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Atalanta-Juventus, moviola: Focus sul siparietto tra Doveri e Vlahovic

La prova del fischietto romano a Bergamo analizzata ai raggi X da Massimiliano Saccani e Luca Marelli

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

E’ stata davvero una mattinata difficile per Doveri quella di ieri a Bergamo per Atalanta-Juventus: gara rognosa, veloce, ricca di episodi dubbi e finale convulso con la vicenda Vlahovic che da ieri sta facendo discutere tutti e che porterà probabilmente a un cambio ufficiale del regolamento alla voce “reazioni contro i tifosi”. Ma come se l’è cavata il fischietto romano nel match vinto per 2-0 dalla Juventus?

Rivedi qui l’esultanza di Vlahovic e gli highlights di Atalanta-Juventus

Atalanta-Juventus, i precedenti con le due squadre

In stagione i nerazzurri erano stati arbitrati già due volte da Doveri, nel 2-2 di Udine il 9 ottobre 2022 e nel 2-0 casalingo alla Sampdoria il 28 gennaio scorso, mentre i bianconeri sono già alla quinta volta: 1-1 a Firenze il 3 settembre, 2-0 interno all’Inter il 6 novembre, il cappotto subìto a Napoli il 5 novembre (5-1) e infine la sconfitta di misura a San Siro sempre con la Beneamata nella semifinale di ritorno di Coppa Italia il 26 aprile. L’unico precedente diretto fra le due squadre con l’impiegato quarantacinquenne (10 novembre ’77) a fischiare, invece, risale al 16 dicembre 2020 all’Allianz Stadium di Torino: 1-1. dettaglio delle partite fischiate per ciascuna delle due contendenti parla di 12 successi, 9 pari e 6 ko nelle 27 dei bergamaschi e 13-5-7 per i bianconeri su 25 totali.

Atalanta-Juventus, Doveri ha ammonito solo tre giocatori

Assistito da Berti e Colarossi, con La Penna IV uomo, Marini al Var e Valeri all’Avar Doveri ha ammonito solo tre giocatori, due della squadra di Allegri e l’altro di quella di Gasperini: Ammoniti: Rabiot (J), Maehle (A, che da diffidato salterà la prossima partita), Vlahovic (J).

Atalanta-Juventus, i casi dubbi

Questi i casi da moviola. All 11′ pestone di De Roon su Fagioli nell’area bergamasca. Il contatto c’è ma il direttore di gara lo valuta come contrasto casuale di gioco. Al 32’ destro di Zapata che lamenta un tocco di mano, per Doveri nulla di eclatante. Sull’azione successiva, altro destro di Ederson e nuovo tocco sospetto di Rugani. Il braccio del difensore però è attaccato al corpo, giusto non concedere rigore.

Al 56′ segna Iling Jr ma ci sono proteste atalantine per una posizione, presunta, di fuorigioco di Rabiot, autore del cross. Il francese però è in posizione regolare. All 66′ Pogba interviene su Soppy in area. Proteste nerazzurre ma è l’esterno a cercare il contatto.

Atalanta-Juventus, per Marelli non c’erano rigori su Fagioli e Soppy

A fare chiarezza sugli aspetti tecnici è Luca Marelli. L’esperto di Dazn parte dal contatto De Roon-Fagioli e dice: “«Corretto non fischiare nulla, si tratta di uno scontro di gioco casuale e non punibile con il rigore. Ogni tanto capitano questi pestoni totalmente casuali e di conseguenza non punibili». Parere uguale anche per l’intervento di Pogba su Soppy: “Non è un contatto da rigore”. Poi sul caso Vlahovic si limita a dire: “L’opera di prevenzione di Doveri nel trattenere Vlahovic per l’esultanza è da sottolineare. E’ stato davvero bravo”.

Atalanta-Juventus, per Saccani compito Doveri era ingrato

Poi tocca a Massimilano Saccani alla Domenica Sportiva chiarire sull’ammonizione a Vlahovic che ricorda il caso Lukaku: “Il ruolo di Doveri è ingrato, al gol al 96′ Vlahovic esulta e zittisce la curva atalantina che lo aveva offeso in precedenza, Doveri insegue Vlahovic perché capisce che la situazione può degenerare e cerca di calmarlo e fargli capire di non esagerare, Vlahovic ha un atteggiamento forte, un’esultanza esagerata e questo ha portato all’ammonizione. I cori proseguono e Doveri deve dire a Vlahovic di non esagerare ulteriormente. In una situazione di questo tipo è un compito davvero ingrato per l’arbitro, non può fare diversamente perché questo è il regolamento. Nel referto indicherà la motivazione dell’ammonizione: un’esultanza giudicata irridente o provocatoria viene punita sempre col giallo, da regolamento”.

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