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Antonio Palumbo è finalmente pronto per la Serie A

Il centrocampista del Modena è il Re degli Assist della Serie B 2024-2025 e avanza una candidatura forte per il definitivo salto di categoria.

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Antonio Palumbo è finalmente pronto per la Serie A Fonte: Shutterstock

Il centrocampista del Modena ha dimostrato di essere fuori categoria in questo inizio di stagione

Sette assist in otto partite di campionato, due gol, tutti su rigore, 695’ minuti in campo sui 720′ totali e una leadership tecnica ed emotiva ormai conclamata e riconosciuta all’interno dello spogliatoio della squadra allenata da Pierpaolo Bisoli. Parliamo di Antonio Palumbo da Mugnano, anche se il certificato di nascita recita Napoli, classe 1996, uno dei calciatori veterani della Serie B 2024-2025, con già sette tornei cadetti all’attivo, più belli da vedere e con maggiori prospettive di crescita e di sviluppo della propria carriera.

Nelle partite giocate quest’anno dal Modena, le sue heatmap occupano praticamente l’intero rettangolo verde. Il suo mancino è dotato di una grande tecnica, interpreta il ruolo con un’intelligenza tattica fuori dal comune sia in fase di possesso che senza palla. Dopo 8 giornate sono 225 i passaggi riusciti in stagione e 49 le palle recuperate in questo 2024-2025.

Ma soprattutto, una dote che negli anni ha fatto le fortune di tecnici di spessore come Bisoli, Breda e Tesser, l’abilità nella gestione dei tempi della manovra della propria squadra.

Tutte caratteristiche che spiccano in Serie B e che, verosimilmente, avrebbero pieno diritto di cittadinanza in Serie A.

Eppure, fino ad oggi, a 28 anni compiuti Antonio Palumbo il massimo campionato lo ha solo “assaggiato”.

Infatti, la statistica della carriera del centrocampista del Modena recita 1 sola presenza in Serie A, 6 minuti per la precisione, quelli trascorsi tra l’ingresso in campo per sostituire Ekdal e la fine del match del 2 ottobre 2020, Fiorentina-Sampdoria 1-2.

Sei minuti arrivati come premio da parte di un certo Sir Claudio Ranieri che decide di buttare nella mischia il ragazzo campano che aveva voluto in ritiro per valutarne la consistenza.

Ma nonostante l’esordio in A, appena 3 giorni dopo, Antonio Palumbo viene mandato in prestito alla Ternana dove sarà protagonista assoluto della scalata delle Fere dalla Serie C alla Serie B.

Il perché un calciatore bello da vedere e redditizio come Antonio Palumbo non abbia ancora avuto una chance vera in Serie A resta ancora un mistero, di certo il centrocampista di Mugnano ce la sta mettendo tutta per guadagnarsela.

E anche in questo caso i numeri sono la testimonianza migliore.

Da Mugnano alla Ternana

Ad oggi in carriera Palumbo ha giocato 262 partite da professionista, di cui 163 in Serie B, ha realizzato 25 reti, non poche per un centrocampista e soprattutto ha distribuito ben 48 assist e lo ha fatto con costanza e a tutte le latitudini.

Ha iniziato presto, molto presto, nel 2015, appena 19enne, quando Attilio Tesser, allora tecnico della Ternana, società che nel 2012 lo aveva prelevato dalla Mariano Keller di Mugnano, lo lancia titolare in cadetteria.

La prima rifinitura è per il gol vittoria di Felipe Avenatti al Picco di Spezia contro i locali, una vittoria decisiva per la salvezza dei rossoverdi. In stagione alla fine saranno 12 le presenze. La stagione successiva, il 2015-2016, per la Ternana è una stagione molto complicata conclusa con una salvezza soffertissima.

Ma il giovanissimo Palumbo ci mette tanto del suo facendo registrare 18 presenze, 3 gol e 2 assist che così iniziano a diventare il suo marchio di fabbrica.

La Sampdoria di Ferrero

Se ne accorge la Sampdoria di Massimo Ferrero che Il 31 agosto 2016 versa 700.000 euro più il 15% della futura vendita, per l’acquisto a titolo definitivo dal calciatore. La Sampdoria però non lo porta a Genova ma lo lascia un altro anno a “farsi le ossa” in Serie B, sempre a Terni.

La stagione 2016-2017 per il club umbro è, se possibile, ancora più travagliata della precedente con ben 5 allenatori a succedersi alla guida della squadra e con Palumbo che però mostra grinta, personalità e capacità di adattamento talmente importanti da giocare 18 partite condite da 1 e 1 assist.

La sua stagione, però, viene zavorrata da un infortunio alla caviglia che lo tiene lontano dai campi per quasi tre mesi.

La stagione a Trapani

Nell’estate del 2017 la Ternana cambia proprietà e la situazione si fa particolarmente incerta per il centrocampista, con l’assenso della Sampdoria che ne detiene il cartellino, decide che è il momento di giocare un’intera stagione da titolare e si accasa all’ambiziosa Trapani di Alessandro Calori in Serie C.

La scelta è azzeccatissima tanto è vero che il centrocampista campano gioca 31 partite, segna 2 reti e distribuisce ben 10 assist. Il Trapani chiude al terzo posto in regular season e viene eliminato in uno sfortunato playoff dal Cosenza che poi vincerà la finale promozione.

La bella stagione in Serie C al Trapani gli schiude le porte di una B di alto livello, la Salernitana di Lotito e Mezzaroma e nell’anno del centenario del Club. Ma la stagione dei Granata si sviluppa sotto una cattiva stella e Palumbo dopo appena 5 presenze nel mercato invernale chiede di essere mandato in prestito e la Sampdoria decide che la soluzione migliore è quella di spedirlo da dove tutto è iniziato, di nuovo a Terni e alla Ternana.

Palumbo e il record delle Fere

Antonio Palumbo con la maglia della Ternana Fonte: Shutterstock

E anche nella seconda avventura in rossoverde Palumbo si fa trovare pronto aiutando, concretamente, il club che lo ha lanciato tra i professionisti. Il primo anno a centrare la salvezza, il secondo a sfiorare la promozione.

E arriviamo alla stagione che, ad oggi, rappresenta il top della sua carriera, quella della promozione in Serie B. Come accennato nell’estate del 2020 Sir Claudio Ranieri, che a maggio ha salvato i blucerchiati dalla retrocessione, chiede al club di poter visionare Palumbo in ritiro.

Lo osserva, lo consiglia, lo cura, lo fa esordire in Serie A ma la necessità del club è quella di alleggerire il bilancio così Palumbo rinnova l’accordo che lo lega alla Sampdoria e viene mandato, di nuovo, a Terni dove Cristiano Lucarelli sta costruendo quello che verrà chiamato il “Carrarmato”.

La Ternana 2020-2021, infatti, stravince il torneo con un mese di anticipo, con 90 punti complessivi (al tempo record assoluto) e con 22 lunghezze di vantaggio sulla seconda. Ma non solo.

A maggio nel minitorneo che assegna la Supercoppa di Serie C le Fere battono nel derby gli storici rivali del Perugia e vincono anche il trofeo delle prime. Decisivo nel corso della stagione è proprio Palumbo che con Falletti e Partipilo costruisce un asse funambolico. Importanti i numeri, 25 presenze, 1 rete e 3. E i numeri sono “limitati” da un problema muscolare che lo affligge per due mesi della stagione. E non è tutto a giugno la Ternana esercita il diritto all’acquisto e si aggiudica il calciatore a titolo definitivo.

A Modena “Re degli Assist”

Il resto è storia recente con le due stagioni disputate ad alto livello, sempre con la Ternana, in cadetteria, segnate da una continuità che potremmo definire impressionante, 68 partite su 76 totali, 11 reti, 11 assist complessivi e due salvezze consecutive che a Terni non sono proprio una condizione da dare per scontato.

E arriviamo al capitolo Modena. Nella sessione estiva del calciomercato 2023-2024 la Ternana cambia, di nuovo, proprietà e la nuova gestione ha bisogno di fare cassa. E chi meglio di Antonio Palumbo può essere messo all’asta? Le cronache del calciomercato parlano di uno scontro tutto emiliano tra il Parma (che nel frattempo ha preso il suo “gemello” Partipilo) e il Modena, scontro che viene vinto dai gialloblu che mettono sul piatto 2 milioni di euro e portano al Braglia il mancino campano.

Il primo anno a Modena è molto “pesante” a livello realizzativo, 7 reti, ad oggi il suo record “solo” tre gli assist ma tutti decisivi. In questa stagione Antonio Palumbo sente odore di consacrazione e si scatena.

Come accennato alla fine dell’ottavo turno sono sette gli assist, compresi i due con cui domenica 6 ottobre ha permesso al suo Modena di impattare contro il Catanzaro, letteralmente scatenato nei match con Bari e Juve Stabia dove oltre ai “classici” assist ha anche messo a segno due rigori decidendo, di fatto, da solo le sfide.

Senza dimenticare l’assistenza a Zaro per il gol del pari contro il Cesena. A conti fatti 8 dei 9 punti messi in carniere dai Canarini sono frutto di giocate di Antonio Palumbo. E la domanda sorge spontanea, “E’ pronto per la Serie A?”. La risposta è scontata.

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