Sarà Pechino a ospitare i Mondiali di atletica del 2027. La decisione è stata ufficializzata in serata da World Athletics, il cui Consiglio si è riunito a Glasgow, dove nel fine settimana si svolgeranno i Mondiali indoor. Una decisione priva di pathos e di incertezza: l’unica possibile rivale della capitale cinese, Roma, si era infatti ritirata qualche ora prima. Una parabola grottesca, quella della Capitale (d’Italia). La speranza di organizzare la prestigiosa kermesse nata e morta nel giro di cinque giorni.
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Atletica, quel pasticciaccio brutto della candidatura di Roma
Appena cinque giorni fa, infatti, la Federazione Italiana di Atletica Leggera aveva avanzato ufficialmente la sua richiesta di ospitare i Mondiali del 2027, a quarant’anni di distanza dal precedente del 1987. Nella lettera di presentazione, tra l’altro, c’era stato spazio per un singolare qui pro quo: l’estensore aveva scritto infatti che l’evento si era svolto “cinquant’anni prima”. Forse un presagio, visto che nel 2027 Roma i Mondiali non li ospiterà. Mancano i soldi.
Mondiali, Roma si ritira: il Governo non garantisce 85 milioni
Il ritiro della candidatura, infatti, è arrivato in mattinata. In forma altrettanto solenne, con una comunicazione a World Athletics in cui la Fidal ha sottolineato come nella lettera di garanzia del Governo a sostegno della candidatura mancasse “un tassello di primaria importanza”: la copertura finanziaria degli investimenti necessari a ospitare la kermesse. In particolare, il finanziamento di 85 dei 130 milioni di euro di budget richiesti per l’organizzazione.
L’Italia si ritira, via libera a Pechino: l’annuncio di World Athletics
Una volta che Roma si è tirata indietro, dopo aver fatto una figura non certamente edificante, Pechino è rimasta l’unica città in lizza. E, ovviamente, si è vista assegnare i Mondiali, dodici anni dopo l’ultima edizione e diciannove dopo i Giochi Olimpici del 2008. Le gare si svolgeranno nello stesso stadio, il Bird’s Nest, dalla forma caratteristica a nido d’uccello. “Congratulazioni a Pechino per il successo della sua candidatura”, ha sentenziato Sebastian Coe, l’ex mezzofondista inglese che siede alla presidenza di World Athetics. “Dodici anni dopo che i nostri atleti hanno illuminato lo Stadio Nazionale per la 15a edizione del nostro evento mondiale”. Che nel 2025, invece, sarà ospitato in un’altra metropoli asiatica: Tokyo.