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Antonio Conte costretto a fermarsi ancora, dopo l'intervento: il tecnico del Tottenham torna in Italia

Nuovo stop per l'allenatore salentino: i postumi dell'intervento si sono fatti sentire. Il suo posto al Tottenham sarà preso dal vice Stellini

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Antonio Conte è costretto a prendersi cura di sé, dopo quanto accaduto e a seguito di un nuovo controllo che gli ha imposto una sosta per ragioni di salute. Il Tottenham ha annunciato che il tecnico 53enne è rientrato in Italia per completare la convalescenza, senza fissare una data per il suo rientro e con un contratto in scadenza a giugno 2023.

A prendere la guida della sua squadra sarà il vice, Cristian Stellini, che in contatto continuo col titolare della panchina, li aveva guidati 10 giorni fa nella vittoria sul Manchester City.

Il comunicato del Totteham, nuovo stop per Conte

Il club ha formalizzato, dunque, nella tarda mattinata di giovedì 16 febbraio, la decisione di fermarsi condivisa con l’allenatore:

“In seguito ad un controllo di routine ieri in Italia, è stato deciso che Antonio Conte rimarrà nella casa di famiglia per completare la convalescenza dall’operazione alla cistifellea a cui si è sottoposto recentemente – ha scritto il Tottenham nel comunicato in cui annuncia il nuovo stop del tecnico -. La salute è la cosa più importante, e tutti al club gli augurano il meglio. Cristian Stellini assumerà la guida della prima squadra”, si legge nel comunicato della società.

Antonio Conte è stato sottoposto a un intervento d’urgenza alla colecisti, dopo aver accusato insopportabili dolori addominali che lo hanno costretto al trasferimento in ospedale, a Londra solo poche settimane fa. E ad affrontare un’operazione per l’asportazione della cistifellea, in seguito alla diagnosi di colecistite.

Malore per Antonio Conte: operazione alla colecisti

A comunicare lo stato di salute dell’allenatore salentino allora, la stessa società che aveva fotografato la situazione con un comunicato pubblicato sui canali ufficiali del club:

“Antonio Conte ha recentemente sofferto di dolori addominali. A seguito di una diagnosi di colecistite – aveva comunicato il club – oggi (ieri, ndr) sarà sottoposto a un intervento chirurgico per l’asportazione della cistifellea e tornerà dopo un periodo di convalescenza. Tutti al club gli augurano ogni bene”, si legge.

Per Conte, come di prassi, era previsto un periodo di convalescenza richiesto da protocollo per recuperare i postumi dell’intervento, al quale è stato sottoposto il tecnico che aveva già palesato l’esigenza di prendersi una pausa, non definita e non certo riferibile a una simile eventualità.

Conte rassicura, ma dovrà riposare

Prima della sfida con il Milan, a San Siro, era stato lui stesso a rivelare che aveva affrettato il rientro, nonostante i medici gli avessero prescritto almeno due settimane di riposo, per senso di responsabilità e per stare col suo Tottenham.

“Ho bisogno di stare con la squadra”, aveva detto dopo l’operazione del 1° febbraio. Conte, però, non era al suo meglio e dopo la partita col Milan, approfittando del giorno di riposo concesso alla squadra, è tornato a Torino dalla moglie e dalla figlia e si è sottoposto al controllo di routine previsto da protocollo, a seguito del quale il medico gli ha consigliato di prendersi un periodo di riposo.

Le scelte per il futuro

Ora avrà modo di ponderare le scelte che dovrà prendere, da qui a breve. A giugno il suo contratto con gli Spurs si chiude con attese e aspettative reciproche: Conte non è allenatore da pochi risultati, l’ambizione è il motore che muove le sue valutazione e quindi anche le indiscrezioni che lo riguardano – Juve, ma non solo – andranno riviste alla luce di queste vicissitudini riguardanti la sua salute, il desiderio di riavvicinarsi alla famiglia, che continua a vivere a Torino.

Il Real Madrid è una pista credibile, possibile? Non va esclusa a priori, è certo: Conte ha allenato in Serie A (Juve e Inter), in Premier (Tottenham e Chelsea) e in Liga completerebbe sicuramente uno spazio di esperienze notevoli. Ma le priorità potrebbero essere altre, soprattutto dopo questo problema di salute. E la perdita dei suoi cari amici: Sinisa Mihajlovic, Gian Piero Ventrone e Gianluca Vialli.

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