita di tempo plateale o significativa, promosso oggi Jovanović.
Roma-Leicester City, il tabellino
Roma-Leicester City 1-0
Reti: T. Abraham 73′
LEICESTER CITY (4-3-3): Schmeichel; Ricardo Pereira, Evans, Fofana, Justin; Tielemans, Maddison, Dewsbury-Hall; Barnes, Vardy, Lookman All.: Rodgers.
ROMA (3-5-2): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibañez; Karsdorp, Cristante, Sérgio Oliveira, Pellegrini, Zalewski; Zaniolo; Abraham. All.: Mourinho.
Arbitro: Srdjan Jovanović (SRB)
Ammoniti: Mancini (Roma), Fofana (Leicester), Karsdorp (Roma)
Roma-Leicester City, i migliori e i peggiori
Abraham 7: È ancora lui ad aprire le marcature per la Roma. Nono gol europeo con la Roma (eguagliato Vincenzo Montella). Imprescindibile per José Mourinho.
Lorenzo Pellegrini 7: Ha un piede superiore e si vede. Pericoloso in avvio con. una punizione, batte l’angolo per la rete di Abraham. In un modo o nell’altro è sempre decisivo.
Zalewski 6,5: Si prende qualche urlaccio da Mourinho e da Smalling, poi inizia a giocare a uno-due tocchi e la sua partita cambia. Bellissima scoperta sulla sinistra.
Zaniolo 6: Come attaccante sta migliorando molto, ma si vede che non è ancora una punta. Spesso raddoppiato, oggi non combina molto. La sia partita finisce a metà ripresa.
Mancini 6,5: Il solito giallo come ogni volta, Mancini è fondamentale soprattutto sulle palle inattive. Dietro concede pochissimo agli attaccanti delle Foxies.
Vardy 5: Poco servito, fa poco per farsi vedere. Le sue conclusioni vengono sempre murate dalla difesa giallorossa.
Maddison 5,5: Utilissimo per mantenere il possesso palla e far muovere la sfera, ma non riesce a dimostrarsi decisivo in questa occasione. Qualche conclusione dalla distanza e nient’altro.
Tielemans 6: Vedi Maddison. Il talento con la palla tra i piedi è enorme, ma oggi non viene sfruttato. Non un’accelerazione o uno spunto, non una palla a smarcare. Si limita al compitino.